La prima cosa che sentii quando mi svegliai fu il suono della pioggia battente. L'ultima volta che aveva piovuto era stato più di un paio di settimane prima, ma solo con qualche schizzo qui e lì. Niente di così esagerato come in quel momento.Con riluttanza, aprii lentamente gli occhi e mi guardai intorno. Capii subito di non essere a casa, ma riconobbi comunque la stanza. Non era passato molto tempo da quando ero stata lì per la prima volta. Alzai molto lentamente la testa e notai di essere stesa nello stesso letto a baldacchino con gli intricati disegni sulla testiera che avevo visto la volta precedente, con le morbide lenzuola bianche poggiate sul corpo.
Mi alzai e sussultai, quando sentii una fitta dolorosa dietro la testa. Lentamente, alzai la mano per toccarmi il punto dolente e fu lì che mi ricordai dove avevo ricevuto la botta. Spalancai subito gli occhi, controllando la stanza il più velocemente possibile per cercarlo.
Sapevo che era nella stanza, doveva esserci. Non mi avrebbe mai lasciata lì da sola dopo che avevo scoperto il suo segreto. Non era così stupido da fare una cosa del genere.
Mi tolsi velocemente le coperte di dosso e mi lamentai, quando notai di stare ancora indossando il mio stupido costume di Halloween, con il corsetto e tutto il resto.Ero tentata di allentarlo, ma pensai che fosse meglio non farlo e cercare invece un modo per uscire dalla casa. Sputai i canini di plastica e li gettai a terra. Poi, mi alzai e mi guardai intorno, controllando di nuovo che non fosse in qualche angolo buio a guardarmi.
Controllai i vari oggetti nella stanza, notando che niente era cambiato dall'ultima volta che ero stata li: la stanza era sempre pulita e ordinata, la scrivania sotto la finestra ancora piena di libri e cose del genere. Le mie guance arrossirono al ricordo di quando, proprio lì, ci eravamo baciati, anche se mi pentii subito di quel gesto.
Mi guardai nuovamente intorno, notando la porta. Mi avvicinai subito ad essa e afferrai il pomello più volte, ma fu tutto inutile.
"Andiamo! - mi lamentai, continuando a tirarlo con tutta la mia forza - Dai, apriti!" Pregai, iniziando a piangere quando notai che era tutto inutile. Ero chiusa in casa con un assassino. Un vampiro, per la precisione.
"Oh, Laura..." Sussurrò, dietro di me. Spalancai gli occhi e mi girai, schiacciando il più possibile la schiena contro la porta. Lo trovai steso sul letto, con le mani incrociate dietro la testa, intento a osservarmi. "Pensavo fossi intelligente. Davvero credevi che avrei lasciato la porta aperta?"Ridacchiò.
Rimasi immobile, anche se non riuscivo a controllare la paura. Ero spaventata a morte da lui e da cosa mi avrebbe potuto fare se solo avesse voluto. Iniziai a respirare irregolarmente, ma poi provai di nuovo a tirare il pomello della porta, pregando che si sarebbe aperta per me. Ma pregare, in quel momento, non servì a niente.
Sospirai, frustata e mi accasciai a terra, con la fronte premuta contro la porta. Sentii Zayn ridacchiare, ma mi trattenni dall'urlargli contro, dato che nella mia situazione non sarebbe stata una grande idea combattere contro un vampiro che aveva il potere di uccidermi prima che potessi addirittura sbattere le palpebre.
Mi voltai lentamente verso di lui e sussultai, quando me lo trovai di fronte che mi fissava. Mi tirai indietro più che potevo, ma poi mi venne la brillante idea di spostarmi e correre verso destra, cercando di sorpassarlo. Anche se non sapevo dove andare, dato che era solo una piccola stanza.
Strillai, quando mi circondò il petto con le braccia e mi spinse contro il suo, freddo e duro. Lottai con tutta la forza che avevo, contorcendomi nelle sue braccia affinché allentasse la presa.
Sfortunatamente, però, mi ricordai che i vampiri erano estremamente forti e, perciò, non mi avrebbe sicuramente lasciata andare.
"Laura." Mi chiamò duramente, afferrandomi i polsi con una sola mano e bloccandomi nella sua forte presa.
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Incomprehensible [Italian Translation]
Fanfiction"Perché sei così spaventata da me, Laura?" "Perché tu sei il male, Zayn. Hai ucciso delle persone e hai fatto loro del male in un modo disumano. Come posso non essere spaventata da te? "Beh, per prima cosa, sei ancora viva, vero? Forse non per molto...