Capitolo 21

1.2K 66 13
                                    

POV VIRGINIA
Il giorno dopo mi sveglia la luce del sole che entra dalla finestra. Fuori è sereno, così come lo è il mio umore, dopo tanto tempo. Ho una strana sensazione dentro, strana ma bellissima. Mi sento leggerissima, e soprattuto... Fragile. Non che io non lo sia mai stata, anzi; lo sono stata tantissimo, troppo: a Palermo hanno usato la mia fragilità per farmi del male e da quel momento l'ho completamente nascosta a tutti, ma soprattutto a me stessa. Ho preferito coprirla con una corazza per non metterla a rischio e per non soffrire più. E non avevo più permesso a nessuna di intravederla. E adesso qualcuno, o meglio un ragazzo dagli occhi verdi, è riuscito a rifarmela percepire, in primis a mostrarla a me stessa. Questa cosa mi destabilizza parecchio ma, stranamente, mi fa stare bene. Sto totalmente bene. Guardandomi in faccia nessuno potrebbe sospettare che ieri io abbia passato uno dei momenti più brutti della mia vita con quegli asini... Ecco, Cristian era riuscito a non farmici pensare per tutta la sera. E solo adesso mi viene in mente che oggi non ho nessuna intenzione di andare a ballare. Come faccio? Non solo dovrò sorbirmi le prese in giro sull'accaduto, ma anche le insinuazioni su me e Cristian che ce ne siamo andati "insieme". A scuola devo andarci per forza, e poi devo raccontare tutto a Fra... Su Cristian non so bene cosa raccontarle, anche perché poi inizierà a farmi domande scomode alle quali non riuscirò a dare una risposta. Perché non ho capito neanche io cosa è successo, so solo che quel ragazzo mi ha fatto stare bene e mi ha fatto cambiare atteggiamento dall'oggi al domani.
Mi alzo e vado in cucina, mia madre non è ancora andata a lavoro ed è in cucina, la mia colazione è pronta.
V: "Buongiorno mamma! Grazie mille"
Le dico dandole un bacio.
Oddio. Io? Ho dato un bacio a mia madre? Ma cosa mi sta succedendo? In realtà forse in fondo in fondo lo so cosa mi sta succedendo, ma non lo ammetterò mai.
Mamma Virgi: "Tesoro buongiorno! Come mai così allegra...?"
V: "Non so, sarà il tempo"
Mamma Virgi: "Oppure sarà un qualche ragazzo no? Magari proprio quel ragazzo che ti ha accompagnato ieri?"
Mi dice con fare malizioso. Io mi alzo piena di buone intenzioni e lei rompe fin da subito? Uffa!
V: "No mamma, nessun ragazzo" taglio corto io
Mamma Virgi: "Ma amore sei sicura? Dai raccontami"
V: "Mamma saranno anche cavoli miei no? Ciao, io vado a scuola"
Mamma Virgi: "Dai piccola non fare così..."
Non fa in tempo a finire la frase che io sono già fuori dalla porta. Guardo l'orologio; se non mi sbrigo rischio di arrivare in ritardo. Infatti arrivo appena in tempo, la professoressa é già seduta alla cattedra e non mi fa storie, ma c'è già silenzio: vorrà dire che dovrò raccontare tutto a Francesca durante l'intervallo. Arrivo al nostro banco, e la saluto con un cenno, lei mi sorride e mi passa prontamente un bigliettino:"poi mi racconti tutto", io la guardo e annuisco.
Le prime tre ore passano lente, tra spiegazioni di particolari formule matematiche, declinazioni e verbi irregolari, ma la mia mente è da tutt'altra parte. Essendo vicina alla finestra non faccio altro che guardare fuori, mi concentro sul giardinetto. Alcune piantine sono ancora bagnate di rugiada, poi il mio sguardo cade sulle rare nuvole nel cielo azzurro, che sembrano giocare tra di loro al gioco dei mimi. Ci sono nuvole a forma di gelato, altre a forma di stella, ne intravedo anche una a forma di zucchero filato. Oddio lo zucchero filato di ieri sera! Quest'ultimo é molto vicino ad un albero, infatti mi concentro su esso. La sua chioma è formata da foglie di sfumature diverse del verde. Verde... I suoi occhi... Mi continua a comparire nella mente la sua immagine, i suoi occhi che si avvicinano sempre di più a me e poi...
Professoressa: "Bene Virginia vuoi venire tu a risolvere questo problema?"
Oh cazzo. E ora cosa faccio? Non ho seguito una cicca di ciò che ha appena spiegato la prof, okey sono ufficialmente nei guai. Sto per alzarmi e  andare verso la mia fine quando
"DRIIIN"! La campanella! Salvata, per un pelo!
Professoressa: "Va bene Virginia vorrà dire che verrai fuori domani. Forza ragazzi, é ora di'intervallo"
Così tutti si alzano e corrono fuori dall'aula, dritti alle macchinette. Io invece rimango seduta e continuo a contemplare il giardino, quasi non mi accorgo che c'è un'altra presenza in classe
F: "Punto uno: ehilà sveglia, torna nel mondo reale. Punto due: come è andata la gita? Punto tre: cosa cavolo è successo che ti fa stare così?"
V: "Così come Fra?"
F: "Al settimo cielo, con la testa tra le nuvole, completamente persa in un altro mondo"
Io arrossisco. Ha colpito in pieno il concetto. E tutto questo, mi duole ammetterlo, me lo ha scatenato solo una persona. Lui. Perché fino a ieri pomeriggio ero totalmente normale, mentre ora mi sento... Diversa.
V: "Ehm... Si vede così tanto?"
F: "Abbastanza. Allora è successo qualcosa con qualche ragazzo?"
V: Ehm... Ma tu come cavolo lo sai?"
F: "Ti ricordo che sei la mia migliore amica, e posso anche dirti che il nome del Fortunato inizia per CRI e finisce per STIAN"
Io abbasso la testa. Sono tutta rossa. Infondo è la mia migliore amica ma sentire quelle parole e rendermi conto che sono vere mi fa una certa stranezza, e anche un certo imbarazzo.
Così inizio a raccontarle, dalla gita alla serata con Cristian, anche se faccio passare il tutto come si, qualcosa che mi ha fatto star bene, ma non le dico quanto questo mi abbia destabilizzata... In positivo.
F: "Ah già dall'andata eravate seduti vicini... Che gentiluomo ti ha lasciato il finestrino... Oddio Virgi una delle tue più grandi paure... Nooo e ti hanno rincorsa? Ma che dolce! Ti ha anche accompagnato giù... A casa sua? Al Luna Park? Ti ha riaccompagnato a casa?"
V: "Si, e questo é tutto"
F: "Come?"
V: "Si Fra niente di che"
DRIIN. La campanella, è finito l'intervallo.
Poco prima che entri la prof delle ultime due ore e cali il silenzio Fra mi sussurra
F: "Guarda che lo so benissimo che c'è altro..."
Non le rispondo. Non le ho mentito, ho solo tralasciato qualche piccolo particolare e lei se ne è prontamente accorta, mi conosce troppo bene. Ma sinceramente non lo so neanche io cosa ho provato ieri sera, so solo che una parte di me vorrebbe non rivedere più Cristian per il resto della mia vita per non morire di imbarazzo, ma un'altra parte di me muore dalla voglia di stargli di nuovo vicino e di poter perdersi nuovamente in quel paio di occhi. Lo so, è qualcosa di strano, ma di totalmente...bello

ANGOLO AUTRICE: Ragazze nel prossimo capitolo i pensieri di Cri e il continuo! Io nel frattempo sono al mare, quindi spero di riuscire a postare almeno un aggiornamento al giorno, in caso qualche volta non riuscissi vi prego di perdonarmi. Adesso ho sonno, notte

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora