Capitolo 50

1.1K 69 6
                                    

POV VIRGINIA
Siamo seduti uno di fronte all'altro. Quando alzo gli occhi mi accorgo che mi sta fissando; non fa niente, si limita solo a fissarmi con quei suoi occhi. Nessuno mi aveva mai guardato in quel  modo, e, anche se sono passati già tre mesi, non mi sono ancora abituata. Così arrossisco e lui ovviamente se ne accorge
C: "Perché arrossisci?"
V: "E tu perché mi fissi?"
C: "Perché sei stupenda"
Io arrossisco ancora, sono proprio una stupida.
C: "E perché questo ti fa arrossire ancora di più?"
Non voglio rispondergli, perché in realtà non lo so neanche io. Non so perché mi fa questo effetto. Forse è solo perché é una cosa nuova per me, o forse perché in lui vedo davvero qualcosa di speciale e ho la costante paura di perderlo. Così mi alzo dalla mia postazione e non lo guardo. Con la coda dell'occhio lo vedo sperduto, e io prontamente sono diretta tra le sue braccia. Infatti quando raggiungo la sua postazione mi piego e mi ci metto in braccio, come una bambina. Lui mi abbraccia dolcemente e io sorrido istintivamente. Ogni minima cosa, se fatta con lui, diventa la cosa più magica al mondo. A rendere una persona felice, veramente felice, non sono i soldi, la casa enorme con piscina, le vacanze ai Caraibi, comprare un paio di scarpe nuove con il tacco o una borsetta. Basta avere una persona a fianco che riesca a farti sentire unica, senza bisogno di altro. Una persona che ti apprezzi per quello che sei, per i tuoi pregi e i tuoi difetti. E infatti questo è ciò che più desideravo al mondo, un qualcosa che cambiasse la mia vita. Avevo immaginato tante cose, ma la maggior parte in ambito della danza; mai avevo potuto pensare che a cambiarmi la vita sarebbe stato un "qualcuno". E non uno qualunque; lui.

POV CRISTIAN
È tra le mia braccia e credo di non poter chiedere di più dalla vita. Ad un certo punto la vedo girare la testa e subito esclama
V: "E quelli?" indicando i due sacchi a pelo che ho "posteggiato" ai bordi del sasso. Ah già, non le ho ancora detto che ho chiesto ai suoi il permesso di farla stare fuori casa una notte. Non so bene come dirglielo, non vorrei che la prendesse male.
C: "Ah si quelli..."
Vedo che mi guarda con espressione perplessa, non capisco se è un bene o un male. Mi faccio coraggio
C: "Ehm allora... Avevo pensato che sarebbe stato carino dormire sotto la volta celeste stellata, ma se preferisci tornare a casa... In realtà é molto tardi, però se preferisci tornare un modo lo troviamo. Posso chiamare il mio amico e..."
Virginia mi tappa la bocca con una mano e non mi lascia finire.
V: "Stai scherzando vero? Questo è il regalo più bello che avresti potuto farmi. Io qui, isolati dal mondo, senza telefoni cellulari, insieme, ci passerei le giornate, le settimane, i mesi. Se sono con te non mi importa del resto, te lo vuoi mettere in testa?"
C: "Okey quindi non ci sono problemi?"
V: "Nessuno"
C: "Allora festeggiata cosa proponi di fare?"
V: "Ti va una passeggiata in quel boschetto là? In gita l'altra volta non ci siamo stati e ha un non so che di intrigante"
C: "Ogni suo desiderio é un ordine!"
Mi alzo e la aiuto a far altrettanto, così ci rimettiamo sul sentiero che prosegue verso il boschetto. Poco prima di entrarci si muove un rametto e Virginia istintivamente afferra la mia mano e la stringe forte
C: "Sei sicura di volere entrare?"
V: "Si, ma solo se mi prometti che non mi lascerai da sola neanche un attimo e che non lascerai la mia mano, ti prego"
C: "Non lo farei per nulla al mondo" le dico, stringendogliela ancora più forte. Così entriamo, cercando di mantenere il sentiero. Andiamo avanti insieme, passo dopo passo, mano nella mano. Siamo in silenzio e ascoltiamo i suoni della natura. C'è un senso di pace misto a un non so che di misterioso. Sento Virginia che si ferma ad osservare un albero, di conseguenza mi fermo anche io. Inizio a viaggiare con il pensiero, con la fantasia e immagino come sarebbe la mia vita senza di lei. Mi passano per la testa delle scene, dei litigi, porte sbattute in faccia e questioni irrisolte. Scaccio dalla testa i brutti pensieri, ora sono ancor più convinto di prima; é arrivato il momento di dirle guardandola negli occhi quanto la amo.

ANGOLO AUTRICE: E questa sera sono riuscita ad aggiornare per fortuna! Spero di riuscire anche domani, se avete voglia fatemi sapere cosa pensate del capitolo.
Ne approfitto per ringraziare tutte voi che mi date un grande supporto. Grazie di cuore <3

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora