"Ricordi cosa ti ho detto sabato?" Mi chiese Zayn, mentre entravamo nel parcheggio della scuola, con gli occhi fissi su di me, invece che sulla strada. Io annuii lentamente, ricordandomi di quando, al parco, mi aveva ordinato di comportarmi come la sua ragazza. Ovviamente, avrei fatto del mio meglio per disubbidire.Solo al pensiero delle sue braccia che mi stringevano, delle labbra che mi baciavano e delle sue mani da assassino che mi toccavano come se fossimo stati una coppia, mi disgustava. Non lo sopportavo e dubitavo che sarei mai stata capace di vederlo sotto una luce diversa, dato che non c'era neanche un minimo di bontà in lui.
"Allora?" Aggiunse, fermandosi in un spazio vuoto abbastanza lontano dalla scuola. Digrignai i denti di fronte alla sua insistenza, dato che sapeva bene cosa mi aveva detto e, a quanto pare, farmelo ripetere era solo un modo per farmi arrabbiare.
"Lo sai perfettamente." Sbottai, prima di aprire velocemente la portiera con la borsa in mano, ma, prima che potessi uscire, Zayn mi prese per il polso. Mi fece sedere, permettendo che lo sportello si chiudesse un'altra volta. Abbassai lo sguardo sulla sua mano e, una volta alzatolo di nuovo, incontrai i suoi occhi, leggermente socchiusi.
"Non fare così, Laura. Ricorda, la vita della tua famiglia e dei tuoi amici dipende solo da te. Se vuoi che continuino a vivere felicemente e senza problemi, devi smettere di fare queste battutine intelligenti. D'ora in poi, perciò, ti consiglio di tenere la bocca chiusa!"
Non volendo che continuasse o che mi spezzasse addirittura il polso, annuii. Sapevo che non avrebbe avuto problemi ad uccidere i miei cari, ma, se fosse loro successo qualcosa, non sapevo cosa sarei stata capace di fargli.
Zayn mi tirò il polso, facendomi sussultare.
"Ho capito!" Esclamai e lui sorrise, per poi avvicinarsi e far unire le nostre labbra. Sussultai al suo tocco freddo e cercai ad allontanarmi, ma il suo controllo me lo impedì, obbligandomi a rispondere ad esso.
Avevo ancora dal sabato il labbro inferiore gonfio e il piccolo taglietto che mi aveva fatto Zayn, mi dava fastidio. Lui, allora, lo afferrò con attenzione e poi si spostò, sorridente, facendomi arrossire mentre mi osservava e portava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Andiamo!" Ordinò e uscì dall'auto, ma, prima che potessi aprire la portiera, lo fece lui per me, porgendomi la mano. Io, però, ignorai l'offerta e, sorpassandolo, uscii da sola dalla Bentley. Lo sentii chiudere la macchina, ma continuai comunque a camminare da sola, perchè non lo volevo vicino.
Sfortunatamente, lui la pensava diversamente, poichè venne al mio fianco e mi circondò la vita con il braccio, avvicinandomi a sé. Abbassai lo sguardo, cercando di non mostrare quando fossi infastidita dalla sua vicinanza, anche se sembrava non capire comunque che non volevo avere niente a che fare con lui.
"Le coppie camminano insieme, Laura." Mi sussurrò nell'orecchio, affondando le unghie nel fianco per avvertirmi di non ripetere il gesto. Roteai gli occhi al suo commento e cercai di pensare a un posto felice in cui non ci fosse lui.
Camminando verso l'entrata, ricevemmo molte occhiate, anche da parte della professoressa Harris che, guardandoci attraverso il vetro della segreteria, ci seguì con lo sguardo.
"Dove stiamo andando?" Domandai, ma lui non mi rispose, limitandosi a sorridere alla persona che ci stava venendo incontro. Spalancai gli occhi e vidi Kate avvicinarsi, con la testa abbassata e le cuffie nelle orecchie. Posai gli occhi sul suo collo, cercando il morso che le aveva fatto Zayn, ma vidi che non c'era più nessun cerotto, solo un piccolo taglio che aveva provato a nascondere con il fondotinta. Zayn aveva deciso di lasciarla andare?
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Incomprehensible [Italian Translation]
Fanfic"Perché sei così spaventata da me, Laura?" "Perché tu sei il male, Zayn. Hai ucciso delle persone e hai fatto loro del male in un modo disumano. Come posso non essere spaventata da te? "Beh, per prima cosa, sei ancora viva, vero? Forse non per molto...