"Dove eravate finiti voi due?" chiese Michael quando i due rientrarono nel camerino.
"A fare due chiacchiere italiane" rispose Federico cercando di sorridere. Forse ci era riuscito perché Michael ricambiò il sorriso. Andreas andò a baciare il suo ragazzo e Federico cercò la mano di Giulia.
"Che ne dite di andare a mangiare pizza? Ho fame" esclamò Michael e tutti furono più che felici di dire di sì. Franco rifiutò, però. Doveva tornare a casa da Alice, sua moglie. Si era sposato da poco e Federico aveva partecipato alle nozze. Michael non era riuscito a venire quel giorno.
Appena uscirono Michael si ritrovò sommerso da vecchi compagni di classe, così passò un'altra mezz'ora prima che riuscissero a lasciare il bar. Erano tutti felici, tutti ridevano e Federico incontrò anche alcuni suoi vecchi compagni di classe, però non poteva fare a meno di sentirsi perso in quel momento. Non capiva, era confuso, i suoi sentimenti lo stavano tradendo e il turbine di emozioni che era in corso nel suo stomaco non lo aiutava per niente.
"Chi è André?" chiese Giulia. Federico si risvegliò dalla sua paranoia quando sentì quel nome.
"Un ex, I think. Mi parlato di lui, una volta" rispose Andreas e Federico si irrigidì.
André stava abbracciando Michael e quello era troppo. Federico si fece spazio tra la gente e andò a mettersi proprio accanto al suo amico.
"Ciao André" disse Federico con tono acido e deciso. André abbozzò un sorriso timido e colpevole, poi fece un passo indietro.
"Ciao" rispose. "È stato un bel concerto".
"Grazie, André" rispose Michael. Senza altre parole il ragazzo sgattaiolò via e Federico si rilassò.
"Non dovevi trattarlo così" disse Michael andando verso gli altri.
"Io lo tratto come si merita".
"È stato anni fa, Fede".
"Non m'importa, quel ragazzo ha fatto una cazzata e non lo perdono perché aveva dei dubbi".
"Io l'ho perdonato".
Federico si fermò e bloccò Michael per un braccio.
"Tu che cosa?".
"Fede, la vita è breve e non tutti sono buoni di cuore come te. È stato anni fa, mi ha chiesto scusa e io ho perdonato".
"Come fai ad averlo perdonato, Mik...".
"Io ce l'ho fatta. Non mi fido di lui e mai lo farò, ma l'ho perdonato. End of discussion".
Michael lo sorpassò e Federico sospirò pesantemente. Seguì gli altri e si avviarono verso la pizzeria. Per quanta fame avesse, lo stomaco rimase chiuso.xxx
Preferì non esserci quel giorno, ma aveva detto ad Andreas che ci sarebbe stato e che l'avrebbe aiutato e davvero non capiva come avesse fatto a dire di sì.
"Queste sono le chiavi" disse Franco allungando la mano. Federico prese le chiavi e sorrise.
"Grazie" rispose. "Sei sicuro che alla coppia non dispiace?".
"No anzi, erano felici. Poi sono in vacanza, non hanno di sicuro problemi".
"Perfetto. Probabilmente te le riporterà Michael dopo, le chiavi".
"Stai bene?".
Federico sorrise e annuì. Franco sapeva ma a Federico serviva mentire ancora un po'.
"Certo! Ora devo andare, ci vediamo. Salutami Alice".
Federico uscì da quell'appartamento e raggiunse Andreas al quinto piano. L'inglese sorrise, emozionato, e abbracciò subito Federico.
"Everything okay?" chiese Andreas e Federico annuì. Aprì la porta dell'appartamento e fu solo felice di vedere quanto diverso fosse da quello che conosceva lui. Andreas entrò dentro e curiosò poco in giro, chiedendo poi a Federico se quelle vetrate erano quelle di cui gli aveva parlato la sera prima. Federico rispose di sì e ricevette un messaggio da parte di Michael.Avevano pianificato tutto, lui e Andreas. Federico aveva scritto a Michael quella mattina che voleva fargli vedere com'era diventato il suo vecchio appartamento, era un po' una scusa patetica ma l'aveva classificata come "Prima che riparti dobbiamo rivedere tutti i posti della nostra adolescenza". E Michael non ci aveva pensato due volte, gli sembrava una cosa carina, e non trovò neanche strano quando Andreas gli disse che avrebbe passato la mattinata con Giulia. Loro si che erano diventati buoni amici.
"Federico, eccoti!" disse Michael quando vide Federico davanti al suo vecchio palazzo. Federico sorrise e aprì il portone. "Sei già entrato nell'appartamento?".
"No, ancora no, volevo aspettarti, però ho già preso le chiavi" mentì Federico.
"Non entravo qui da tanto tempo. Sono stati bei tempi, quelli" esclamò Michael. Erano a metà del secondo piano e Federico si fermò improvvisamente, girandosi. Michael quasi gli andò addosso.
"Tu sei felice?" chiese improvvisamente. Michael non se l'aspettava una domanda del genere e soprattutto non in quel momento.
"Sì che sono felice. Tu no?".
"Sto dicendo sul serio, Mik. Sei felice? E non dico solo felice ma...sei veramente felice?".
Quella domanda destabilizzò un po' Michael perché non capiva dove volesse arrivare il suo amico.
"Io credo di sì".
"Credi?". E qui Michael rise.
"Non lo so, sì, mi sento felice, certo! Non capisco dove vuoi arrivare, Fede".
"Volevo solo esserne sicuro, tutto qui. Stai per ripartire, volevo essere sicuro che andasse tutto bene".
"Io sto bene. E tu? Sei strano".
Federico forzò un sorriso ma sperò non si notasse troppo.
"Sì che sto bene. Andiamo, non abbiamo tutto il giorno per vedere l'appartamento".
Si girò di scatto e ripresero a camminare, e quando arrivarono al quinto piano Federico quasi esitò nell'aprire la porta. Si fece coraggio e lasciò che quelle chiavi aprissero la porta verso il futuro di Michael.
Fu tutto veloce e forse troppo lento.
Michael chiese ad Andreas che cosa ci faceva lì, lui si avvicinò e lo baciò.
Federico sorrise e i suoi occhi s'incrociarono per un momento con quelli di Michael e lì pensò a quello che stava perdendo. Sorrise, anche se dentro era triste. Michael sorrise, anche se non era convinto. Federico tolse le chiavi e le lasciò su un tavolino e poi chiuse la porta. Non se ne andò, però.
Si lasciò cadere dietro la porta chiusa e rimase ad ascoltare la conversazione al suo interno, perché se aveva appena aiutato il ragazzo del suo migliore amico ad organizzare una proposta di matrimonio, voleva almeno essere pronto per la chiamata che avrebbe ricevuto da Michael il giorno dopo.
Sentì la risata di Michael sorpresa, perché lui proprio non se lo aspettava. E Federico amava quella risata.
Sentì la voce di Andreas rompersi a metà discorso e sentì Michael sussultare.
Sentì delle lacrime cadere dalle sue guance fino alle sue mani che avvolgevano le sue ginocchia.
Sentì la fatidica domanda.
E sentì Michael rispondere sì.
Si alzò di scatto e corse giù per le scale, scappando, le sue mani che agitate cercavano di fermare quelle lacrime.
Mentì ancora una volta a sé stesso, si disse che era solo troppo emotivo, perché da adolescente si era immaginato la sua di proposta di matrimonio a Michael.
Si disse che erano i sentimenti di nostalgia, che stava rivivendo quello che aveva provato quando Michael lo aveva lasciato.
Non si disse che lo stava rivivendo perché era come se Michael lo stesse lasciando ancora una volta.
Non pensò al fatto che forse lo amava ancora.
Uscì dal palazzo e cominciò a correre via, lontano dal suo passato.
Perché l'amore per Michael era il passato e lui aveva un futuro davanti. Con Giulia.
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ANGOLO HEART ♥
Io vado a sotterrarmi, così vi risparmio la fatica :)
Eh sì, era proprio un anello di fidanzamento e sì, avete proprio letto una proposta di matrimonio.
Io vi voglio bene, davvero - perché arrivati a questo punto come non potrei?! - e giuro che mi farò perdonare tutto, maaa intanto continuo a farmi odiare.
Scusate ♥
Ah, preparatevi ad un altro salto temporale nel prossimo capitolo... ;)
A domani, spero! (nel senso che spero di rivedervi ancora dopo questo capitolo ahah)- heartcremisi
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Amore che vieni, amore che vai
FanfictionIn un mondo alternativo dove Federico conosce un certo Michael alle superiori, dove Michael fa scoprire nuove emozioni a Federico, dove imparano a diventare Mika e Fedez. Midez!AU WARNING: questa fanfiction è piena di angst. Forse anche troppo. Chie...