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Ormai se ne sono andati tutti.
Mi viene male a pensare a tutto il lavoro che abbiamo da fare.

"Stupida punizione"

Sto per uscire dallo spogliatoio quando mi squilla il telefono.
Sullo schermo lampeggia il nome di Jared.

"Ehi"

"Tutto bene? Ho sentito che la partita è andata molto bene"

"Si! Ero nervosissima"

"Mi sarebbe piaciuto esserci."

"Ci sarai la prossima volta che li batteremo" sghignazzo

"Certo,non mancherò"

Resta un secondo in silenzio

"Mi manchi" sussurra.

Sorrido involontariamente

"Anche tu"

È incredibile quanto sia dolce.
Ci salutiamo, non tornerà per la gita,ha deciso di saltarla per restare un po di più con sua sorella.

"Chi era?"

Jace è appoggiato allo stipide della porta.
È ancora senza maglietta e ha il petto riempito di stampi di rossetto.

"Tuo fratello"

Lo guardo disgustata

"Ti sei divertito eh?"

Si guarda il petto con sufficienza

"Non ti preoccupare,c'è spazio anche per te"

Mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo,lo supero standogli il più lontano possibile.

"Muoviti o non finiamo più"

Sbuffa e mi segue

"Perché non sei andato anche tu a trovare tua sorella?"

Un lampo di tristezza gli passa negli occhi,ma se ne va subito.

"Non mi andava" risponde con sufficienza.
Non gli credo,ma lo conosco abbastanza bene da sapere che non otterrei niente insistendo.
Entro nello sgabuzzino e prendo tutto l'occorrente per pulire.
Mi volto e lo vedo nella sua solita posizione,appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate.
Credo che sappia perfettamente che messo cosí risalta tutti suoi muscoli,il ché fa capire quanto sia pieno di sé.

"Hai intenzione di aiutarmi?"

Si guarda le unghie con disinteresse,chiaramente non intenzionato a muoversi.

"Perché non li usi quei muscoli,al posto di metterli in mostra?" Sbuffo

"E tu perché non smetti di guardarli?"

Inizia a farmi saltare i nervi.
Prendo una scopa,un secchio e altri prodotti e glieli passo in malo modo.
Poi prendo l'occorrente che utilizzerò io ed esco da quella stanzetta.

"Tu pulisci lo spogliatoio dei ragazzi,io vado in quello delle ragazze"

"Perché io quello dei ragazzi?"

"Smettila di lamentarti" alzo gli occhi al cielo.

Entro nel nostro spogliatoio,e pulisco piuttosto velocemente.
Vado a vedere a che punto è Jace.
Entro dalla porta e dopo un momento scoppio a ridere.
È completamente impacciato mentre cerca di pulire il pavimento con l'acqua ormai sporca, dimenticandosi di strizzare il panno e allagando lo spogliatoio.

"Perché non si pulisce cazzo!"

Mi avvicino ancora ridendo

"Perché non provi a cambiare l'acqua?"

Lacrime del cuore [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora