Sono tornata da poco da scuola, sono esausta. Non ho nemmeno visto se mamma è a casa, l'unico mio pensiero è stato quello di buttarmi come un peso morto sul letto. Incredibile come Daniel riesca a farmi innervosire con poco, ci mette tutto il suo impegno per farmi imprecare. Non esiste un essere più fastidioso di lui, mi ritengo fortunata a vederlo solo a scuola. Pensate che sfortuna hanno quelli che devono sopportarlo 24h su 24 e 7 giorni su 7. Un vero incubo.
Decido di fare una doccia. Prendo la biancheria, dei vestiti puliti e corro a chiudermi in bagno. Dopo una giornata così stressante, una bella doccia calda è proprio quello che serve per farmi rilassare. Esco dalla doccia, mi vesto ed esco. Mentre sto per chiamare Tyler, vengo invasa da una voglia di dormire improvvisa. Da lì a poco cado in un sonno profondo.
Sento una voce che mi chiama, mi sveglio ancora assonnata. E' mia mamma, stranamente è nervosa.
''Aubrey, svegliati.'' Mi dà dei scossoni forti.
''Mamma, mi dice che succede?'' Già sto tutta stordita, poi ci si mette anche lei a rincoglionirmi.
''Ti ricordi di quando ti ho parlato di Michael?''
''Ehm sì, il tizio con cui uscivi, giusto?''
''Esatto. Ha deciso di invitarci a casa sua per una cena, vuole conoscere te e farmi conoscere i suoi due figli.'' Non ho mai visto mia madre così emozionata. Quasi mi commuove, giuro.
''Oddio mamma, è bellissimo. Sono felice.'' L'abbraccio. Mi si riempe il cuore di gioia vederla così contenta. Ha sofferto così tanto in passato e davvero si merita quest'opportunità.
''Tesoro, preparati che fra un'ora dobbiamo stare lì.'' Mi accarezza la guancia ed esce.
Mi alzo dal letto, controvoglia lo ammetto, e mi precipito in bagno per prepararmi.
- Allison.
Ho invitato Dylan a casa per ''studiare'' storia. Ovviamente è una scusa. Nessuno resiste al fascino di Allison e prima o poi cederà anche lui, lo so. Deve per forza.
E' qui da un quarto d'ora, gli sto facendo credere che veramente ho voglia di studiare storia mentre l'unica cosa che voglio sono le sue maledettissime labbra, che sta usando per spiegare una cosa che non mi interessa, sulle mie.
Gli levo il libro dalle mani.
''Oh andiamo Allison, che intenzioni hai?'' Mi chiede roteando gli occhi. Mi siedo su di lui.
''O'Brien, lasciati andare su.'' Con l'indice percorro le sue labbra. Perché mi fa così impazzire questo ragazzo? Eppure non mi sono mai piaciuti i ragazzi ''sfigati''.
''Sapevo di non dovermi fidare di te. So che sono un figo da paura, ma non puoi scoparmi con gli occhi ogni volta che mi vedi.'' Inizia a vantarsi.
''Ma non è che sei gay?'' Lo guardo interrogativa.
''Parker, sei seria? Un bel fusto come me non potrebbe mai esserlo.''
''E dimostramelo, allora.'' Dico con voce ammiccante.
''Subito.'' Mi fa alzare insieme a lui, mi adagia sulla scrivania e inizia ad accarezzarmi le gambe. Siamo ad una distanza minima. Si avvicina alle mie labbra. Dio, lo voglio qui e subito. Faccio per baciarlo ma si ritira subito.
''Mi dispiace Parker. Ma non si può avere tutto e subito.'' Mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza. Me la pagherai O'Brien.
- ME.
Sono riuscita a prepararmi in tempo, miracolo. Ho indossato un vestitino bianco e nero con le scarpe alte nere. Mi piace tantissimo curare ogni minimo particolare quando esco, cambio totalmente. Raggiungo mamma in cucina e ci dirigiamo verso la sua auto.
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The heart wants what it wants. - Daniel Sharman
FanfictionDue ragazzi che per caso, o perché forse era già scritto da qualche parte, si incontrano e si ritrovano incastrarti l'uno nella vita dell'altro trovandosi a condividere la stessa vita, le stesse abitudini, la stessa casa. Qualcosa li legherà ogni gi...