Capitolo 58

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POV VIRGINIA
Oggi dovrebbe essere il giorno della gara, secondo ciò che mi ha detto la mamma di Cri. Ho bisogno di vederlo, di sentire la sua voce, di vedere quei suoi occhi. Devo, ne ho bisogno. Sono agitata per lui al pensiero della gara. È un ottimo ballerino e voglio che abbia tutto il i riconoscimento che merita.

POV CRISTIAN
Oggi è il grande giorno. Ho lavorato duramente due settimane, senza avere contatti con il mondo esterno. Non che io non abbia sentito la mancanza di mia madre, mio padre, delle mie sorelle e soprattuto di Virgi, ma questo credo mi aiuterà anche per il futuro. Tutti gli altri diciannove ragazzi sono molto bravi, ho avuto modo di conoscerli a fondo e devo dire che sono tutte bravissime persone e tutti meriterebbero di vincere. Purtroppo sul podio salgono solo tre persone che, almeno per questa volta, avranno la meglio sugli altri. Io sono tranquillo, questa esperienza l'ho presa come una fortuna, come un qualcosa di prezioso importante per il mio bagaglio artistico. In ogni caso io sono cresciuto tanto e sono già contento così. Ora il mio pensiero va a Virginia; ballerò per lei, sarà come se lei fosse li con me e io dovessi dimostrarle tutto il mio amore
Alla sera...
POV CRISTIAN
Presentatore: "E i giudici hanno deciso di premiare con il secondo posto da Trecastagni, Catania... Lo Presti Cristian!"
Oddio non ci credo. Secondo, secondo  su venti. Non posso crederci! Salgo sul palco con un sorriso stampato in faccia e le lacrime agli occhi, ritiro la medaglia e torno al posto, per poi applaudire il primo classificato, un ragazzo di Palermo... Palermo... La mia piccola è a Palermo, e ho urgente bisogno di sentirla, mi manca troppo.
Finita la gara scorgo mia madre e le mie sorelle tra il pubblico che mi vengono incontro, mi hanno fatto una sorpresa; sono venute e hanno assistito alla gara. Non vedo mio padre, ma ci sono abituato.
MammaCri: "Amore papà non é potuto venire... Aveva impegni di lavoro... Mi disp..."
C: "Mamma stai tranquilla. Va bene così"
Sono io che cerco di rincuorarla e rassicurarla, d'altra parte come ho detto ci sono abituato.
Il viaggio di ritorno lo passo a raccontare tutto ciò che ho fatto in queste due settimane, ma il mio pensiero é altrove. Non vedo l'ora di arrivare in camera mia, chiudere la porta, accendere il PC e rivedere i suoi occhi.

POV VIRGINIA
Sono stesa sul mio letto e, come al solito, non faccio altro che pensare a lui. Ma mi chiamerà? Non faccio a tempo a pormi la domanda che ricevo una video chiamata sul PC, oddio; è lui. Esito a rispondere, mi è mancato troppo. Poi mi decido e rispondo.
Quando lo rivedo il mio cuore si blocca; prendo sempre più consapevolezza di quanto sia bello e di quanto sia la mia più grande fortuna. Rimaniamo entrambi zitti a fissarci per un minuto e poi esclamiamo nello stesso momento
C&V: "Ti amo."
Ho un sorriso da ebete, sono così stordita che ci metto un po' a realizzare che devo assolutamente sapere come è andata la gara.
V: "Amore come è andata?"
C: "Secondo"
Lo dice come se nulla fosse, ma io inizio ad urlare di gioia
V: "Amore io lo sapevo, l'ho sempre saputo"
C: "Grazie piccola"
Da lì iniziamo a parlare di tutto, mi racconta ogni cosa e io gli racconto le poche cose che faccio qui, evitando accuratamente di dirgli che senza di lui non riesco a fare, che passo le giornate a pensarlo; non voglio rovinargli questo momento e dargli altre preoccupazioni.
Ad un certo punto ci diamo la buonanotte e ci salutiamo, dandoci "appuntamento" al giorno dopo. Solitamente è lui a chiudere la chiamata così io non ci penso, vado in cucina e comunico ai miei la notizia del suo secondo posto. Ormai sono tornata a non parlarci più, sono tornata a chiudermi in me stessa. Ma questa notizia gliela devo dare, anche loro tengono tanto a Cri. Dopo vado in bagno, mi preparo per dormire e torno in camera. Mi rendo conto che la webcam è ancora accesa e infatti vedo la sua stanza. È buio, ha già spento la luce ed è nel letto. Decido di non interrompere la video chiamata e di non spegnere la webcam perché così ho come l'illusione di dormire con lui. Poi mi sdraio e mi addormento. Durante la notte mi sveglio, ho come un presentimento. Dal computer sento dei singhiozzi; faccio silenzio perché non voglio che si accorga che lo sto ascoltando. Piange, soffre, e lo sento pronunciare il mio nome. Questa scena ha due effetti su di me: da un lato mi commuove estremamente sapere che gli manco così tanto ma dall'altro mi fa sentire terribilmente in colpa e mi distrugge sapere che sta male, che sta soffrendo.
In queste due settimane ho capito tante cose; la prima è che io non posso vivere senza di lui. La seconda è che la distanza è una cosa inaccettabile, qualcosa che fa soffrire troppo. E la terza è che lui non merita di soffrire così, così come ho sofferto io.
Proprio in seguito a queste riflessioni e soprattuto a ciò che ho visto stanotte, ho preso una decisione, una decisione drastica; per il suo bene, non voglio più vederlo soffrire.

ANGOLO AUTRICE: RAGAZZE QUESTA VOLTA VI DEVO FARE TANTISSIME SCUSE. Durante il weekend ho avuto problemi di connessione che non si sono ancora risolti, infatti sto aggiornando utilizzando l'internet di una mia amica a scuola. Non preoccupatevi, appena riesco a risolvere tutto riprendo a postare e cercherò di impegnarmi al massimo. Fino ad allora se riesco cerco di pubblicare a scuola. Fatemi sapere se continua a piacervi anche se il momento non è dei migliori. Un bacio e ricordate; fatemi sapere😘

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora