Incomprehensible [Italian Translation]

Capitolo 29

In quel momento ero abbastanza tranquilla. Non c'erano stati più omicidi e nessuna traccia di lui, quasi come i vecchi tempi in cui potevo andare a fare shopping con la mia famiglia come qualsiasi altra ragazza e non avere idea dell'esistenza dei vampiri. Con il Natale alle porte, mamma voleva assicurarsi di avere tutto il necessario. Infatti, quella mattina, prima di uscire di casa, l'avevo sentita mormorare sul fatto che le servissero dei cavolini di Bruxelles, ma Ian non aveva perso occasione di lamentarsi. "A chi diavolo piacciono quei cosi?" Aveva sbottato, entrando in macchina.

Tralasciando ciò, ebbi anche l'opportunità di comprare qualcosina per me, ma dovevo ancora cercare i regali per i miei amici, quindi la mia prima priorità fu quella. Sapevo che avrei reso felici le ragazze prendendogli dei vestiti, quindi percorsi subito i corridoi dove c'erano scaffali pieni di articoli femminili. Catturò subito la mia attenzione una maglietta rosa con un orso disegnato sopra, perciò decisi di prenderla per Kate, sorridendo mentre la posavo sul braccio. Ora toccava a Sophie, che non aveva gusti molto difficili dato che le piaceva quasi tutto, a meno che non facesse contrasto con il suo stile, quindi scelsi un maglioncino di lana con sopra dei cuori. Notai anche un paio di jeans neri attillati che dal ginocchio in giù avevano disegnate delle lacrime. Li presi subito, pensando che fossero nello stile di Marielle.

Invece ora, toccava ai ragazzi, ma cosa gli avrebbe potuto piacere? Uscii dal reparto femminile e andai in quello maschile, notando subito diverse magliette, pantaloni, ciabatte e cappotti. Non potei fare a meno di sorridere quando posai gli occhi su delle pantofole con sopra Batman, che mi fecero subito pensare a Liam. Gli piacevano quel genere di cose, quindi le presi subito, per poi iniziare a cercare qualcosa per Niall. Di sicuro gli sarebbe piaciuto ricevere una scatola di cioccolatini, perciò andai verso il reparto del cibo, trovandomi di fronte tanti cofanetti decorati, dove finii per prendere la più grande che trovai, sapendo che l'avrebbe apprezzata molto.

Mentre sceglievo i regali, incontrai un paio di volte mia mamma, che rise quando vide le pantofole che avevo scelto per Liam. Anche se, quando mi chiese cosa avrei preso per Zayn, mi limitai a sospirare e a spiegarle che non sapevo cosa regalargli. Ed era la verità, un vampiro cosa poteva desiderare di ricevere per Natale? Avevo pensato di prendere anche a lui una scatola di cioccolatini come a Niall, ma gli sarebbe piaciuta? Roteai subito gli occhi, anche perché mi ricordai di dover comprare qualcosa pure ad Harry e ai miei genitori, compito per niente facile.

Dissi a mia madre che avrei raggiunto lei e papà dopo, dato che dovevo ancora comprare qualcosa ai due vampiri. Oltre ad uccidere le persone, a Zayn cosa piaceva? Aveva tanti quadri antichi in casa e ogni scaffale pieno di libri, ma gli sarebbe piaciuto quello che avrei scelto io? Sapevo che ad Harry piaceva molto leggere, quindi decisi di prendergli dei buoni regalo da Waterstones, una delle più grandi librerie di Bradford, e così di  non preoccuparmi di avergli regalato uno che già aveva.

Entrai nel negozio affollato, senza una meta precisa, ma la mia attenzione si posò subito su una scatola di legno che mi incuriosiva. Mi avvicinai e l'aprii, trovandoci dentro penne e matite di tutti i colori e anche pastelli e tinte. Sorrisi, pensando subito a Zayn.

"Ecco, tu sei quello giusto." Esclamai ad alta voce, chiudendo la scatola e prendendola. Di sicuro gli sarebbe piaciuta, dato che era una bellissima collezione di materiale artistico e, onestamente, non mi sarebbe dispiaciuto averne una anche per me. Zayn era una persona creativa, quindi l'avrebbe sicuramente gradita e poi, dopo tutto, era il pensiero che contava.

Guardai tutti i regali che avevo preso, per poi tornare dove avevo incontrato prima mia mamma. Tornando, presi una maglietta blu, giusto per sicurezza, e la poggiai sulla spalla. Almeno se non gli fosse piaciuta la scatola, ci sarebbe stato il regalo di riserva.

Trovai Ian nella corsia dei video games, con gli occhi puntati su uno dell'x-box chiamato "Call of Duty". Nei suoi occhi, il desiderio di averlo era ovvio.