Anne's pov
-Un, due e tre . Così brava , rifallo.-
Il tutù le arrivava appena sotto la vita e le stava d'incanto . Aveva faticato molto ad arrivare fin qui ; di certo io non le ero stata d'aiuto . Quel giorno aveva deciso di rimanere qui più del solito per riprovare la sua coreografia del saggio per il giorno seguente . Sapevo quanto era importante per lei , quanto fosse determinante per tracciare il suo futuro, e soprattutto amava rendere orgogliosa sua madre . Si poteva ben capire quando la emozionava alzarsi dal pavimento e volare per un millesimo di secondo , ma sopratutto amava quello che faceva provare a noi , sapeva che era brava , sapevamo che domani avrebbe ottenuto quella borsa di studio per New York e nessuno avrebbe potuto impedirlo , solo non ci sarebbero stati tutti .
-Py credo che possa bastare per oggi.- Fermai la musica e mi avvicinai a lei . La guardai negli occhi e nonostante fosse stanca era molto determinata . Aveva gli occhi simili a quelli del padre e sebbene non fosse stata mai con lui aveva preso il suo caratteraccio, il contrario della mamma , dolce e premurosa e forse anche un po' ingenua .
-Potresti accompagnarmi zia ?-
-Certo, ti aspetto fuori. Fà in fretta.-Difficile ammettere quanto dolore e ribrezzo provavo.Sono passati tanti anni eppure non riesco a scollarmi tutto. Si , dovremmo dimenticare il passato , dovremmo andare avanti e pensare al futuro ma come si può dimenticare quella che un tempo era stata mia sorella ?
-Ti porto direttamente a casa o facciamo un giro ?- Le chiesi sapendo già la risposta. Amava stare all'aria aperta a pensare e a volte a domandare quello che le passava per la testa. Certo , un tempo le sue domande le trovavo impertinenti ma ora le consideravo solo pura curiosità. Aveva ormai sedici anni e Demi la proteggeva agguerrita , stava sempre attenta a non rivedere quegli occhi che un tempo l'avevano resa vulnerabile .
Mi raccontò tutto , dal primo all'ultimo ricordo e vi lascio immaginare cosa facemmo appena ci vedemmo.
Non importano i particolari , non importano le parole o come l'ho incontrata .
Avevo maledetto mia sorella , avevo riletto milioni di volte la sua lettera cercando impazzita di decifrare ogni singola parola .
Mi ero ritrovata a guardare occhi diversi , volti estranei . Mi ero ritrovata a cercare un appiglio dove nessuno mi avrebbe offerto una mano . La tesi più volte certo , ma chi aiutava una con i vestiti malconci e che non si lavava da quasi un mese ?
La determinazione forse mi aiutò . Cercai , veramente , di perdonare mia madre , di perdonare mio padre . Cercai veramente di trovare un nesso logico per quello che fecero , per avermi allontanata involontariamente da mia sorella . Piccoli ricordi mi riaffiorarono, i dolci sorrisi e le molteplici litigate . Nonostante provassi odio per avermi abbandonato non riuscivo ad odiarla del tutto. In quel momento , in quel preciso istante che aveva bisogno di me io c'ero , c'ero quando ebbe i dolori , c'ero quando decidemmo il nome della piccola , c'ero anche ai suoi primi passi e alla sua prima parola . Cercavamo di tenerla lontana da tutto e tutti ed egoisticamente l'avevamo spinta nel mondo dello spettacolo che l'avrebbe portata lontana dal paese si , ma anche da noi . Demi era ostinata a non volerne più parlare , diceva anzi blaterava ogni volta il suo ostinato odio per Zayn , ma se la guardavi attentamente negli occhi lo leggevi che aveva una dannata speranza , speranza che dopo sedici anni potesse tornare .
Fermai la macchina , ero andata ad una velocità media tanto da far assaporare il paesaggio a Piper. Amava i colori ma sopratutto amava disegnare , avrei giurato che se non l'avessimo spinta verso la danza sarebbe diventata un'artista , non di grande fama però . Si sa , gli artisti hanno sempre quel qualcosa che non va , quella tristezza , quell'amore finito , tanto da spingerli a prendere un pennello o una penna ed esprimere il loro disprezzo verso il mondo . Adesso che ci penso Piper non aveva mai espresso ciò che sentiva , certo a volte parlavamo , anzi spesso direi però non ci siamo mai soffermate com'è crescere senza un padre .
La mia vita non era stata una delle migliori , anzi avevo trascorso la maggior parte di essa rinchiusa appallottolata su una sudicia coperta con la speranza di essere presa e sbattuta via.
Era doloroso ricordare , ma lo era di più dimenticare.
-Ci fermiamo al solito posto ?- Rallentai aspettando una sua risposta che arrivò con un cenno del capo.
-Bene , scendiamo che prendiamo una cioccolata calda .- La bella stagione , il periodo delle coccole e delle lunghe piogge. Della neve e dei sussurri, degli abbracci e dei baci caldi , chi aveva detto che San Valentino era il giorno degli innamorati ? Era tutto l'inverno , tutta la stagione in tutta la sua bellezza.
-Zia ti posso chiedere una cosa ?-
Dopo aver preso un altro sorso della cioccolata , le diedi il permesso di parlare.
-Ti sei mai trovata in balia a scegliere te stessa o gli altri ? Hai mai pensato che forse quello che stai facendo non è quello che vuoi veramente ?- Finì di parlare e mi guardò per la prima volta negli occhi . La sua pupilla si estese e contemporaneamente si rimpicciolì . Era stata un azzardo parlarne con me , potevo essere la persona più giusta ma anche quella che l'avrebbe cambiata e non ero certa se in bene o in male.
-Cosa intendi dire Py?- Chiesi scettica .
-Nel senso che , bhé se tu dovessi scegliere tra te e me chi sceglieresti?-
Scelsi me , in quell'attimo scelsi me . Presi la borsa , presi tutto ciò che era mio e non lasciai traccia . Non avevo un telefono con me , anzi ce l'avevo ma avevo deciso di abbandonarlo in un angolo della metro , ancora che suonava ininterrottamente. Ero stata codarda e vigliacca e per certi versi egoista . Volevo il loro amore , Sad e Jack erano miei e non volevo condividerli con nessuno cosa che era già successo , allora decisi di andarmene senza lasciare traccia , con la vaga idea che almeno riprovassero risentimento e odio per se stessi .
- Ti ripeto cosa intendi dire ?- Chiesi più infastidita.
-Voglio dire che tu e la mamma avete fatto di tutto per crescermi a vostra immagine . Avete messo voi al primo posto oscurando i miei interessi . Avete creduto di star facendo tutto per il mio bene ma in realtà era solo ed esclusivamente per voi , giusto zia?
-Mi avete fatto credere che mio padre fosse un mascalzone, uno dei più violenti vandali, me lo avete fatto odiare , fino a ieri . Siete solo delle bugiarde , avete scelto ancora voi stesse , avete scelto il vostro bene mettendo in secondo piano il mio- a questo punto la interruppi.- No , non è vero , tutto quello che abbiamo fatto è stato solo ed esclusivamente per te , lo dovresti sapere .- Ammisi con riluttanza , certo avevo ragione però in quel momento mi sembrava tutto un po' più confuso.
-Se aveste scelto me , mi avreste fatto conoscere mio padre . Ne avevo il diritto ! Siete madide di quell'odio tanto da diventare cieche . Avete fatto di tutto per insegnarmi a danzare , specie tu ! Ma ti sei mai accorta veramente che non mi piaceva così tanto ? Ti sei mai accorta che forse quando dicevi che in me vedevi una luce brillante forse era solo la tua luce ?- Smise di parlare e riprese fiato . Ero rimasta pietrificata , non pensavo che pensasse tutte quelle cose su di noi. Non riuscivo a parlare specie se la guardavo negli occhi pieni d'odio.
Le presi le mani , l'avvicinai di più a me e presi coraggio guardandola dritta negli occhi .
-Quando hai incontrato tuo padre ?- Le rivolsi di nuovo pur sapendo già la risposta.
-Ieri.- Sostenne il mio sguardo.
-E quando hai cominciato a provare questo odio profondo per noi ?- Richiesi ancora più infastidita. Abbassò la testa , sapevo cosa intendevo e forse se ne era resa conto anche lei .
-Py, forse ora non lo capirai ma tutto ciò che abbiamo fatto io e tua madre è stato per sopravvivere, e per sopravvivere intendo senza tuo padre.-
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I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)
FanfictionCamminava a passi lenti,indecisi. Si sentiva oppressa in quella città sconosciuta, si sentiva sola. In quella città estranea ci viveva,ma era come se fosse invisibile. Scappava ogni volta che le si paravano davanti problemi. Scappava perché altrimen...