Capitolo 25

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POV CRISTIAN
Partono i titoli di coda, le mie dite sfiorano ancora le sue. È una situazione un po particolare, sicuramente diversa da quelle che vediamo nei film con un bel film d'amore e le mani incrociate. Siamo un po' buffi, ma tutto ciò mi fa stare bene, veramente bene.
Mentre penso a tutto ciò mi rendo conto che siamo rimasti gli ultimi in sala, ma non mi muovo di un centimetro. Mi limito a guardare Virginia con la coda dell'occhio, anche lei sembra non essersi accorta di niente, anche lei è concentrata sui suoi pensieri. Chissà a cosa starà pensando

POV VIRGINIA
Perché quando sto con lui sto così bene? Perché mi dimentico tutto il male che ho sofferto e penso solo a ciò che sto vivendo in questo preciso istante? Perché provo imbarazzo a guardarlo negli occhi, oh quegli occhi...
Torno alla realtà e mi rendo conto che siamo rimasti da soli nella sala. Sto per parlare ma lui mi precede
C: "Che dici andiamo?"
V: "Direi di si"
Sorrido. Io che sorrido senza una ragione precisa, io che di sorrisi ne ho fatti pochi negli ultimi due anni, quando sono con lui mi ritrovo a sorridere ogni due per tre.
Così usciamo dal cinema e io faccio per andare verso casa, quando lui mi ferma per un braccio
C: "Ehi ehi ehi so che ti sto antipatico ma sono le 8, ti va di mangiare qualcosa e fare una passeggiata?"
No che non mi va, non deve andarmi bene. Forza Virginia raccogli tutta la buona volontà e digli che è tardi, che è meglio se torni a casa. Pronta?
V: "Va bene, avverto mia madre"
Virginia ma cosa cavolo hai detto! È la seconda volta oggi che vai contro la tua testa, cosa ti passa per la mente?
Mamma Virgi: "Amore, dimmi"
V: "Mamma oggi mangio fuori con... Francesca!"
Cristian mi guarda storto
Mamma Virgi: "D'accordo tesoro, ma ti voglio a casa entro le 11. Ieri hai fatto tardi e domani hai scuola."
V: "Okey"
Attacco.
C: "Da quando sono una ragazza con i capelli lunghi biondi e di nome Francesca?"
V: "Scusa"
C: "Perché non le hai detto che eri con me?"
Mica posso dirgli che è perché se no mia madre non la smette più di insinuare scemenze su me e lui insieme, quindi improvviso.
V: "Ehm... Non mi ricordavo il tuo nome"
Ridiamo entrambi e ci dirigiamo verso il corso principale

POV CRISTIAN
Propongo di mangiare una pizza. Io mi prendo una diavola; salame piccante e altre porcherie. Lei rigorosamente una margherita piccola
C: "Come fai a mangiare così poco?"
V: "E tu come fai a riuscire a muoverti e a ballare se continui a mangiare come un elefante affamato?"
Inizio a punzecchiarla, le faccio il solletico, la pizzico
C: "A chi hai dato dell'elefante affamato scusa?"
V: "No... Dai... Smettila... D'accordo d'accordo... Non... Ti...daró...più...dell'elefante... Ora smettilaaa!"
C: "D'accordo, mi hai convinto"
Finiamo di mangiare e ci facciamo una passeggiata, chiacchieriamo del più e del meno, ci raccontiamo delle stranezze dei nostri professori a scuola e scherziamo anche su alcuni della scuola di danza. Lei ride, ci stiamo divertendo, ma la vedo sempre, come dire... Frenata. C'è qualcosa che la blocca, probabilmente proprio quel qualcosa a cui si riferiva oggi Francesca. Devo scoprire di cosa si tratta, voglio poterla aiutare. Ma per farlo devo prima scoprire quale è il problema. Nel frattempo siamo arrivati nel parco e ci sediamo su una panchina. Non posso più aspettare, devo fare qualcosa. Così esordisco
C: "Virginia..."
V: "Si?"

ANGOLO AUTRICE: Lo so, il capitolo non é lunghissimo. Pubblicherò stasera il prossimo, e vi avverto che sarà piuttosto importante, o almeno per me. Vi lascio con un po' di suspance, a dopoo😘

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora