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La sveglia suona alle sei.
Dobbiamo trovarci davanti a scuola alle otto ma ieri sera non ho fatto la valigia come avevo invece programmato.
Faccio una doccia veloce,mi trucco lo stretto necessario,lego i capelli in una coda e mi vesto con dei leggins e una semplice canotta bianca.
Preparo lo zaino,per fortuna non devo portare la tenda,il professore ha fatto una lista dichiarando chi dovesse portare cosa, e una volta arrivati ci dirà con chi dobbiamo dormire.

"Muoviti Kathe!"

Mio mamma finalmente ha fatto riparare la sua auto,cosí mio fratello può usare la sua.
Scendo di corsa le scale ed entro in macchina.
"Dobbiamo passare a prendere Carol"
Guardo stupita Tyler,ma non la odiava?
Non era lui che la definiva una spocchiosa viziata?
Da quando le fa un favore?
Mi astengo dal dire quello che penso,dopotutto sono la prima che ha cambiato opinione su di lei.
Arriviamo davanti alla sua bellissima casa,ma di cosa mi stupisco,siamo a Miami! Tutti abbiamo delle case favolose.
Inizia a brontolarmi la pancia,cosí scrivo un messaggio alle ragazze chiedendo se mi possono prendere qualcosa al bar,tanto saranno già arrivate.
Carol esce di corsa dalla porta,mentre i suoi genitori la salutano con la mano.
Il padre poi cinge la moglie con un braccio e rientrano ridendo.
Quella scena ha fatto calare un velo di tristezza sul mio umore,ma poi mi torna in mente tutto il male che lui le ha causato.
Eppure sembra cosí cambiato.
Succederà anche a mio padre? Tornerà mai?
"Ehi ragazzi"
Carol si avvicina alla macchina sorridendo.
Ultimamente si trucca molto meno,non indossa più quei tacchi vertiginosi e indossa vestiti normali,non più gonne troppo corte o maglie aderenti con profonde scollature.
Per tutto il viaggio mio fratello le lancia delle occhiatine dallo specchietto,finché non sono scoppiata a ridere.
"Perché ridi?" Chiede perplessa la mia nemica/amica bionda.
"Diventa irrazionale quando non mangia,non ti preoccupare" le sorride Tyler.
"Oh certo,proprio per questo" sghignazzo.
Siamo quasi arrivati e mi viene la nausea a pensare che dovrò rivedere Jace.
È da quattro giorni che non faccio altro che pensare a quello che è successo nello spogliatoio e a come mi sono sentita.
Non avevo mai provato niente di così intenso e travolgente.
E se io non gli fossi piaciuta?
Ma scherziamo? Mi sto davvero preoccupando di essere giudicata da lui?
Sono una persona orribile,è questo quello che dovrebbe importare.
Non ci voleva niente a resistergli,dopotutto è la persona che più odio,e io invece l'ho accolto a braccia aperte.
O meglio,a gambe aperte.
Ma questo mi porta a pensare che forse Jared non è quello che voglio.
Ma è un ragazzo perfetto,non so proprio cosa fare. Ho cercato di evitare Jace per i corridoi di scuola e ci sono riuscita,anzi mi sorge il dubbio che abbia saltato tre giorni di scuola,Jared invece è ancora da sua sorella,l'ho sentito qualche volta al telefono e non sono mai riuscita a dirgli niente,promettendomi sempre che l'avrei fatto la volta dopo,anche se so perfettamente che è solo una scusa per rimandare,perchè sentire la sua voce che mi dice che gli manco e che sono bellissima mi stringe il cuore e non sono più sicuro di niente,forse è meglio che non lo faccia soffrire per uno stupido sbaglio e far finta di niente.

Anche se non so quanto sarà possibile sotterrare l'accaduto stando tre giorni con Jace e non posso più evitarlo,è inevitabile il nostro incontro.

Scendiamo dall'auto e prendiamo le borse.
Devo aver messo troppe cose,ma ho la mania di caricare i bagagli al massimo per evitare di accorgermi di aver dimenticato qualcosa una volta partita.
Anche adesso per andare in campeggio ho uno zaino colmo.
Me lo carico faticosamente in spalla e mi avvicino al pullman.
Ed eccolo li,con il suo atteggiamento spavaldo,con le braccia incrociate e la solita aria da ragazzo ribelle e menefreghista
Indossa una semplice canotta nera,che mette in risalto i muscoli.
I capelli sparati scompigliati e quel ghigno seducente stanno facendo il loro effetto su un paio delle nostre compagne di classe.
Ma non hanno nessun contegno?
Gli stanno sbavando dietro come dei cagnolini.
Infilo lo zaino nel porta bagagli.

Lacrime del cuore [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora