E' da tanto che non riesco a farmi una bella dormita. Mi sveglio nel cuore della notte sobbalzando per colpa di qualche incubo. Tutta questa storia mi sta rendendo nervosa, fuori controllo, sto diventando più chiusa e scostante verso le persone. Non mi fido più di nessuno. Dopo l'accaduto dei miei vestiti, le minacce sono cessate come fosse niente. Chris è come se si fosse polverizzato, non riescono a localizzarlo e anche l'identità del complice è ancora sconosciuta. Non so come sia possibile che sia successo tutto questo, non avrei mai pensato che la mia vita si sarebbe incasinata fino a questo punto. A volte vorrei ritornare ai tempi in cui mi interessava solo della musica, di cosa indossare, lamentarmi della scuola, il bene per mia madre e.. Tyler. Era tutto molto semplice, almeno non c'erano morti, psicopatici e segreti. In tutto questo qualcosa di positivo per fortuna c'è: tra due settimane mamma e Michael si sposano. Oggi Crystal e Holland mi accompagneranno a comprare un vestito. Avrei tanto voluto avere Allison vicino in questo momento, mi avrebbe sicuramente consigliato nei migliori dei modi. Corro svelta giù per le scale, raggiungendo la porta uscendo. Arrivo al punto d'incontro, Crystal e Holland mi stanno già aspettando. Mi avvicino abbracciandole. Insieme raggiungiamo uno dei negozi d'abbigliamento più eleganti della città. Mi guardo intorno cercando qualche vestito elegante lungo. Crystal e Holland mi fanno vedere alcuni modelli ma li boccio tutti. Sono un po' complicata quando si tratta di vestiti. Devono essere perfetti se no posso pure farne a meno.
''Aubrey, credi di riuscire a trovare un vestito per l'inizio del matrimonio?'' Dice Holland sedendosi su uno degli sgabelli avvilita.
''Ma nessuno ha colpito la mia attenzione.'' Dico facendo spallucce. Sento Crystal urlare il mio nome dall'altro lato del negozio. La raggiungo mentre Holland mi implora di lasciarla lì sopra. Ridacchio e mi reco da Crystal. E' di fronte a me con in mano un bellissimo abito rosso lungo, impreziosito di diamanti sulle spalline. Rimango folgorata da quel vestito.
''Oddio Crystal. Mi hai salvata.'' Dico avvicinandomi al vestito, guardandolo estasiata.
''Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Vai a provarlo.'' Dice porgendomi il vestito.
''Non me lo faccio ripetere due volte.'' Dico prendendo il vestito dalle mani di Crystal, andando alla ricerca dei camerini. Dopo un paio di secondi li trovi ed entro in uno di essi, chiudendo la tenda dietro di me. Sistemo il vestito sull'appendi abito posto nel camerino ed inizio a togliermi il giubbotto. Accendo la luce e dallo specchio vedo una persona dietro di me che si avvicina, bloccandomi la bocca con una delle mani. Sbarro gli occhi per la paura, dimenandomi dalla sua presa.
''Ti conviene stare ferma, dolcezza.'' Si fa più avanti verso la luce e lì riconosco finalmente chi è. Chris.
''Ora ti lascio andare, ma se urli non ci metterò niente ad infilzarti con questo.'' Dice facendo uscire un coltello affilato dalla tasca del giubbotto. Annuisco con la testa. Mi lascia libera, mi giro verso di lui guardandolo con tutto lo schifo che si possa provare per una persona.
''Ho fatto un bel lavoro con la tua amichetta, eh?'' Dice ridendo.
''Ti farei fare la stessa fine di Allison. Se non peggio.'' Ribatto stringendomi nelle braccia. Ho così paura di lui. Chris si appoggia al muro del camerino, mentre guarda con aria divertita la punta del coltello tra le sue mani.
''Scommetto che vuoi sapere cosa ci faccio qui, mentre stai per provare l'abito per il matrimonio.'' Dice in modo ironico. Lo guardo perplessa.
''Beh non mi capita spesso di ritrovarmi dei psicopatici nei camerini. Sai com'è.'' Dico in modo acido.
''Grazie, per me è un complimento.'' Accenna un sorrisino che mi fa rabbrividire. ''Bene, sarebbe meglio se tu, il fratellino che slinguazzi appena puoi e il fidanzato della defunta, incominciaste ad interessarvi solo di voi stessi. Fossi in voi non ficcherei troppo il naso in fatti che non mi riguardano.'' Dice avvicinandosi pericolosamente.
''C'è la mia faccia su quelle foto, mi sembra che mi riguardi e come.'' Dico guardandolo dritto negli occhi per la prima volta.
''Perché vuoi stare sempre al centro del mondo? Sai dovresti controllare il tuo ego.'' Dice ridendo di gusto.
''Allora dammi una buona ragione per cui non dovrei interessarmi di quelle foto.'' Dico incrociando le braccia.
''Ci saranno altre morti, dolcezza. O forse una è già in corso.'' Dice facendo sbattere la mia testa contro lo specchio, in modo che perdersi i sensi. Dopo un paio di minuti mi risveglio e Chris non c'è più. Ricordo le sue ultime parole e corro subito fuori dal camerino, prendendo il vestito. Raggiungo Crystal e Holland con il cuore in gola.
''Ragazze, state bene?'' Dico con gli occhi spalancati.
''Sì.. perché non dovremo stare bene?'' Dicono all'unisono guardandosi con aria confusa.
''Dobbiamo andare.'' Raggiungo la cassa, pago il vestito ed esco dal negozio seguita da Crystal e Holland. Cerco di raggiungere casa correndo il più veloce possibile. Estraggo il telefono dalla tasca componendo il numero di Dylan. Dopo un paio di squilli risponde.
''Dylan, tutto bene?'' Dico affannando.
''Sì, sto bene.. tu non tanto, eh?'' Dice ridendo.
''L'importante è che stai bene.'' Attacco senza dargli modo di replicare. Raggiungo casa, apro frettolosamente la porta. Michael e mamma stanno in cucina a sorseggiare un caffé. Scott è a lavoro. Mi guardano con aria alquanto sconvolta. Sorrido, ricomponendomi facendo finta di niente.
''Daniel dov'è?'' Chiedo cercando di apparire il più calma possibile.
''Ha detto che stava per tornare, ma non si è ancora visto.'' Dice mamma.
''Perfetto, lo vado a cercare.'' Chiudo la porta uscendo. Inizio a chiamare Daniel sul cellulare, ma non risponde. Il panico inizia a prendermi. Chiamo alcuni dei suoi amici e solo uno di loro mi dici di essere uscito con lui, ma un'ora fa. L'ansia inizia davvero a salire, rischio davvero di svenire qui. Un paio di minuti dopo compare un taxi nel viale di casa e Daniel esce da lì. Lo raggiungo correndo, buttandomi tra le sue braccia.
''Oddio, menomale.'' Dico chiudendo gli occhi abbandonandomi all'abbraccio. Daniel mi abbraccia a sua volta.
''So che ti senti persa senza di me, ma mi sembra che ora stia esagerando.'' Dice ridendo. Gli prendo la mano portandolo sotto al porticato di casa.
''Oggi Chris mi ha minacciata. Non so come ma me lo sono ritrovata nel camerino con me. Mi ha detto di non ficcare il naso nei suoi affari e che lo avessi fatto ci sarebbero stati altri morti.. o forse già erano in corso. E mi sono preoccupata.'' Dico non riuscendo più a smettere di parlare. Daniel poggia le mani lungo le mie braccia, fissando i suoi occhi nei miei.
''Ehi calma, sto bene. La mia macchina ha solo deciso di lasciarmi a piedi. Papà se ne occuperà.'' Dice sorridendomi.
''Chris è davvero fuori di testa. Oggi ho avuto modo di guardarlo negli occhi e non immagini quanta pazzia sprigionino. E' un misto tra rabbia, delusione e cattiveria. Mi fa rabbrividire il solo pensiero.'' Mi stringo nelle braccia con lo sguardo rivolto verso la strada. ''Ma c'era qualcos'altro in quegli occhi. Un qualcosa che non sono riuscita a cogliere. Non riesco a togliermi quello sguardo dalla testa.'' Daniel mi guarda alzando un sopracciglio.
''Aubrey, non c'è niente da capire. E' solo un pazzo che si annoia e si diverte a fare del male alle persone. Dobbiamo fermarlo.'' Dice in tono severo.
''Ma c'è qualcosa sotto ed io voglio scoprirlo, e tu devi lasciarmi fare.'' Dico anticipando la sua romanzina.
''Mi spieghi come faccio? Ti ricordo che ti ha minacciata.'' Dice allontanandosi.
''Non mi fa paura. Se non scopriamo cosa c'è sotto, non riusciremo mai a fermarlo. Dovrà pure avere un punto debole.'' Mi avvicino al balconcino.
''Non voglio che ti faccia del male. Ti aiuterò, qualsiasi cosa decidi di fare.'' Dice accarezzandomi la guancia. La suoneria del mio cellulare spezza il momento.
''Questa volta il tuo fratellino se l'è cavata. Ma fossi in te inizierei a tenere la bocca chiusa, dolcezza. - Baci, Chris.''
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The heart wants what it wants. - Daniel Sharman
FanfictionDue ragazzi che per caso, o perché forse era già scritto da qualche parte, si incontrano e si ritrovano incastrarti l'uno nella vita dell'altro trovandosi a condividere la stessa vita, le stesse abitudini, la stessa casa. Qualcosa li legherà ogni gi...