Capitolo 69

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POV CRISTIAN
Decido di rompere questo silenzio imbarazzante. Vorrei farlo con una voce tranquilla, normale, come per rassicurarla che non mi aspetto niente da lei. E invece, per quanto io cerchi di  apparire sicuro, la mia voce suona come un debole sussurro.
C: "Ti fidi di me?"
Nel dirlo le porgo la mano. Lei indugia per un attimo,  la contempla per un po' prima di avvicinare lentamente la sua. Appena le nostre mani si sfiorano sento un fremito che parte dal collo e arriva alla punta delle dita dei piedi. Riconosco le sue dita affusolate, lisce e morbide. Ricordo tutto di lei, ogni cosa. Vorrei tanto stringerle la mano, come per farle capire qualcosa, ma ho paura che possa scostarsi. Così, mi limito ad abbozzare un sorrisino alla vista delle nostre mani di nuovo intrecciate. A questo punto inizio a camminare. Devo portarla in un posto. Lei non oppone resistenza, si lascia guidare da me. Non oso girarmi a guardarla, ma stringo un po' la stretta per la paura che lei mi scivoli via, un'altra volta. Probabilmente è più una cosa metaforica, io non voglio perderla, non voglio.
So esattamente dove voglio portarla, ho preparato tutto questo pomeriggio. Lei invece non ha la minima idea di dove stiamo andando, però mi segue. Questo vuol dire forse che, nonostante tutto, si fida ancora di me?
Ad un certo punto una voce interrompe i miei pensieri e sento Virginia fermarsi di colpo.
X: "Ma buonasera"
Guardo Virginia e vedo i suoi occhi fissi su un punto, non di certo sulla ragazza che ci ha appena salutato. È una ragazza di altezza media, con labbra strette e un sopracciglio sollevato, il che le dà un'aria interrogativa.
Questa volta è Virginia a stringermi più forte la mano, e questo vuol dire solo una cosa: questa ragazza non è di certo una sua amica.
X: "Virginia perché non mi presenti il tuo amico? O dovrei forse dire..."
Non la lascio finire perché non voglio mettere Virginia davanti ad una domanda scomoda, così le lascio la mano e la porgo alla ragazza.
C: "Piacere, io sono Cristian"
X: "Io invece sono Eleonora, molto piacere"
La ragazza si presenta con un sorriso, ma mi sembrava che in quel sorrisino nascondesse qualcosa. Magari mi sbaglio, sicuramente mi sbaglio.
Eppure sono sicuro che anche Virginia lo ha notato, il che non fa che renderla ancora più nervosa.

POV VIRGINIA
Non è possibile. Già non è un momento facile, con Cristian a cui devo ancora spiegare tutto e con la nostra situazione che è totalmente un punto di domanda, in più deve mettercisi pure lei? No, non adesso.
Si presenta a Cristian, ma lo fa con una voce e con un sorrisino che non mi piace, non mi piace per niente. Mi da fastidio, molto fastidio. E questa volta questa sensazione va oltre il profondo odio misto a terrore che provo per lei. Ha guardato Cristian in un modo strano, curioso, malizioso. Che non si azzardi a metterci gli occhi, non se ne parla proprio. Lui é mio. Beh, in realtà non é più mio, non ho più la sicurezza che lo sia. E questo solo per colpa mia, quindi ora non posso proprio lamentarmi. Eleonora squadra Cristian da testa a piedi, sorride di nuovo e, rivolgendosi a me, dice:
E: "Beh Virginia devo proprio ammettere che te li scegli bene gli amici..."
Ecco, ha sputato il rospo. Sto per perdere la pazienza. Che per altro lui non é nè un mio amico, nè il mio fidanzato, nè altro. In realtà non so neanche io cosa è per me.
C: "Beh veramente noi..."
No, non posso credere che lui lo stia per dire davvero. Mi era mancato quel "noi", mi era mancato sul serio. Ma Cri non fa in tempo a finire la frase che subito lei lo interrompe.
E: "Ah ma é il tuo ragazzo?"
C'è un attimo di silenzio imbarazzante. In questo frangente di tempo abbasso la testa affranta, perché questo argomento mi fa male. Questo basta a far accendere una lampadina nella testa di quella vipera.
E: "Ah beh, mi sembra che un ragazzo così meriti di meglio. Ma a giudicare dalla situazione mi pare che lo abbia già capito. Come si fa a essere felice con una ragazza come te?"
Queste parole mi feriscono, mi feriscono davvero. Sento le lacrime salirmi. Voglio andarmene. Ha ragione, l'ho fatto soffrire, e continuerò a farlo. Con me lui non sarà mai felice, mai.
Mi giro di scatto e comincio a correre, in non so quale direzione, non mi importa. Non mi importa di niente. Voglio piangere, solo piangere.

POV CRISTIAN
Capisco subito che ciò che ha detto quella ragazza la ha ferita, le ha fatto male, specialmente nella situazione in cui ci troviamo. Decido che è ora di troncare questa conversazione, ma non mi degno neanche di salutare quella smorfiosa. La guardo con aria accusatoria e me ne vado, lasciandola li. Ora solo una cosa è importante: raggiungerla e fermarla. Perché ripeto, non voglio perderla di nuovo.
Non conosco bene questo luogo, perciò mi faccio guidare dall'istinto, che mi porta in un parco. Entrando non la trovo, ma questo non mi stupisce; la conosco troppo bene, non vuole farsi trovare. E quindi dove potrebbe essere se non in un punto isolato, lontano da tutti? Mi addentro nel parco e individuo una panchina nascosta da un cespuglio, dietro al quale intravedo una chioma ribelle e castana. Mi avvicino cautamente alla panchina; è lì, in lacrime. Mi abbasso, in modo da poterla guardare negli occhi, le asciugo una lacrima che scorre veloce sul suo viso e le ripeto
C: "Ti fidi di me?"

POV VIRGINIA
Questa domanda mi mette sempre in difficoltà. Già, purtroppo quegli occhi che mi implorano con tanta dolcezza di fidarmi di lui, in un modo o nell'altro, mi fanno sempre cedere. Mi porge la mano, e io mi ci aggrappo con tutta me stessa. Arriva sempre al momento giusto, è sempre li quando ho bisogno di lui. Lo seguo, ormai non mi rimane altro da fare. Non mi rendo neanche conto di quanta strada facciamo, fino a quando non sento la sabbia entrarmi nelle scarpe. Sabbia? Ma siamo sulla spiaggia! Alzo la testa e mi si para davanti tutto ciò che non potevo immaginare. Una tenda, una semplice tenda bianca, con sopra una scritta; "TI FIDI DI ME?"

ANGOLO AUTRICE: Ho cercato in tutti modi di farvi una sorpresa per Natale ma purtroppo é giá finito da ormai un'ora. Lo accettate lostesso come regalo? Buon Natale a tutte, anche se un po' in ritardo.
Come promesso, sono iniziate le feste e il capitolo, dopo un bel po' lo ammetto, è arrivato.
Bacioni a tutte😘

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora