33. Facciamo un tuffo nel presente

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Leggete lo spazio autrice alla fine:)
Buona lettura😘

Il sole splendeva come non mai quel giorno. Non resistetti ad uscire, anche se la brezza invernale mi costrinse a mettere un cardigan sopra la mia vestaglia. I miei capelli erano scompigliati,molto direi, e con il colore bianco risaltavano più del dovuto e sembravano di conseguenza più disordinati. Odiavo il disordine. Ero amante dell'ordine e non so se fosse un bene o un male. Bella si era addormentata sulle mie gambe e così, con molta cautela la posai sul suo letto imboccandole le coperte. I suoi meravigliosi capelli erano legati in una treccia, cosicché il giorno seguente le sarebbero usciti ondulati. Amava la moda, amava il suo stile e soprattutto aveva la manìa di essere sempre perfetta e pulita.
Erano passati molti anni da quando non l'avevo più visto.Dopotutto non ne avevo motivo per rivederlo. Esistono persone che si allontanano con il passar del tempo, dopo aver capito che tu non sei fatta per loro, altre che ti restano accanto per tutta la vita e ci sono poi quelle persone che non si rendono conto che andandosene provocano soltanto dolore e niente più.
Abitava con me già da troppo tempo, l'avevo praticamente cresciuta. Con lei c'era anche suo fratello, erano inseparabili, difatti non era un caso se fossero gemelli. Erano gemelli diversi, come si suol dire. Diversi in tutti i modi. Uno era testardo e l'altro troppo gentile e alcune volte troppo ingenuo. Li distingueva appunto questo, ed era per questo che erano unici. Mi ero molto affezionata a loro, come potevo non farlo? I loro occhioni blu, la loro unica caratteristica uguale, mi abbindolavano ogni qualvolta che volevano ottenere qualcosa e che io ero prontamente contraria. Per loro ero come una mamma più che una nonna. Perché non mi chiamavano  mamma? Semplice,perché mi ero imposta più che ripromessa, che loro da grandi avrebbero conosciuto la loro mamma e avrebbero deciso se perdonarla o odiarla per tutta la vita. Come si può odiare una mamma per tutta la vita? Non lo so, perché semplicemente non lo si fa. È dolce sentire la parola "mamma" da qualcuno che è così indifeso, ingenuo e maledettamente sincero. Il legame tra mamma e figlio non è un qualcosa di superficiale, ma è profondo. La generazione di oggi non fa che odiare i propri genitori per cose così sciocche che solo a pensarci mi viene da ridere. Li odiano ma allo stesso tempo non vogliono pensare ad un domani senza di loro. Ora non sono qui a farvi  la morale o farvi conoscere il mio lato saggio,come sono solitamente le nonne, ma voglio farvi riflettere. Riflettere sulla vostra vita, sull'importanza della vita.
Nella vita ci sono degli eventi che alcune volte ci cambiano in meglio ma anche in peggio, soprattutto in peggio. Nella mia vita, vi assicuro, che ci sono stati eventi più brutti che belli e vi assicuro che non mi hanno cambiato in peggio, anzi mi hanno aiutata a crescere, a migliorare ed evitare di sbagliare, ma chi non sbaglia mai? Nessuno.
Nella vita bisogna tenersi strette le cose certe, le persone che ci saranno sempre. Non dobbiamo credere e soprattutto illuderci che il mondo è buono, non lo è affatto. Dobbiamo capire che noi dobbiamo rialzarci e continuare a combattere, la nostra guerra, la vostra guerra. Ci saranno degli intoppi che non potremmo evitare, ma vanno affrontati. Quando i due gemelli sono arrivati nella mia vita l'hanno stravolta, in meglio ovviamente. Ricordo raramente il giorno che mi cambiò la vita.
Era un giorno piovoso, tra poco sarebbe arrivato un temporale. Dan era andato a lavoro ed io ero rimasta a casa. Non avevo necessariamente bisogno di lavorare in quanto lo stipendio di Dan per due persone era più che sufficiente. Stavo lavando i pochi piatti usati per mangiare,quando suonarono al campanello. Smisi di lavare i piatti, chiusi il rubinetto, asciugai le mani con uno strofinaccio e andai ad aprire. Tutto ciò che trovai fu una lettera, una semplice lettera. Titubante la presi e, prima di chiudere la porta controllai meglio se ci fosse qualcuno, ma l'unica cosa che era presente erano le goccioline d'acqua che si scontravano violentemente sul terreno. Chiusi la porta e aprii la lettera.
"Scusami,scusami tanto. Non ho una motivazione valida per spiegarti quel che sto per fare,ma ti prego fallo. Prenditi cura dei miei gemelli,fa sì che abbiano una vita normale, che ricevano tutto l'amore che non riceveranno con me e soprattutto prenditi cura di loro. Non mi cercate, per favore.
Questo è l'indirizzo se avrai la possibilità di ospitarli.
Mi dispiace x"
Sapevo chi fosse. Ne ero del tutto convinta. Non persi tempo che mi vestii e dopo aver preso l'ombrello mi diressi verso l'indirizzo che c'era scritto.
E da lì che la mia vita cominciò a vivere con l'allegria e la spensieratezza di chi non pensa al futuro, ma al presente.
Decisi di entrare, credo che ormai è passata già mezz'ora e come ogni mattina dovrò svegliare i ragazzi per andare a scuola. A malincuore entrai e non appena il calore venne a contatto con la mia pelle mi sentii meglio. Erano le 7.00 in punto così mi diressi verso la camera. Andai a svegliare prima Bella per poi passare nella camera di Cand.
-Bella-,la strattonai un po'. Non dava segni di vita.
-Bella-,alzai di una nota la voce. In risposta ottenni un mugolio che dovevo interpretare come "Sono sveglia!". Con un piccolo sorriso lasciai la stanza e andai da Cand. Questo era già sveglio, in realtà era un tipo mattutino al contrario della sorella, come vi ho già detto:erano diversi!
-Nonna buon giorno.-mi salutò con un bacio sulla guancia.
-Buon giorno figliolo. Sempre di buon umore eh?-
-Si nonna, se il buon giorno si vede dal mattino credo che questa giornata sarà magnifica!-Disse pimpante.
-Brand per te è sempre un  buon giorno.- Era un ragazzo solare, forse fin troppo e prendeva tutto sotto mano. Non dava la giusta importanza alle cose e alcune volte non sempre era un bene. Cand non rispose e finì di vestirsi.

I have a dream #Wattsy2018 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora