XXIV - Amici a convenienza

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"Ho sempre pensato che la vetrata della statua fosse indistruttibile", rispose lei, evitando accuratamente di fare promesse che non avrebbe potuto mantenere.

"Evidentemente non lo era, e adesso c'è in gioco la mia vita". Tutta la sua rabbia trapelò da quelle semplici frasi, mentre le sue mani si stringevano a pugno con sempre più forza.

Alease si voltò verso il matroneo nel quale lo sconosciuto era scomparso, fingendo di cercare una porta che potessero attraversare senza rischiare di rompersi l'osso del collo arrampicandosi da qualche parte; vide solo con la coda dell'occhio Lorenzo mentre correva verso l'uscita della chiesa, forse sperando di incontrare il fuggitivo che nel frattempo se la dava a gambe.

Ad Alease, tutto sommato, dispiaceva che Lorenzo rischiasse la vita per un semplice ladruncolo che aveva rubato il calice senza pensare che avesse un potere particolare, se non quello economico: nonostante ogni singolo difetto del ragazzo, sapeva che – se fosse riuscita a convincerlo – la sua dedizione e la sua accuratezza ai dettagli sarebbero state utilissime in campi che non comprendessero necessariamente l'omicidio di giovani innocenti; magari avrebbe potuto fargli cambiare idea sulle vittime da puntare, ad esempio dedicando la propria attenzione a donne che potessero meritare un tale trattamento.

Scosse la testa a quel pensiero orrendo, capendo di non potersi minimamente permettere di ricoprire i panni di un Dio vendicatore, almeno non fino al punto da compiere più omicidi.

Avrebbe approfittato della sua amicizia con Lorenzo per scovare l'assassino di sua madre, così da riportare la pace a Gardelium: nei suoi piani non rientrava l'eventualità che lo stesso Lorenzo causasse ancora più scompiglio all'interno della città, seppur per una giusta causa.

Avrebbero finalmente trovato l'uomo che predicava bene e razzolava male, a patto che fosse ancora vivo e non fosse stato davvero Dio a porre fine alla sua vita.

Lorenzo rientrò nella chiesa passandosi una mano nei capelli, con un'espressione stanca e sconfitta che Alease non gli aveva mai visto in volto.

Con ogni probabilità, lei e Jad non sarebbero stati costretti ad ucciderlo: la sua morte sarebbe stata solo una conseguenza di un piccolo e non così imprevedibile furto.

"E se fosse stata colpa di Madeleine?", gli chiese, per poi pentirsene un istante dopo.

L'ultima parola risuonò in modo sinistro per tutta la chiesa, come se quel nome fosse proibito in un luogo sacro: più tempo passava, meno quella donna le piaceva.

Iniziò a chiedersi se lei, al posto di Lorenzo, avrebbe mai avuto il coraggio di scendere a patti con una persona del genere; da come gliel'aveva descritta, sembrava incarnare la perfetta fusione dell'immortalità e del proibito, abbastanza carnale da poter essere desiderata e al tempo stesso talmente eterea da sembrare irraggiungibile.

"Se Madeleine mi volesse morto, le basterebbe uno schiocco delle dita o qualcosa del genere per uccidermi. Il mio futuro, alla fine, dipende solo da lei. Non credo che sarebbe stato necessario scomodarsi per rubare un qualcosa che regola soltanto in parte la mia vita", le rispose Lorenzo, sedendosi su una panca non troppo lontana da lei e chiudendo gli occhi per la stanchezza. "E poi sono sicuro al cento per cento che il ladro fosse un maschio".

"Come puoi dirlo, se non ne hai le prove?", lo provocò Alease con un sorriso appena accennato, avvicinandosi a lui per potergli sedere accanto.

"Aveva la barba", mormorò Lorenzo, come se fosse ovvio.

"Giusta affermazione".

"Ho pochissimo tempo per ritrovare il calice, e ho la sensazione che non sarà facile. Tra l'altro ho paura che, visti i ritmi che avevo cominciato a prendere, il passare delle settimane sarà per me più faticoso di quanto sarebbe stato se avessi rispettato il limite massimo che Madeleine mi aveva imposto: non è naturale per me sentirmi così stanco e temo che di giorno in giorno sarà sempre peggio". La stanchezza infatti trapelava dalle sue parole e Alease ebbe la certezza del fatto che non le stesse mentendo.

Lilium: Il Sortilegio del Calice d'OroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora