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Sono a letto quando sento la porta aprirsi piano. Mi metto seduta, e mi accorgo subito, dal viso pallido e tirato di Esteban, che le cose non sono andate per nulla bene.
"Come è andata?" Chiede con voce dolce.
"Come doveva andare."
Resto un attimo in silenzio di fronte al suo tono freddo,capisco che la discussione con Ricardo lo ha turbato.
"Forse se tu ne parlassi..."
Alza una mano per zittirmi ed io resto sorpresa da questo gesto. È strano,non è da lui comportarsi così con una donna,soprattutto con me.
"Per favore,Mariana. Non ho bisogno di parlare. Ho bisogno di dormire."
Lo guardo a bocca aperta e inizio a sentire la rabbia crescere dentro di me. Ma come si permette? Non può neanche immaginare come mi sono sentita in queste ore,ho pensato al peggio una marea di volte.
Stringo il lenzuolo tra le mani e reprimo le parole acide che mi sono salite alla bocca. "Sono solo preoccupata,vorrei soltanto sapere com'è andata tra di voi. Se siete giunti ad un compromesso,se Ricardo ha finalmente capito che tu non centri nulla con la situazione del suo matrimonio."

Mi guarda stringendo gli occhi a fessura."Mi ha detto che finchè ci terremo a debita distanza l'uno dall'altro,farà finta che non sia accaduto nulla. Ovviamente lo stesso farò io."
Sono confusa non mi aspettavo tutto questo,è strano. É come se fosse tutto troppo semplice,c'è qualcosa che manca lo sento,ma non riesco a capire cosa.
Si spoglia velocemente e si stende accanto a me dandomi le spalle.
È la prima volta che fa una cosa del genere e mi sento un po' ferita. Però voglio essere paziente,capisco che in realtà tutto questo deve farlo soffrire tanto,quindi metto il mio orgoglio da parte di fronte al suo amore.
Mi stendo,spengo la luce e nel buio mi avvicino al suo corpo. Lo abbraccio da dietro e lo sento irrigidirsi,gli accarezzo piano la schiena,finché con un gemito non si gira e mi stringe in un abbraccio fortissimo.
Ridacchio dicendogli "Mi stai soffocando." Non mi risponde,e inizio a preoccuparmi, non è da lui. Sapevo che non era una buona idea andare da Ricardo,penso sospirando mentalente.

ESTEBAN POV

Sento le sue mani accarezzarmi dolcemente la schiena,mi violento mentalmente devo tenerla lontano. Forse se riesco a tenerla lontano stanotte,domani mattina sarà più facile fare tutto quello che devo fare.
Sento ancora le sue dita calde,scorrere pigramente lungo la mia schiena,so che ha capito che c'è qualcosa che non va,peccato che non possa immaginare neanche lontanamente in che trappola siamo caduti entrambi. Mi giro di scatto e la stringo a me forte,voglio imprimere nella mia pelle le sue forme,nelle mie narici il suo odore. Non amerò mai più nessuna donna dopo di lei,e non sarà per sempre. Tornerò! Devo solo capire come fare per liberare Rosa,per sistemare tutto. Ho pensato anche di rifiutare la sua offerta,o addirittura di fingere di stare al gioco e avvertire Mariana di ciò che sarebbe accaduto l'indomani. Ma appena uscito da casa Reyes ho chiamato Roberto. Avevo bisogno di parlare con qualcuno,rischiava seriamente di impazzire e di commettere un omicidio. Ma non posso desiderare nè tanto meno essere l'artefice della morte di mio fratello,per quanto meschino e stronzo sia mi rendo conto che è un uomo ferito. E poi ho paura che questo potrebbe ripercuotersi anche su Rosa e Mariana.
La tengo stretta a me,ho bisogno di sentire il suo corpo stretto al mio,so che sto per procurarle un dolore troppo intenso e la paura che possa odiarmi e non riuscire a perdonarmi un giorno è tanta. Oltre al mio dolore ovviamente,non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei,non so neanche se sarò in grado di fare quello che devo fare! Sento il suo respiro farsi regolare e le accarezzo i capelli. Le ore passano velocemente presto e già l'alba. Delicatamente mi districo dal nostro abbraccio,la guardo un ultima volta e poi mi vesto velocemente,senza fare il minimo rumore esco dalla camera da letto.
Una volta giù,vado nello studio. Mi siedo e dopo aver preso carta e pena scrivo la lettera più meschina,più cattiva e più infelice di tutta la mia vita.

MARIANA POV
Mi stiracchio pigramente mentre sbadiglio. Mi sono appena svegliata ed Esteban non è accanto a me,sono ancora un po' preoccupata dopo il suo strano comportamento della notte prima,non è da lui essere cosi sgarbato o così infelice. Di solito tra Noi due sono io quella che si butta sempre giù nelle situazioni.
Mi alzo e decido di rilassare i muscoli delle spalle con un bel bagno caldo.

Immersa fino al collo nella schiuma calda e profumata mi massaggio pigramente una gamba,sento bussare e spero che sia Esteban,sono certa che se mi vedesse ora tutto il cattivo umore passerebbe in un batter d'occhio.
"Avanti..."

Entra Carmen,non mi guarda direttamente per discrezione,sorriso pensando che sono felice che sia rimasta con noi,è una ragazza carissima.
"Buongiorno,signora."

"Buongiorno,Carmen."

"Volevo chiederle se devo preparare solo per lei,visto che io signor Esteban non è in casa..."

Alzo la testa subito attenta alle sue parole. Dove può essere andato a quest'ora? "È già uscito? Così presto?"

Annuisce. Mi fermo a riflettere un attimo,sicuramente sarà andato dall'avvocato Robles per parlare del suo incontro con Ricardo. Sospiro,spero che questa situazione finisca presto e che tutto vada nel dimenticatoio.
"Va bene,Carmen. Prenderò un caffè al volo."

"Va bene."

Va via lasciandomi assorta nei miei pensieri. Ho sentimenti contrastanti,da un lato capisco lo stato d'animo di Esteban dall'altro sono un po' arrabbiata con lui perché non capisce che con l'atteggiamento di ieri e di oggi mi ferisce.
Non è mai andato via senza salutarmi,non so che cosa gli stia succedendo però capisco che devo parlargli appena rientra. È importante chiarire il nostro rapporto deve essere a parte,da tutto!

Nel frattempo noto che è già ora di pranzo ed io ho lo stomaco chiuso dall'ansia. Esteban non è ancora tornato,spesso viene a casa giusto per pranzare insieme per poi tornare subito a lavoro. Decido di chiamarlo ma... fissò il mio cellulare preoccupata. Il telefono di Esteban risulta spento.
Strano,molto strano non è da lui. Provo a chiamare Roberto e mi risponde praticamente subito.
"Mariana,Come stai?"

Sento il tono di voce un po' alterato.
"Roberto io bene,scusa se ti disturbo ma sto provando a chiamare Esteban ma il suo cellulare risulta spento."

Segue un lungo silenzio quando si decide a parlare non riesco a credere alle mie orecchie.
"Mariana io ti consiglio di non chiamarlo più ."

Mi si gela il sangue nelle vene alle sue parole." Roberto ma che cosa stai dicendo? Sei impazzito? Perché non dovrei più chiamare mio marito?"

Ancora attimi di silenzio dove insieme all'ansia sale anche una grandissima rabbia...non capisco che diamine sta succedendo!
"Non hai letto la lettera? Te l'ha lasciata nello studio...."

Scaglio il cellulare lontano da me e corro verso lo studio di Esteban senza fiato dalla paura. Ed eccola li. Al centro della sua scrivania c'è questa lettera in bella vista. Capisco subito che non promette nulla di buono. Con una calma che in realtà non provo la prendo,spiego il foglio e inizio a leggere.

Marianita, perdonami se ti lascio queste poche righe,ma odio gli addii,ed anche la routine. È stato bello giocare ad essere il signore del castello,ma dopo essere riusciuto ad assistere al fallimento del matrimonio di Anna, mi sono un po' stufato di questo gioco. Non volermene a male,abbiamo passato momenti molto piacevoli insieme e posso assicurarti che li custodirò con gioia nel mio cuore. Ma a parte questo ho bisogno di riprendere la mia strada e soprattutto la mia vita,una vita troppo diversa dalla tua,preferisco intrighi ed avventura alla noia del nostro matrimonio.
Esteban.

Rileggo la lettera dieci volte,non ci credo! Forse la caligrafia è la sua ma l'uomo che ha scritto queste parole cattive e prive di sentimenti non può essere Esteban.
Ha detto che dopo essere riuscìto ad assistere al matrimonio di Anna ha iniziato ad annoiarsi del nostro matrimonio,ma se diceva di amarmi,non ha mai dato segni di infelicità. Stringo in un pugno il foglio spiegazzato,il mio viso è completamente bagnato dalle lacrime ma non riesco a muovere un solo muscolo del mio corpo. Resto così sola,sconfitta e sofferente,abbandonata per l'ennesima volta,solo che stavolta non è stato il ricordo di una vecchia infatuazione a lasciarmi. No! Stavolta il cuore mi è stato rotto in tante piccolissime parti dall'uomo che pensavo sarebbe rimasto con me per tutta la vita.

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