Leggete alla fine lo spazio autrice:)
Buona lettura❤️
Demi's povÈ incredibile come la vita possa cambiarti da un giorno all'altro, da un momento all'altro. È umano sbagliare. È umano essere inconsapevoli, incoscienti. È umano essere attratti dall' impossibile .
Noi siamo umani, si.
Le decisioni si prendono con forse troppa incoscienza senza rifletterci un po' su.
Il sangue pulsava ininterrottamente, il cuore batteva con irregolarità, la mia mente era in uno stato confusionario. È come se fossi in un mare, in un mare in tempesta. Ormai sono in apnea e presto, se non ora mi affogherò. Forse nemmeno un miracolo potrà salvarmi. Potrà prendermi dalle mie mani umidicce e trasportarle in superficie.
Non ho mai pensato, come ora, di ritornare di nuovo in quell'orfanotrofio. In fin dei conti stavo bene. Avevo Sad, avevo Nikki, con me. Sembrerò egoista, ma in quel tempo mi sentivo veramente bene. Le volevo tutte per me, solo con me.
Avevo perso Sad, e anche se Jennifer mi avesse detto che avevano scoperto dove fosse, poco ci credevo.
Nikki,nonostante mi abbia assicurato che non mi avrebbe mai lasciato, non ci credevo affatto. Ero già sola.
Nella mia camera, ora, notai per la prima volta la differenza di tonalità tra il celeste dipinto nella prima parete, e il verde acqua della seconda parete. Sembrerà strano, certo, ma negli ultimi giorni ero talmente occupata ad illudermi e ad immergermi nella mia convinzione da non far attenzione ai colori della mia cameretta, no che fosse importante.
Le cuffie erano sul comodino accanto il mio telefono. L'avevo sentito più volte vibrare, ma non lo presi. Volevo stare nel mio mondo, volevo convincermi ancora che non fosse tutto vero.
Alzai il capo verso il soffitto e istintivamente mi toccai la pancia. Non credevo fosse possibile tutto questo. Una piccola creatura stava crescendo in me, inconsapevole e forse anche un po' ingenua. Non accettavo tutto questo, non volevo il potere di decidere il suo futuro, se avrebbe respirato o se avrebbe smesso di farlo. Non volevo essere come i miei genitori, non volevo essere come loro. Avevano abbandonato sua figlia, sangue del suo sangue. Per cosa poi?
Ero troppo piccola per capirlo. Ero più che sicura che il mio supereroe venisse a prendermi, prima o poi, come aveva sempre fatto. Volevo che mi prendesse in braccio e che mi riempisse di baci e abbracci. Volevo che mi riempisse di false parole, purché mi parlasse. Volevo che ancora in lui ci fosse un po' d'amore per me, che nel suo piccolo cuore ci entrassi anche io, in una minima parte. Volevo che Zayn non se ne andasse. Volevo che si prendesse le sue responsabilità, come lo avevo fatto io.
Era stato sciocco fidarsi nuovamente. Era stata una mossa azzardata, lo sapevo, ma la mia testardaggine ebbe la meglio. Mi convincevo ogni fottuto giorno che le mie paranoie non fossero vere, che lui non mi avrebbe lasciato mai. Che lui mi amasse veramente. Non mi fece una fottuta chiamata, ma dovevo immaginarlo, era un vigliacco.
Non ci pensai su due volte, lo avrei tenuto.
Non c'era una vera e propria spiegazione. Lo volevo, volevo che almeno lui crescesse accanto ad una mamma. Volevo sentire da lui per la prima volta la parola "mamma". Lo avrei aiutato a crescere, ad andare in bicicletta, a tenerlo per mano finché non avrebbe deciso di andarsene.
Volevo essere lì ,con lui ,quando avrebbe avuto la sua prima delusione d'amore. Volevo esserci quando avrebbe capito che il mondo è cattivo. Volevo esserci quando gli avrei raccontato del suo papà, che ora era morto.
Sembrerà una decisione affrettata, so che è ciò che state pensando, ma no. Non potreste capire. Non potreste capire,solo la sensazione strana che si prova nella pancia. Non potreste capire, forse perché non lo avrei mai abbandonato.
Sarei andata dal dottore per la prima visita, ci sarei andata tutte le volte che fosse stato necessario. Ci sarei andata a scoprire il suo sesso, a vederlo per la prima volta, a sentire il suo cuore battere, in sincronia con il mio.
Ci sarei andata a tenerlo in braccio, stretto al mio cuore, a sentirlo piangere e a vederlo così piccolo, così innocente.
Ci sarei andata, a qualunque costo, andando contro a tutti, andando controcorrente. Dovevo pur sfidare la tempesta.-Piccolino, non temere. Sarò la tua guerriera, il tuo scudo, la spalla su cui piangerai e riderai. Sarò il tuo angelo, un giorno,perché ormai ti ho impresso nel mio cuore, e non ti cancellerò mai.-
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I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)
FanfictionCamminava a passi lenti,indecisi. Si sentiva oppressa in quella città sconosciuta, si sentiva sola. In quella città estranea ci viveva,ma era come se fosse invisibile. Scappava ogni volta che le si paravano davanti problemi. Scappava perché altrimen...