Part. 39

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Daniel resta a fissarmi incredulo senza dire una parola. Si passa le mani tra i capelli, rivolgendo lo sguardo al cielo. Entra in casa lasciandosi andare su un piccolo divanetto.

''Potresti dire qualcosa?'' Gli dico timidamente, raggiungendolo.

''Cosa dovrei dirti? Hai deciso tutto tu senza nemmeno parlarne con me.'' Dice con un tono leggermente irritato.

''E' per il mio bene, Dan. Io non sono stabile ultimamente, dopo tutto quello che è successo.'' Dico stringendomi nelle braccia.

''Credi di essere l'unica? Tu non sai cos'ho dentro di me, fatico ogni giorno ad essere forte. Aubrey, ci siamo passati tutti.'' Ha un tono gelido e da quando gliel'ho detto, non mi rivolge uno sguardo.

''Lo so, non voglio fare la vittima ma ho bisogno di stare lontano da questo posto.'' Lo guardo mentre muove nervosamente la gamba sinistra.

''E sei consapevole che starai anche lontana da me?'' Si gira verso di me e il suo sguardo pesante fa di nuovo capolinea su di me.

''Sì..'' Sussurro leggermente, evitando il suo sguardo.

''E non ti importa niente? Abbiamo fatto tanto per stare insieme ed ora che potrebbe succedere, tu parti e mi lasci qui. Da solo.'' Dice accennando un sorriso sarcastico. ''Questo è l'amore che provi per me.'' 

''Non ti permetto di mettere bocca sui miei sentimenti per te. Io ti amo, Dan. E su questo non mento.'' Dico alzando di poco la voce. Si alza dal divanetto.

''Se mi amassi davvero, non mi lasceresti così.'' Dice aggiustandosi il giubbotto.

''Ritornerò, non so quando ma lo farò.'' Mi avvicino a lui, ma si sposta subito.

''E dove andrai?'' Dice aspettando la mia risposta.

''Da mio padre. A Toronto.'' Dico temendo la sua risposta. Fa un rumore strano con la lingua, guardando verso il basso.

''7 ore di distanza..'' Mi fa un applauso. ''Complimenti. Prima dici di odiare tuo padre ed ora vai con lui.'' 

''E' l'unico che può aiutarmi.'' Dico cercando di farlo ragionare.

''Se me lo avessi chiesto, avrei lasciato tutto alle spalle e sarei partito con te.'' Mi guarda con gli occhi delusi, scuotendo la testa. ''Buon viaggio.'' Lo vedo andare via, vorrei tanto fermarlo ma elimino l'idea. Forse ha ragione, ho sbagliato ma ormai è fatta e non posso tornare indietro. Vado in camera ed inizio a preparare le valigie.


- ALLISON.

Ho aiutato Aubrey con i preparativi delle valigie. Mi dispiace che non sia qui quando fra due settimane nascerà a piccola Kira, ma ha bisogno di svagarsi e questo posto non l'aiuta. Bussano alla porta, vado ad aprire: E' Chris.

''Quale buon vento ti porta qui?'' Dico acidamente, incrociando le braccia al petto.

''Devo parlare con mia sorella.'' Dice appoggiandosi allo al muro.

''E' in bagno.'' 

''E mi farai aspettare tutto il tempo qui fuori?'' Dice in modo sarcastico. Alzo gli occhi al cielo e lo faccio entrare. Si guarda intorno, posando lo sguardo sulla la mia pancia.

''La mia piccolina sta per arrivare.'' Dice avvicinando la mano alla pancia. Mi sposto.

''Non vuoi che sia riconosciuta come tua figlia, ricordi?'' Lo sfido con lo sguardo.

''Beh, ma è pur sempre un mio lavoro. Kira saprà subito chi è il padre.'' Dice con tutta la convinzione.

''Cambi idea in fretta.'' Dico preoccupata.

''Sì, sto cercando di essere una persona buona. Forse questo mi aiuterà.'' Mette le mani in tasca guardando ogni mia reazione.

''Vuoi davvero prenderti cura di lei?'' Dico stupita, quasi non credo alle sue parole.

''Sì, non stupirtene. Non voglio che qualcun altro si prende i meriti del mio lavoro.'' Dice ridendo. 

''Io e Dylan non stiamo più insieme..'' Dico con un groppo in gola.

''Lo so.'' Lo dice in modo soddisfatto. Avvicina di nuovo la mano sulla pancia, ma questa volta non mi sposto, l'accarezza abbassandosi.

''Ci vediamo tra pochi giorni, piccolina.'' Sussurra, sorridendo contemporaneamente.



- ME.

La sveglia suona insistentemente, il sole è già alto nel cielo. Mi alzo con fatica, è arrivato il giorno. Vado a chiudermi in bagno: dopo una un'oretta mi preparo e scendo giù. Allison mi ha preparato la colazione, mentre aspetto Chris che mi accompagnerà all'aeroporto. Allison è silenziosa. Mi passa il latte con il cornetto senza guardarmi.

''Ehi, va tutto bene?'' Le domando assaggiando il cornetto.

''No, secondo te come dovrei stare sapendo che la mia migliore amica, tra poco sarà lontana km da qui?'' Dice con un tono di voce triste. Mi alzo e l'abbraccio forte.

''Ti giuro che ci vedremo presto. Ho solo bisogno di un po' di tempo.'' Dico asciugando le sue lacrime.

''Promettimi che faremo tutte le sere la videochiamata su Skype.'' Dice guardandomi.

''Ovvio. Sopratutto quando nascerà Kira.'' Dico accarezzando la sua pancia. Lei sorride come risposta. Sento il suono di un clacson.

''E' Chris. Devo andare.'' Le do un ultimo abbraccio, prendo le mie valigie ed esco. Chris mi accompagna all'aeroporto.

''Sei davvero convinta di questa cosa?'' Chris guarda attento la strada.

''Devo farlo, Chris.'' Dico strofinando le mani.

''E Daniel cosa ne pensa?'' Si gira verso di me.

''Ti prego, non voglio parlarne. Promettimi solo che cercherai di allontanare il mio pensiero da lui.'' Tiro un lungo sospiro.

''Perché dovrei?'' Mi guarda stupito.

''Perché merita di essere felice.'' Dico guardando fuori dal finestrino, mentre l'aria fresca mi colpisce il viso. Arriviamo a destinazione, Chris mi aiuta con le valigie.

''Grazie.'' Lo abbraccio, ricambia l'abbraccio stringendomi più forte. 

''Ho una sorpresa per te.'' Mi fa segno di guardare dietro di me. Mi giro e vedo Daniel. Corro verso di lui, allacciando le mie braccia attorno al suo collo. Lo stringo forte a me. Lui tentenna un po',ma dopo si lascia andare all'abbraccio. Mi accarezza dolcemente la schiena, baciandomi tra i capelli.

''Ho una cosa per te.'' Prende dalla tasca un braccialetto rosso. ''Se quando tornerai, lo avrai ancora al polso vorrà dire che sei tornata da me. Altrimenti capirò che non c'è più posto per me.'' Me lo porge, mettendolo al mio polso. 

''Il mio è blu, lo stesso vale per me.'' Dice lui alzando il polso. Sorrido.

''D'accordo.'' Dico appoggiando la mia fronte alla sua. Mi accarezza la guancia, avvicinando le sue labbra alle mie. 

''Buon viaggio.'' Mi sorride, gli lascio un ultimo bacio ed entro. Mi fa così male lasciare tutti i beni più cari qui, ma non ho altra scelta. Devo partire, allontanarmi da quella città, da quella casa che mi ha procurato solo dolore. Tornerò più forte di prima. E tra me e Daniel, beh, se sono rose fioriranno. 

E' solo un arrivederci.


The heart wants what it wants. - Daniel SharmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora