Capitolo 61

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POV VIRGINIA
I giorni continuano a passare e io mi sento sempre più insignificante, non ho più un motivo per alzarmi alla mattina, non c'è niente che io abbia voglia di fare. Ebbene si; ho deciso, almeno finché sono qui, di non continuare a ballare. Non sono in grado di farlo, di muovere un passo. Non che non mi manchi, ma non ho le forze per farlo e in più ogni volta che tento di mettere la musica e improvvisare qualche movimento mi torna in mente Cristian, il giorno in cui l'ho beccato a spiarmi dalla fessura della porta quel giorno a scuola di danza, la notte passata in quella scuola, le lezioni passate a fissarci, i nostri sguardi che si cercavano dai lati opposti della sala, il nostro primo incontro... E come dimenticarlo, più di un anno fa, quasi per caso, quella scuola, quelle mura, quel corridoio ci ha fatti incontrare. O forse è meglio dire scontrare! Già, perché ci siamo letteralmente scontrati, e io non sono stata propriamente "gentile" con lui. In effetti sono stata piuttosto insopportabile in partenza, e lui invece è sempre stato gentile e premuroso con me, quasi da dar fastidio. E ora siamo qua. O forse è meglio dire ERAVAMO la, fino a che io non ho fatto quella disastrosa chiamata. So benissimo che non era ciò che avrebbe dovuto far star bene me, ma almeno spero che a distanza di un po' di tempo abbia fatto stare bene lui, gli abbia evitato di soffrire per qualcosa di impossibile così come invece sto facendo io. Neanche mangiare ha più un senso, infatti mangio poco o niente e i miei sono molto preoccupati.
Scendo in cucina al richiamo di mia madre, ma non vuole proprio capirlo che non ho voglia di pranzare?
V: "Mamma non ho fame."
MammaVirgi: "Virginia non puoi andare avanti così. Stai dimagrendo a vista d'occhio, sei sempre più fragile, non vorrai mica diventare..."
V: "E A TE COSA IMPORTA? É la mia vita, non la tua, okey?"
MammaVirgi: "Non ti permetto di parlarmi così."
V: "Okey."
Faccio per andarmene dalla stanza e per lasciare il discorso a metà, ma mia madre non ci sta
MammaVirgi: "È per Cristian vero? Si può sapere perché lo hai lasciato?"
V: "E chi ti dice che l'ho lasciato io?"
MammaVirgi: "Non è così forse?"
Faccio per controbattere, ma non riesco a mentire su questo argomento. È da quel giorno che non faccio altro che pensare a ciò che ho fatto e chiedermi se ho fatto la cosa giusta, non riesco a far ricadere la colpa su Cristian neanche davanti a mia madre.
Così sto zitta per un po' e quando vedo che sta aspettando ancora una risposta le dico
V: "Ora hai finito?"
Questa volta è lei a non rispondere così mi avvicino sempre di più alla porta, ma quando sto per uscire mi dice
MammaVirgi: "Devi smetterla di fare così con le persone. Ti ritroverai sola"
Queste parole mi feriscono particolarmente, anche se in fondo lo sapevo già di essere sola. Sono a metà tra l'urlarle addosso e lo scoppiare a piangere così non ci penso due volte, esco dalla cucina e mi dirigo verso la porta di casa, sbatto la porta e scappo fuori. Mi allontano velocemente dalla mia via, con le lacrime che per via del vento iniziano a ghiacciarsi e iniziano a bruciarmi gli occhi, ma non mi importa. Le asciugo con la manica e vado avanti a passo deciso. Voglio stare sola, non mi importa dove. Tanto sola ero e sola rimango ma ho bisogno di stare davvero lontana da tutto e da tutti. Arrivo al parchetto dell'isolato, solitamente ci sono i bambini ma adesso sono tutti a scuola, a godersi gli ultimi giorni con gli amici prima delle vacanze. In ogni caso, per paura che arrivi qualcuno, mi addentro parecchio nel parco e arrivo in un punto in cui non passa mai nessuno, mi sdraio sul prato, metto le cuffie nelle orecchie e piango silenziosamente per ore, con l'immagine fissa di quel paio di occhi verdi. Questa volta però il verde di quegli occhi non é nitido, sono occhi colmi di lacrime. Mi sento la causa di quelle lacrime, e non me ne do pace.
Passo così ore e ore, a guardare le nuvole sopra di me fare spazio al cielo azzurro, e a pensare che infondo prima di tornare a Trecastagni l'anno scorso, la mia vita era esattamente così quindi, se ce l'ho fatta allora, posso farcela anche adesso. Allora però, non avevo sulla coscienza la fine della storia con il ragazzo della mia vita. Si, ne sono sicura; rimarrà per sempre il ragazzo della mia vita, il primo amore non si scorda mai. Si dice che o te lo sposi, o ti rimane nel cuore per sempre. Be, dato che dopo sto casino la prima opzione non é neanche pensabile, opto per la seconda. Ed è una cosa che mi farà male, a volte più, altre meno, ma in ogni caso è qualcosa che rimarrà sempre dentro di me.
Ormai si è fatto buio, ho messo la modalità off-line sul cellulare per poter ascoltare la musica senza dover rispondere a chiamate e messaggi, ma decido di toglierla solo un secondo per poter guardare il meteo, non ho nessuna intenzione di tornare a casa, ma infondo sono all'aperto. Nello stesso secondo in cui tolgo la modalità off-line vengo sommersa da messaggi, chiamate, e ancora messaggi. Scorro la lista per vedere chi mi ha cercato; mamma, papà, mamma, papà, papà, mamma, Papera, mamma ecc... ODDIO ASPETTA; Francesca? Inizialmente mi mandava messaggi ogni giorno, ai quali puntualmente io non rispondevo. Dopo un po' ha smesso, fortunatamente. Ogni volta sono stata tentata di risponderle, solo per  dirle che stavo bene, anche se avrei mentito; però almeno non si sarebbe preoccupata. In ogni caso credo che abbia chiamato mia madre perché se no non si sarebbe arresa. Ma ora come mai questo messaggio? Aveva smesso da un po' di mandarmene...
F: "Torna a casa, fallo per me. Ti prego"
Sono solo 8 parole, ma sono parole molto significative per me, se dette da lei. Non mi interessa sapere come l'ha saputo, mi interessa solo che nonostante tutto, nonostante il mio "andarmene" senza spiegazioni, lei è ancora qui, é preoccupata per me e mi sta chiedendo di tornare a casa, di farlo per lei. Io ero decisa a non tornare, ma dopo questo messaggio non so... Mi ha un po' sconvolto tutto! Non avrei mai pensato di cedere, ma é il mio cuore ad agire. Senza quasi rendermene conto, mi ritrovo in piedi, e prendo la direzione di casa. Francesca, forse solo lei poteva farmi cambiare idea. Senza di lei non posso starci, eppure anche a distanza, e dopo tutto ciò che ho fatto, lei c'é stata quando meno me lo aspettavo, e ha saputo farmi cambiare idea. Solo lei, solo un suo messaggio poteva farlo.
Cammino con gli occhi ancora umidi, mi manca tanto, mi manca tanto la mia papera, la mia migliore amica. Immersa nei miei pensieri non mi rendo conto che mi sto avvicinando a qualcuno, e per poco non ci vado a sbattere.
OH MIO DIO NO, NON CI POSSO CREDERE, NON PUÒ ESSERE!

ANGOLO AUTRICE: Eccomi, stavo per pubblicare ieri sera ma non era totalmente pronto il capitolo ed ero stanca così ho aggiornato adesso. Che ne pensate? E soprattutto, chi avrà incontrato Virginia?
Al prossimo capitolo😘

Io credo nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora