Capitolo 27

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"Ho preso l'ultimo biglietto, ragazze!" Esclamò Sophie, sorridendo come una bambina la mattina di Natale. "Non sono stata fortunata?!? Pensate, potevo essere l'unica a non venire!"

Poi, piegò il pezzo di carta a metà e lo mise nella borsa. Kate, Marielle e io, mentre ci dirigevamo verso la biblioteca, non riuscivamo a smettere di sorridere. Avevamo molti compiti da fare ed io ero ancora indietro con quello di storia, quindi dovevo impegnarmi per raggiungere di nuovo i miei vecchi voti.

La biblioteca era quasi vuota, così ci dirigemmo verso il fondo e ci sedemmo. Avevamo diverse materie da ripetere, quindi stare sedute insieme era una buona idea, perché avevamo bisogno di compagnia. Inoltre, avevo un disperato bisogno di essere circondata da persone che conoscevo e di cui mi potevo fidare al cento per cento. L'unico problema era che non potevo raccontare alle mie amiche la vera natura di Zayn per il semplice motivo che mi avrebbero preso per pazza. Tranne forse Sophie, anche se un po' ne dubitavo. L'unica persona di cui mi potevo fidare, se così si poteva definire, era proprio Zayn, perchè mi conosceva abbastanza bene e sapeva tutto ciò che stava accadendo. Inoltre, se avessi detto qualcosa alle ragazze, le avrei messe in pericolo e non potevo fare loro una cosa del genere.

Una volta sedute e con i libri sul tavolo, iniziammo a studiare, completando tutto ciò che avevamo da fare. Alcune volte scoprii Marielle guardarmi, ma mi limitai a sorriderle, anche se non potevo fare a meno di chiedermi perché lo stesse facendo. Forse mi voleva chiedere qualcosa?

"Allora, Laura..." Mi chiamò Sophie all'improvviso, mordendo il tappo della penna che aveva tra le dita. "Perché sabato Zayn era nei camerini con te?"

Allora, mi girai lentamente verso destra, lanciando a Marielle un'occhiata di disapprovazione: aveva raccontato tutto alle altre, anche se dubitavo che non lo avrebbe fatto, dato che quel giorno avevo pianto. Marielle, comunque, mi sorrise innocentemente, per poi riportare lo sguardo sui suoi compiti di matematica.

"Si trovava già lì." Risposi, scrollando le spalle. Cos'altro avrei potuto dire? Non mi avrebbero creduto se le avessi detto che era venuto da casa sua al negozio in meno di cinque minuti e, onestamente, volevo evitare altre domande su cosa era successo davvero quel giorno, dato che era ancora un po' sconvolta.

"In un camerino?" Insistette Sophie, con un sopracciglio alzato. Lo sguardo di Kate passava da me a lei, incuriosita dalla conversazione. Kate si era comportata come una gatta morta quando Zayn era arrivato alla Tong High, dicendo sin da subito quanto le piacesse il suo aspetto e quanto lo volesse solo per sé. Non sapevo, però, se provava ancora gli stessi sentimenti, oppure se non le importasse più e neanche cosa esattamente il vampiro le avesse ordinato di fare o pensare.

Alle parole di Sophie, annuii lentamente, con le guance arrossate, ricordando il bacio che ci eravamo scambiati prima che se ne andasse. Era stato violento, ma gentile allo stesso tempo, facendo sì che mi chiedessi cosa gli fosse preso. Non era più la persona orribile che avevo conosciuto all'inizio. Forse, dopo che mi aveva parlato del suo passato, era più semplice per lui starmi vicino?

"Oh, Laura..." Aggiunse Kate, sorridendo maliziosamente. "Non stavate pensando di fare gli sporcaccioni, vero?" Assunsi un' espressione scioccata e spalancai la bocca, sentendo Marielle e Sophie ridere alla mia reazione.

Ma per chi mi ha presa? Pensai, ma poi mi ricordai di quello che era successo la sera del venerdì e la temperatura nella stanza sembrò aumentare.

"No!" Sbottai. "Dio, no..." Insistetti, scuotendo la testa. Non potevo credere che avesse davvero pensato una cosa del genere. L'unica cosa che avevo permesso a Zayn, infatti, era di toccarmi, ma evidentemente non era quello di cui stavano parlando le mie amiche, che avevano pensato direttamente al passo successivo.

Incomprehensible [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora