''Oddio, sei tu.'' I miei occhi sono spalancati e il mio cuore accelera i battiti per lo stupore. Non posso muovermi, una seconda persona mi tiene ancora bloccata.
''Come hai potuto fare una cosa del genere?'' La mia voce emana rabbia. E per la prima volta non mi viene da piangere. Ho pianto così tante volte che ormai penso che si siano prosciugate: mi sale solo uno schifo tremendo guardando negli occhi lo stalker. E non dico per la prima volta perché l'ho guardato così tante volte che ad oggi, guardarlo sotto le vesti dello stalker, mi provoca un senso di vomito e disgusto verso la sua persona.
''Per vendetta.'' Dice girando il coltello tra le mani. ''Tu e Daniel non meritavate una vita felice.'' Mi guarda con tutta la pazzia possibile sul volto.
''Che c'è? Sei rimasta traumatizzata? Non te lo aspettavi dall'innocente Scott?'' Ride di gusto mentre si avvicina a me. Uno sputo esce dalla mia bocca.
''Mi fai schifo.'' Sussurro. Scott si pulisce la guancia.
''Ah nono, non funziona così.'' Con il coltello fa uno sfregio sul mio volto. Lancio un urlo per il dolore. Getta a terra il coltello spazientito.
''Ti conviene sederti e stare tranquilla, se non vuoi che Daniel finisca a marcire come un verme sotto terra.'' La seconda persona mi fa sedere su una sedia, legandomi le mani dietro di me per far si che non mi muova. Scott si posiziona di fronte a me, sedendosi a sua volta.
''Non vuoi scoprire i retroscena di questo fantastico spettacolo?'' Accenna un sorriso enigmatico. Annuisco leggermente.
''Bene.'' Fa segno all'altra persona di posizionarsi di fronte a me. Quest'ultima si leva la maschera e il cappuccio: ovviamente chi poteva aiutarlo? Shay. La sua futura moglie.
''Due psicopatici come coniugi. Non mi sorprende la cosa.'' Dico accennando un sorriso divertito.
''Faresti meglio a stare zitta, puttanella.'' Dice Shay abbassandosi e avvicinandosi al mio viso.
''Non litigate, signorine.'' Dice Scott interrompendo Shay. ''Veniamo alle cose più importanti. Hai mai avuto come la sensazione di dover recitare la parte di un altro per essere accettato?'' Mi osserva e poi riprende. ''E' quello che ho fatto. Non immagini quanta rabbia, delusione e pazzia ho accumulato in questi anni. Non ho mai voluto essere il figlio modello, ma ero costretto ad esserlo. Non potevo mostrare la mia vera natura ai miei genitori sennò mi avrebbe rinchiuso all'instante. Già da piccolo avevo questi istinti, ma con la nascita di Daniel mi ha facilitato le cose. Le attenzioni erano focalizzate su di lui e più cresceva, più diventava il combina guai della casa. In pratica io ero libero di focalizzarmi sulla mia vera natura.'' Guarda Shay che lo guarda a sua volta soddisfatta. Un'espressione schifata prende vita sul mio volto.
''E ho iniziato con mia madre. Non è vero che è scappata con un altro uomo, l'ho uccisa io. Ma nessuno lo sa. Daniel ha odiato per così tanto tempo nostra madre inutilmente e mi diverte questa cosa. L'ho uccisa perché volevo far soffrire Daniel più di ogni altra cosa. Poi ho ucciso il suo migliore amico provocando l'incidente e non immagini la carica di adrenalina che mi ha dato tutto questo. Più soffriva, più ne ricavavo piacere. Poi siete arrivate tu e tua madre e lì ho capito di dover strafare.'' Il mio cuore è come se si fosse fermato e la mia bocca non riesce ad emanare un suono. Sono davvero sconvolta.
''Daniel ha subito avuto una certa intesa con te e più vedevo che si legava a te, più la mia voglia cresceva. Ho conosciuto Chris e la sua storia e ho deciso di allearmi con lui e, mi dispiace dirtelo così, ma ho ucciso io vostra madre. Chris l'ha saputo dopo, ma non gli è dispiaciuto. Però dopo mi ha abbandonato perché è stato colpito da sua sorella ed io ti ho odiato ancora di più. Come fai ad avere questo effetto sulle persone? Hai rovinato i nostri accordi.'' Dice avvicinandosi pericolosamente, urlando contro. Si risiede passandosi una mano tra i capelli.
''I nostri accordi erano che alla fine tu e Daniel sareste stati quelli che chiudevano il cerchio della morte. Ma non è andata così, quindi ho continuato da solo.'' Dice stringendosi nelle spalle.
''E Shay cosa c'entra in questa storia?'' Dico guardando l'interessata che se la tira. Alzo gli occhi al cielo.
''E' la mia fidanzata - complice. Si è portata a letto Daniel, ma solo perché gliel'ho chiesto io.'' Shay si abbassa per baciarlo.
''Mi fate vomitare. Hai fatto tutto questo per vedere tuo fratello soffrire? Sei da ergastolo.'' Dico con tutta la rabbia possibile.
''Beh sì, era il mio hobby. Ma ora possiamo finirla qui.''
- ALLISON.
Aubrey non risponde alle mie chiamate e sto iniziando a preoccuparmi. Ho provato a chiamare Daniel, ma niente. Come se fossero scomparsi e non mi meraviglierei visto che c'è un pazzo a piede libero che gira per la città a minacciarci. Digito il numero di Dylan, ma qualcuno bussa alla porta. Mi alzo per aprire: manco a farlo apposta è Dylan con una faccia allarmata.
''Ha preso Aubrey e Daniel. Dobbiamo andare da loro.'' Ha il respiro affannato. Non chiudo nemmeno la porta, mi precipito fuori con Dylan. Sentivo che stava succedendo qualcosa, avevo l'ansia che aumentava pian piano. Colton ci aspetta in auto e insieme raggiungiamo il posto.
- ME.
Guardo Scott che cammina per il vecchio negozio abbandonato, pensieroso.
''Beh, quanto ti ci vuole per uccidermi?'' Gli dico con un pizzico di dolore. La corda che lega i miei polsi è strettissima e sta iniziando a fare male.
''Vorrei tanto, ma ci ho ripensato.'' Si avvia verso Daniel, raccogliendo il coltellino. ''Voglio vederti piangere, stare male, pregarmi di lasciarlo stare.'' Passa il coltellino sul corpo di Daniel che non risponde in alcun modo al contatto. Gli lascia un lungo taglio sul petto, quasi all'altezza del cuore. Cerco di trattenermi nell'urlare, non devo dargli questa soddisfazione.
''Non è abbastanza per farti soffrire?'' Dice lui provocandogli un altro taglio sul viso.
''Perché non te la prendi con me? Te la prendi con Daniel solo perché sai che non può muoversi.'' Dico mordendomi il labbro.
''Credi di essere così forte?'' Ride di gusto. ''Daniel è mio fratello, non il tuo. Non hai nessun diritto su di lui, non puoi decidere per lui.'' Dice guardandolo disgustato.
''Daniel è il ragazzo che amo, non lo lascerò nelle mani del suo fratello psicopatico.''
''Allora facciamo un gioco.'' Si avvicina. ''In cambio della vita di Daniel, ti do l'onore di uccidere il tuo di fratello psicopatico.'' Dice sventolando il coltello davanti ai miei occhi.
Qualcuno irrompe nel magazzino.
''Prendetela con noi.'' Sono Dylan e Colton. Scott si gira a guardarli infuriato, Shay si precipita ad aiutare il suo amato. Qualcuno alle mie spalle si occupa di slegarmi, finalmente sono libera. Mi giro e vedo Allison che mi guarda sorridendo, l'abbraccio forte. Circondiamo i due, mentre Colton gli punta una pistola contro.
''E' finita, bastardo.'' Urlo con convinzione.
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The heart wants what it wants. - Daniel Sharman
FanfictionDue ragazzi che per caso, o perché forse era già scritto da qualche parte, si incontrano e si ritrovano incastrarti l'uno nella vita dell'altro trovandosi a condividere la stessa vita, le stesse abitudini, la stessa casa. Qualcosa li legherà ogni gi...