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Sento qualcosa che mi solletica il naso,apro gli occhi e osservo Ricardo che mi guarda con un sorriso. È a petto nudo,mi guardo meglio e...sono anch'io nuda,coperta solo da un semplice lenzuolo. Lo stringo al petto imbarazzata,non ricordo molto della sera prima.

"Buongiorno pigrona, ti sei svegliata finalmente."

Mi accarezza la guancia ed il suo tocco mi brucia la pelle,si china su di me e mi lascia un bacio umido sulle labbra. Si sofferma così a pochi centimetri dalla mia bocca,ed io aspetto che approfondisca quello che ha iniziato. Lo desidero tanto,è bellissimo.
Gli accarezzo le spalle e finalmente si abbassa su di me e approfondisce ciò che ha iniziato pochi secondi fa. La sua lingua gioca con il mio labbro inferiore,gli concedo libero accesso e gemo di piacere quando sento la sua mano stringere il mio seno.
Apro gli occhi e mi ritrovo a fissare gli occhi neri come la notte di Esteban.
Mi metto a sedere di botto,stringendo il lenzuolo al mio petto e sgrano gli occhi.
"Oh Mio Dio! Ma cosa ci fai nel mio letto?"

"Tu pensi di volere il marito di tua sorella,ma in realtà è me che desideri. Lascia che te lo dimostri."

Mi afferra per le spalle e mi fa abbassare di nuovo sui soffici cuscini,si cala su di me.
Siamo a pochi centimetri di distanza e lo guardo,e mi perdo nei suoi occhi così profondi e misteriosi. Mi bacia con passione e sento il mondo girare intorno a me,persa nel suo sapore,persa nel suo odore..
Si è vero,è lui che voglio!

Con uno strillo mi metto a sedere e gemo prendendo la testa tra le mani.
Ma che diavolo di sogno ho fatto? Sto impazzendo? Sto impazzendo davvero?
Mi alzo come una furia e mi butto sotto l'acqua bollente,ho bisogno di distrarmi e soprattutto di allontanarmi per un po' da tutto questo.
Ritorno in camera,sfilo un pantalone stretto che mi arriva appena alla caviglia,indosso una camicia con maniche corte e infilo delle ballerine comode.
Oggi ho intenzione di andare lontano da qui,voglio stare comoda.
Lego i capelli in una treccia,mi trucco leggermente,indosso i miei occhiali da sole preferiti,infilo la mia borsa e spalanco la porta.
Mi ritrovo Daniele davanti,con una mano alzata.
Sorrido
"Buongiorno,scommetto che volevi fare visita a qualcuno stamattina!"

Ricambia il mio sorriso
"Azzeccato al primo colpo. In realtà sono qui per proporti una cosa."

"Sono tutto orecchi."
"Volevo invitarti fuori,non so potremmo andare in giro,fare qualcosa di divertente,visitare il posto."

Stringo gli occhi mentre ripenso al mio sogno,anzi no! Al mio incubo.
E decido subito che si,Daniele è al caso mio.

Gli prendo la mano.
"Sono completamente d'accordo con te. Facciamo qualcosa di divertente."

***********
Siamo stesi su un prato a sorseggiare del vino buonissimo,sospiro mi sento proprio rilassata,mi ci voleva questa mattinata.
Daniele è un compagno galante ed affascinante.

"A cosa pensi?"
Lo guardo e sorrido sorseggiando altro vino.
"Sinceramente? La mia mente è svuotata. Sei stato un bravissimo manipolatore oggi."

Gli accarezzo con riconoscenza la mano,lui afferra la mia e la stringe affettuosamente.

"Ultimamente ti ho vista molto presa,ma sai che puoi contare su di me quando vuoi. Mi piace molto passare del tempo con te."

Sorrido ancora,è così dolce. Perché non riesco ad innamorarmi di lui? Perché non riesce a piacermi? Cioè mi piace e anche molto,ma non nel senso che vorrebbe lui.
Mentre sono assorta nei miei pensieri non mi accorgo che si è avvicinato.
Lo guardo sorpresa e vedo che lentamente si sta avvicinando pericolosamente alla mia bocca.
Giri il viso di lato.

"Forse dovremmo rientrare."
Mi dispiace fargli questo ma non posso illudermi di provare qualcosa che non provo.

Mi giro a guardarlo e vedo che si è steso di nuovo al sole,mi sembra rilassato e di buon umore nonostante gli abbia appena tirato un due di picche.

"No che non dobbiamo rientrare. Godiamoci il resto della giornata."
"Sicuro?"
Glielo chiedo con un po' di timore,non vorrei mai ferire i suoi sentimenti.

"Certo che si."
Mi sorride con dolcezza prima di aggiungere
"Posso aspettare,ho tempo e pazienza per farlo."
Mi fa l'occhiolino ed io scoppio a ridere

Gli sono grata di questa giornata,sono felice che non si sia arrabbiato per il mio rifiuto.
Mi versa ancora un pò di vino.
"Propongo un brindisi.."

"A cosa brindiamo? " Gli chiedo curiosa

"Alla speranza e al domani."

Improvvisamente sento gli occhi ludici,non so perché ma questa sua dolcezza mi ha commossa

"Alla speranza e al domani!"
Ripeto dolcemente mentre facciamo tintinnare i nostri bicchieri.

Il resto del pomeriggio passa in fretta e continuiamo a scoprire posti nuovi.
Decidiamo di tornare a casa e siamo Allegretti, un po' per il buon vino e un po' per la bellissima giornata trascorsa.

Entro in camera ancora ridendo e mi bloccò di colpo.
Sul mio letto Esteban dorme profondamente. Lo guardo nel sonno,chiedendomi cosa ci faccia in camera mia,ma ormai so bene che per lui é un cliché entrare nelle camere altrui.
Gli tocco delicatamente la spalla,arrosendo mentre rivivo il mio sogno.
Apre gli occhi e si mette seduto di scatto. Si tocca il collo e mi guarda imbarazzato.

"Che ci fai in camera mia?"

"Sono venuto a scusarmi."
Lo guardo storto

"Ma pensa te! Ormai sta diventando un abitudine,entri qui e ti scusi.
Poi esci e ricominci tutto da capo."

Si alza,mi gira le spalle

"Voglio che tu sappia solo una cosa,se tu fossi stata la mia fidanzata non ti avrei mai lasciato per Anna. Se fossi stata mia,non avrei mai permesso a nessuno di portarti in giro."

Si gira e mi guarda intensamente ed io arrossisco ancora a causa di quel sogno maledetto!

"Se fossi stata mia,ti avrei tenuta stretta..credimi solo un pazzo lascerebbe te...per una donna come tua sorella. Perdonami per quello che ti ho detto ieri,ero nervoso per altro."

Annuisco e basta.
Sono senza parole,sicuramente rossa come un peperone e senza parole.
Lo guardo mentre in silenzio esce dalla mia camera. Non riesco a capire cosa significa ciò che è appena accaduto.

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