capitolo 40

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Mia madre mi sta girando intorno impazzita,ed io ammiro la mia immagine nello specchio e rido nervosa.
"Mamma,finirai con l'inciampare nel vestito."
si ferma e sorride

"Oh tesoro,con tutti questi metri di pizzo e tulle è molto facile inciampare. Meno male che la stilista aveva qualcosa di semplice da adattarti. "

Bhè in effetti non ha tutti i torti. La stilista dell'atelier mi aveva mostrato due vestiti già pronti,da fare solo qualche modifica qua e là,il primo era un vestito a sirena,molto carino.
Ma il secondo mi ha stregata. Non ho esitato a sceglierlo,il corpetto è completamente di pizzo,con le maniche lunghe,la gonna è un mix di pizzo e tulle che mi scende morbida intorno alle gambe per poi aprirsi in uno strascico meraviglioso.

"Mamma,lo adoro!"

Mi prende le mani tra le sue e le strinse con affetto.

"Sei felice bambina mia?"

"Si! Tanto. Non pensavo che amare fosse una cosa così bella."

Mi guarda un attimo confusa.

"Quindi mi stai dicendo che ...lo ami?"

Annuisco contenta e felice.
Sento bussare alla porta e la mamma si affretta ad andare ad aprire.
Capisco subito chi è dalla sua espressione,mia sorella.

Ma la ignoro, così come ho fatto nei giorni precedenti,da quando mi ha giocato quel tiro non merita più nulla da me.
Mi squadra con sufficienza e resta in silenzio,subito dopo entrano le mie zie Sofia ed Amalia.
Si crea un caos intorno, tutte che chiacchierano sull'importanza del matrimonio.
Il mio sguardo va ancora ad Anna,resta ferma in disparte.
Credo che stia soffrendo,bhe almeno lei si è evitata l'umiliazione pubblica che ho subito io!
Mia zia Sofia si avvicina e mi circonda le spalle con un suo braccio

"Tesoro mio,avrei preferito mille volte te,ma purtroppo il destino ha scelto diversamente."

"Zia,per favore non mi sembra il caso di parlare di questo adesso. Ormai quel che è fatto è fatto."

Vedo mia zia stringere le labbra in una linea sottile ed annuire rigidamente.
Anna ha sicuramente sentito perché dopo una smorfia lascia la camera.
Quelle due finiranno per ammazzarsi prima o poi.

********

Sono sotto l'arco dell'entrata in chiesa,Ricardo gentile come sempre,si è offerto di accompagnarmi all'altare,ma Esteban non si è mostrato molto entusiasto.
Mia madre si era fatta avanti,dicendo che ormai anche una madre poteva accompagnare la sua bambina in chiesa.
Alla fine l'avvocato Nicola Robles mi ha chiesto se poteva avere l'onore di accompagnarmi lungo la navata. Anche se non lo conosco bene,leggo negl'occhi di qust'uomo una bontà smisurata,ed inoltre è chiaro che lui e suo figlio Roberto vogliono molto bene ad Esteban.

Attraverso la navata con un sorriso da orecchio a orecchio. Vedo Esteban nel suo completo scuro con una camicia grigio perla di seta che mette in evidenza il suo viso abbronzato.
Mi sento in una bolla,sospesa nel nulla,trascinata dolcemente dalle emozioni del mio cuore.
Ascoltiamo il sacerdote,pronunciando le nostre promesse d'amore e in un batter d'occhio mi ritrovo stretta in un bacio passionale mentre tutti intorno applaudono felici per noi.
Bhè non proprio tutti,ma pazienza.

Il ricevimento si svolge in modo molto semplice,apriamo le danze ballando stretti l'uno con l'altra

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Il ricevimento si svolge in modo molto semplice,apriamo le danze ballando stretti l'uno con l'altra.
Esteban mi stringe dolcemente al suo petto e mi sussurra.

"Mia."

Lo guardo trasognata e sorrido

"Se mi avessero detto...."

Mi guarda incuriosito senza capire così mi alzo sulle punte per stampargli un bacio veloce.
Gli invitati applaudono di nuovo e ci incitano a baciarci ancora.

Altre coppie si uniscono a noi,Esteban mi chiede se voglio bere qualcosa ed io accetto.
Mi avvicino al nostro tavolo per prendere una tartina, presa dall'emozione non ho toccato praticamente nulla.
Sento una presenza alle mie spalle,mi giro e mi ritrovo davanti Anna,sta bevendo champagne.
"Congratulazioni,sorellina. Pensi di essere arrivata al tuo intento?"

Mi limito ad assorvarla,alzando un sopracciglio.

"Voglio dirti solo una cosa,goditela. Goditela finché dura,perché non troverò pace,finché non ti avrò distrutta."

"Penso che hai bevuto abbastanza per oggi. "

Mi sorride, finisce in un unico sorso lo champagne e va via.
Le sue parole mi hanno turbata un poco,Esteban mi abbraccia da dietro.

"Signora Reyes! A cosa sta pensando?"

"Che sono una donna molto fortunata. Ho appena sposato un figo pazzesco!"

"Mmm..concordo."

Faccio finta di guardarlo male.
"Ma che presuntuoso che sei. "

Sorride ancora ed io mi sciolgo,ho imparato ad amare il suo sorriso,le sue fossette. Improvvisamente vedo che mi guarda serio,mi stringe a sè

"Sei stanca?"

Capisco cosa vuol dire. Vorrebbe ritirarsi. Arrossisco un pò,è da stamattina che ci penso. Tra poco,sarò completamente indissolubilmente sua.
Abbasso lo sguardo ed Arrossisco.

"Adoro quando le tue guance prendono questo colore d'innocenza.
Forza signora Reyes,salutiamo gli invitati e andiamo via."

Mi prende per mano e mi tira a lui.
Salutiamo tutti fra abbracci,frasi sdolcinate, battute piccanti e qualche lacrima da parte di mia madre.

Esteban ha insistito nel voler passare la prima notte di nozze nella nostra nuova casa,domani partiremo per la nostra luna di miele. Bhè non sarà un viaggio lunghissimo perché sta trattando degl'affari delicati e quindi non può assentarsi per molto tempo.
Una volta a casa mi chiudo in bagno, stringo a me una piccola borsa da viaggio e sospiro chiudendo gli occhi.
Sono nervosissima,prendo un altro respiro per calmarmi e poi inizio a prepararmi.
Per fortuna il vestito ha l'apertura laterale ,quindi riesco a sfilarlo da sola,tolgo tutto e mi butto di getto sotto la doccia,lavo via velocemente la stanchezza,mi asciugo ed applico una crema idratante.
Indosso una camicia da notte bianca,molto scollata.
Mi guardo allo specchio,cavolo non mi sembrava così scollata quando l'ho comprata. Vabbe pazienza,per fortuna è lunga,anche se è molto trasparente,indosso la vestaglia mi sciolgo i capelli e finalmente esco.
La camera è vuota e silenziosa,Esteban ha acceso tantissime candele in camera,la luce è spenta e c'è solo il riflesso delle candele profumate.
La porta si apre ed entra Esteban con indosso il pantalone a piedi scalzi,ha tolto giacca e panciotto,la camicia è fuori dai pantaloni ed è aperta sul petto.
Degludisco nervosamente,mi sta fissando intensamente,ha gli occhi socchiusi in due strette fessure e capisco che stavolta non è per rabbia.
È lussuria.
Si appoggia alla porta e noto solo adesso che dietro la schiena ha una bottiglia di champagne e due calici.

"Signora Reyes....finalmente soli!"

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