Part. 5

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Oggi dovevo vedermi con Tyler ma per la mia immensa fortuna ho la febbre. E' anche una giornata di pioggia, bene. Mi sento come una depressa sull'orlo di suicidarsi. Indosso il mio bellissimo pigiama rosa con gli orsetti, sì lo so, non è all'ultimo grido ma dettagli. Non avendo niente da fare ho deciso di dedicarmi a guardare qualche serie tv, almeno per un attimo non penso al mio stato d'animo che è totalmente nero. E non scherzo. L'unica cosa positiva è che il segno fatto da Daniel sul mio collo non c'è più e Tyler non si è accorto di nulla, non so chi mi abbia fatto questa grazia. Sento bussare alla porta della mia camera, è Scott. Porta un piccolo vassoio con della cioccolata calda e dei biscotti, è troppo carino. Scott si comporta come un fratello esemplare. E' premuroso, gentile, simpatico, mi aiuta quando ne ho bisogno.. un fratello che tutte vorrebbero. Invece Daniel è scorbutico, snob, altezzoso, egoista, antipatico e sopratutto depravato. 

''Oddio, non dovevi Scott!'' Sorrido dolcemente. Posa il vassoio sul letto.

''Sì che dovevo, e poi alla fine non è niente dai. Lo faccio pure con Daniel quando sta male.'' Mi sorride accarezzandomi i capelli. 

''Grazie davvero.'' Prendo la tazza con la cioccolata e inizio a sorseggiare.

''Non devi ringraziarmi. Con Daniel come va?'' 

Quasi mi va di traverso la cioccolata. Strabuzzo gli occhi e inizio a tossire. Scott mi dà dei colpetti dietro alla schiena.

''Ugh, avevo notato che Daniel non ti sta tanto simpatico, ma non pensavo arrivasse a farti strozzare.'' Dice divertito.

''Non è il fatto che mi sia antipatico, è che proprio non lo subisco. E' l'opposto di te.''

''Sì vero, siamo molto diversi. Ma credimi quando imparerai a conoscerlo meglio, cambierai idea.'' Accenna un sorriso, si alza dal letto ed esce dalla stanza.

Sì certo, purtroppo lo conosco da 4 anni e il mio pensiero su di lui non è cambiato di una virgola. Alzo gli occhi al cielo e mi butto all'indietro sul letto.


- ALLISON

E' stata una pessima idea, ne sono consapevole. Ma non potevo non farlo. 

Mi sono ritrovata a pochissimi cm di distanza due occhi blu che mi fissavano e scrutavano tutto il mio viso, non potevo lasciarlo lì senza nemmeno un bacio. Tralasciamo il fatto che ci sono finita al letto ma è stata solo una conseguenza. Il suo corpo contro il mio, le sue labbra su di me, i suoi sospiri leggeri sul mio collo.. come potevo non perdere il controllo? Ma so che questo non farà piacere a nessuno, sopratutto ad una persona. Aubrey. Sì, perché la persona presa in causa è il suo fratellastro, Daniel. Non cosa mi sia preso, forse il rifiuto di Dylan mi ha fatta uscire fuori di senno.

Sì, la causa di tutto è Dylan. Se non mi avesse rifiutata non sarei andata a letto con Daniel. Cioè non lo so, probabile ci sarei andata comunque ma comunque la colpa è sua, non mia. Non so come farò ad andare da Aubrey e vedere Daniel facendo finta che non sia successo nulla. Sarà un'ardua impresa, lo sento.


- ME.

Odio quando ho la febbre, non ho voglia di fare niente e mi sposto dal letto al divano, dal divano al letto. Vorrei urlare e non smettere più. Intanto sto sul divano a godermi la scena di Daniel e i nostri genitori che gli impediscono di uscire.

''Ma papà devo andare per forza, ho già confermato il mio invito.'' Non ho mai visto Daniel supplicare qualcuno. Ci vorrebbe un video.

''Non mi interessa. Io ho un impegno di lavoro e Sara deve stare per qualche ora ad accudire la bimba di sua cugina. Non puoi lasciare tua sorella a casa da sola con la febbre.'' Michael ha un tono severo e che non ammette una replica.

The heart wants what it wants. - Daniel SharmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora