Capitolo 23

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POV CRISTIAN
Durante la lezione sono deconcentrato, non faccio altro che pensare a Virginia. Ieri sera stava bene, non è venuta a lezione perché ha paura delle prese in giro oppure c'è qualcos'altro? Magari le é successo qualcosa? No, non può esserle successo qualcosa, e soprattuto NON DEVE. Sono preoccupato per lei. Mi basterebbe sapere se è tutto apposto, anche se vederla mi farebbe stare del tutto più tranquillo. Durante la pausa si avvicina Francesca
F: "Dato che muori dall'ansia di saperlo ti tranquillizzo io. Oggi Virginia è venuta a scuola. E si Cristian stava benissimo, mi ha accennato velocemente ciò che hai fatto per lei e in quanto sua migliore amica ti ringrazio tanto."
C: "Come fai a sapere che morivo dalla voglia di saperlo?"
F: "Cristian, ti conosco da tantissimo tempo, e sei uno dei miei migliori amici. E in più si parla della mia migliore amica, quindi ti dico solo una cosa: non farla soffrire, perché ha già sofferto abbastanza e ti avverto che ne va della mia amicizia con te."
C: "E con questo cosa vuoi dire?"
Sono spaesato. "Ha già sofferto abbastanza"... Questo vuol dire che Virginia ha passato qualcosa di veramente brutto. Ma poi perché Francesca é venuta a dirlo a me? Virginia le ha detto qualcosa su di me?
F: "Sta a te scoprirlo."
Poi ricomincia la lezione e io sono ancora più pensieroso di prima. Devo assolutamente scoprire cosa e chi ha fatto così tanto soffrire la mia Virginia... Oddio, ho detto MIA?
Finalmente sono le 5:30 e finisce la lezione, fortunatamente al lunedì é solo un'ora emmezza. Prendo le mie cose in fretta e furia e mi precipito fuori dalla scuola, nel mentre sento la voce di Francesca gridarmi dietro:
F: "Ricorda ciò che ti ho detto, e buona fortuna"
Buona fortuna? Cosa intende?
Prendo la moto e vado a casa, mi siedo sul divano dove fino a qualche ora fa prendevo la camomilla con lei, prendo il cellulare e mi convinco. Le scrivo un messaggio e aspetto con ansia la sua risposta.

POV VIRGINIA
Dalle 4 alle 5:30 non ho fatto altro che pensare a ciò che stava accadendo in quel preciso istante a danza. Mi immaginavo lui ballare, e farlo magnificamente. Si, perché anche se l'ho sempre odiato, non ho mai negato che fosse un ballerino eccezionale. Però non l'ho mai detto a nessuno, tantomeno a lui. Ho sempre pensato che fosse un ragazzo di quelli che non fanno altro che pavoneggiarsi con le ragazze, di quelli che hanno una ragazza al giorno. E questo solo per il suo bell'aspetto. E invece è bastato un pomeriggio per ribaltare completamente il mio giudizio su di lui. E ora mi ritrovo qui e non faccio altro che pensare a lui. E a quei suoi occhi, quanto possono essere stupendi?
Zzz. Vibra il mio cellulare, un messaggio. Sarà mia madre che vuole sapere se va tutto bene e se non ho mandato in fiamme la casa,o al massimo Francesca che vuole sapere perché non sono andata a lezione, e invece...
"Come mai oggi non sei venuta? Tutto bene? Cristian."
Strabuzzo gli occhi e rileggo almeno una decina di volte il messaggio. Già il fatto che lui abbia scritto un messaggio proprio a me mi sta facendo una stranezza assurda. E poi il contenuto del messaggio... Vuole sapere come sto, gli interessa saperlo. Sembra anche un po, come dire... Preoccupato!
Questo può sembrare un semplicissimo messaggio di due righe ma per me significa tanto, e mi da risposte a tante domande che mi sono fatta nelle ultime ventiquattro ore. Prendo il telefono e rispondo al messaggio: "Tutto a posto, grazie. Avevo parecchi compiti per domani, e poi sai con la storia di ieri ho preferito stare a casa"
Tempo un minuto ed ecco la risposta:
"Senti oggi ti va di andare al cinema? Dai ti aspetto alle 6:30 davanti all'ingresso"
Virginia stai calma. Virginia non andare in tilt e mantieni la calma. MI HA APPENA CHIESTO DI ANDARE AL CINEMA INSIEME? IO E LUI?
Gli direi di si all'istante , perché la serata di ieri mi ha fatta stare troppo bene e mi piacerebbe passare ancora del tempo con lui. Poi mi ricordo che io sono Virginia, la ragazza stronza. Che sono Virginia, quella acida. Non posso cedere, mi sto rendendo troppo vulnerabile e non ho voglia di illudermi e di soffrire. Basta. Prendo il telefono e invio la risposta.
"D'accordo, a dopo."
Oddio l'ho fatto davvero! Ho accettato sul serio, io; Virginia Tomarchio. Devo avere la febbre, e invece mi sento benissimo, ma veramente benissimo. Inizio a prepararmi e il tutto lo faccio con un insolito sorriso stampato sulla faccia.

ANGOLO AUTRICE: Oggi ho pubblicato un po' prima; non ve lo aspettavate vero? E siamo già al 23, spero vi stia piacendo perché non vi libererete di me tanto facilmente 😂

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