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È mattina,me ne accorgo dalla luce che filtra attraverso la mia tenda. Sbatto le palpebre e mi metto a sedere,dopo qualche minuto sento aprire la porta è Luana con la colazione.
"Buongiorno signorina Mariana,sua madre mi ha chiesto di portarle la colazione."
"Buongiorno Luana,grazie. Poggia tutto su quel tavolino,  mi alzo subito. Sono tutti svegli?"
"Sua madre,sua zia e il signor Daniele. Degli sposi niente ancora."
"Va bene,grazie."
Luana esce silenziosamente dalla camera ed io mi alzo.
Prendo il caffè e mangio qualche biscotto.
Mi dirigo in bagno,faccio una veloce doccia,torno in camera indosso un abito che mi arriva al ginocchio,calzo delle ballerine,prendo il mio libro e scendo giù.

Sto attenta ad evitare chiunque,non ho proprio voglia di fingere ancora.Anzi, domani al massimo, credo che andrò via.Ormai l'opera di Anna è compiuta, non ha senso che io rimanga.

Esco in giardino e respiro una fresca boccata d'aria,chiudo gli occhi e lascio che il sole mi riscaldi il viso.Voglio passare la mattinata a rilassarmi,voglio solo leggere e riflettere un pò sul mio futuro.

Mi incammino verso il giardino e sento un rumore strano,un rumore che ho già sentito in precedenza. Come se si stesse avvicinando una moto a tutta velocità,guardo oltre il cancello e quello che vedo mi toglie il fiato. 

Sgrano gli occhi,no non è possibile. Quel poco di buono che era in camera di Anna ha lasciato la moto in tutta fretta,non curandosi minimamente del boato che ha prodotto il suo impatto con il cemento.

Corre quasi verso di me,mi supera e si dirige verso casa,è come un lampo a ciel sereno.Ed improvvisamente ho capito tutto.

Gli afferro l'avambraccio per un attimo mi trascina con lui,poi sembra accorgersi di me,si gira e mi fulmina con i suoi occhi, neri come la notte. Lo afferro con entrambe le mani, so con esattezza che se entra in casa è la fine.

"Cosa ci fa qui?"

Fissa le mie mani sull'avambraccio ed io prontamente le ritiro imbarazzata. Mi parla con una voce minacciosa,ho un brivido lungo la schiena.

"Vuoi davvero sapere cosa ci faccio? Perchè non lo domandi a tua sorella?"

Ecco,lo sapevo è la fine.Maledettissima Anna,porta solo scompiglio.Oh Mio Dio,se Ricardo viene a saperlo sarà un disastro.Una vocina piccola piccola,mi sussurra che sarebbe la giusta punizione per tutto quello che sto passando ,ma non voglio ascoltarla.Amo Ricardo nonostante tutto,e lui a differenza di Anna si è mostrato sinceramente pentito,è innamorato questa è la sua unica colpa.Non posso permettere che quest'uomo distrugga la sua vita,come Anna ha distrutto la mia.

"Aspetti la prego,si calmi." cerco di farlo ragionare.

"Devo calmarmi? Tua sorella è una grandissima sgualdrina.E' la mia amante,parto per un viaggio di lavoro e al mio ritorno la trovo sposata con un altro!Scoprirà presto cosa succede a prendermi in giro!"

Si gira di nuovo e cerca di fare qualche passo,ma io mi riattacco al suo braccio,si gira con il sopracciglio alzato e guarda di nuovo le mie mani sulla sua spalla. Ma stavolta non lo lascio andare,ho troppa paura che entri davvero in casa.

"Aspetta!" Decido di passare anch'io al tu,forse se riuscissi ad addolcirlo un pò...cosi continuo

"Hai perfettamente ragione,Anna è.....Anna!Ti capisco,però ti prego non puoi creare un pandemonio per nulla,ormai è fatta...sono sposati!"

Improvvisamente tutta la sua attenzione è concentrata su di me.

Incrocia le braccia sul petto e mi guarda 

"Posso sapere perchè la sposa non sei tu?"

Abbasso gli occhi ed arrossisco.

"Abbiamo scoperto di non essere innamorati,che non volevamo sposarci cosi......"

Mi interrompe senza lasciarmi finire

"Avete scoperto che non volevate sposarmi? Cos'è?Hai anche tu un amante nascosto da qualche parte? Forse con te è riuscito ad accorgersi prima delle lunghe corna che aveva?"

Mi urla quasi addosso ed io resto a bocca aperta per una cattiveria tanto grande.

"Non dire  idiozie!Non ho nessun amante nascosto!Ti prego..per favore..non puoi venire qui e distruggere la dignità di un uomo.Ormai Anna si è sposata,non serve a nulla avere tutto questo rancore.Mi dispiace parlare cosi,ma forse sei stato più fortunato del povero Ricardo!"

Sembrava essersi calmato un attimo mentre rifletteva sulle mie parole,ma la calma apparente durò poco.

"Il povero Ricardo? Voglio ammazzarli entrambi!"

Cercò ancora una volta di scappare via,ed io ancora una volta mi aggrappai alla sua spalla,ma lasciandomi sconvolta si girò di scatto e mi strinse per le spalle. La sua bocca era a pochi centimetri dalla mia,ero immobile,non mi aspettavo una cosa del genere.Non ero mai stata cosi a stretto contatto con un uomo e mi sento imbarazzata.

"Mariana,devi lasciarmi andare.Entrerò comunque in quella casa.Con o senza il tuo permesso."

Lo guardo con gli occhi velati dalle lacrime,non volevo che il primo giorno di matrimonio di Ricardo iniziasse cosi.Ho sacrificato la mia felicità per lui, lo pregai con lo sguardo per l'ultima volta dicendogli.

"Farò tutto quello che vuoi,ma ti prego,ti scongiuro,sono pronta a mettermi in ginocchio non distruggere la vita di Ricardo in questo modo."

Sembrò colpito dalle mie parole,perchè mi lasciò andare e si girò verso il cancello principale.

Sospiro incredula,e sento il mio corpo rilassarsi,per fortuna sono riuscita a farlo ragionare.Sorrido e sono certa che tutto sommato non dev'essere un cattivo uomo.

"Esteban........."

Sento la voce di Ricardo alle mie spalle e inorridisco.

No,no,no,no,no non possono conoscersi.

Esteban si gira e mi guarda quasi con uno sguardo di sfida. 

Ricardo si avvicina e gli porge la mano,Esteban riluttante la stringe continuando a guardarmi.

Ma che diavolo sta succedendo?§Non capisco più nulla!





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