Part. 14

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E' passata una settimana dall'incidente di Dylan. Non è del tutto guarito, purtroppo l'incidente non è stato una cosa da poco, ma ce la farà sicuramente a riprendersi. Tra un cambio d'ora ad un altro, sono riuscita a sgattaiolare in bagno. Arrivare alla quinta ora, guardarsi allo specchio ed imbattersi in uno spettacolo horror non è il massimo. Recupero immediatamente il kit - makeup d'emergenza dal mio zaino e cerco di dare un'aria migliore al mio viso. Soddisfatta del risultato, mi incammino per uscire dal bagno ma qualcuno alle mie spalle mi richiama all'attenzione. 

''Sorpresa.'' E' Shay che mi guarda, sorridendo in modo prepotente.

''Che ci fai qui?'' Chiedo totalmente confusa.

''Mi mancava il liceo.'' Ribatte appoggiandosi al bordo del lavandino. Scrollo le spalle e faccio per andarmene.

''Fossi in te non lo farei.'' Dice con un tono piuttosto irritante. Se non fosse per il fatto di averla di fronte, non crederei mai che quella che mi sta parlando sia Shay.

 ''Cosa vuoi da me?'' Ribatto lasciando cadere le braccia.

''Ti voglio il più lontano possibile da Daniel.'' Dice senza pensarci su due volte. 

''Pronto? Siamo fratelli, abitiamo sotto lo stesso tetto.. Anche se vorrei tanto stargli il più lontana possibile, non posso.'' Ribatto alzando la voce. Mi sa che la love story a 3 l'abbia fatta rincoglionire. Si avvicina lentamente, accennando una risata sarcastica.

''Oh povera santarellina, quindi mi stai dicendo che non hai mai provato a baciare il tuo fratellone?'' Dice facendo il verso. Sento le guance andare a fuoco. Daniel. Sì, sono sicura che le avrà detto tutto.

''Non so esattamente cosa tu voglia da me, ma qualsiasi cosa sia credimi lascia perdere.'' Mi blocca il braccio, facendo leva su di esso. 

''Ora le cose si fanno serie. Stai attenta, Aubrey. Ti renderò la vita un inferno se provassi di nuovo a baciarlo.'' I suoi occhi emanano una luce così tenebrosa, inizia a farmi paura. Lascia la presa.

''Ah, se Daniel dovesse venire a conoscenza di questa conversazione considerati già morta.'' Dice facendomi l'occhiolino.

''E' brutto non essere più al primo posto, vero?'' Dico fissandola dritto negli occhi. Shay mi guarda con aria furiosa. La lascio lì a sbollire i nervi, mentre vado via con aria soddisfatta.

- ALLISON.

Non riesco a darmi pace da quando ho scoperto che Dylan è in questo stato per colpa mia. Chris è stato il mio primo amore, lui è stato la mia prima volta in tutto. Ma con l'avanzare del tempo, il suo amore si è trasformato in ossessione. Era ossessionato da me, possessivo e anche violento. Non ne potevo più quindi decisi di lasciarlo. Ricordo ancora le parole esatte che usò ''Hai fatto la tua scelta, ora ne pagherai le conseguenze. Avrai presto mie notizie.'' Ed ecco qui, dopo due anni è ritornato. Non me lo sarei mai aspettata. Ma ora sono decisa ad affrontarlo. Gli ho dato appuntamento vicino al campetto. Sono appena arrivata ed eccolo lì. E' poggiato vicino alla sua auto, con l'aria da fighetto stampata sul viso. Tutta la mia sicurezza svanisce e lascia spazio alla paura. Dylan non sa niente di tutto ciò, gli ho detto che sarei passata da Aubrey. Mi avvicino di poco. Lui si gira e mi guarda sorridendo.

''Puoi avvicinarti, non sono un serial killer. Giuro.'' Dice mettendosi una mano sul cuore.

''Smettila. Sono qui per parlarti di Dylan, non per ascoltare le tue stupide battutine.'' Dico con tono serio.Lui mi guarda accigliato.

''Prego, parla pure.'' Dice facendo segno con la mano.

''Non pensi che dovresti andare avanti invece di continuare a tormentarmi? Sai sei un po' noioso.''

''Ti ricordi che ti avevo promesso che avresti avuto mie notizie ed io mantengo le promesse.'' Dice dandomi un leggero pizzicotto sulla guancia. Ritiro bruscamente il viso.

''Esci dalla mia vita. Non voglio più vederti, non voglio più parlarti e sopratutto non voglio più vedere Dylan in quello stato per colpa tua.'' Dico con le lacrime agli occhi.

''Vedo che è riuscito a fare breccia nel tuo cuore.'' Dice abbassando lo sguardo amareggiato. ''Beh, dovrei lasciarti andare.'' Tiro un sospiro di sollievo, finalmente l'ha capito.

''Ma Chris non perde mai. Quindi la partita è appena iniziata.'' Dicendo così torna in macchina sfrecciando lontano. La paura dentro al mio cuore cresce sempre di più. 

- ME.

L'incontro con Shay mi ha turbata parecchio, nessuno mi si rivolge in questo modo. E' più grande di me ma si comporta come una bambina viziata, alla quale hanno appena sottratto il suo giocattolo preferito. E tutta questa storia mi rende più nervosa del solito, non oso immaginare cosa potrebbe causare se venisse fuori. Ho bisogno di parlarne con Daniel e subito. Prendo il cellulare e digito il suo numero. Dopo un paio di squilli risponde.

''Ehi Dan, devo parlarti. Ora.'' 

''Non ti ho mai sentita così seria, Parks.'' Ridacchia. Tiro un sospiro.

''Tra 10 minuti dalla parte opposta della tua scuola.'' Riattacco senza neanche dargli modo di replicare. Quando sono nervosa divento parecchio cattiva. Raggiungo il posto e Daniel è già lì ad aspettarmi.

''Non ero pronto a questo incontro romantico.'' Dice sarcasticamente.

''Diventerà un incontro thriller se non chiudi quella bocca.'' Dico posando lo zaino sull'erba.

''Avvicinati, così magari riesco a stare zitto più facilmente.'' Fissa per qualche secondo le mie labbra. Abbasso lo sguardo allontanandomi.

''E' di questo che dobbiamo parlare, Dan.'' Dico con un leggero pizzico di preoccupazione nella voce.

''Sono tutte orecchi.'' Dice aspettando il mio discorso. 

''E' tutto sbagliato quello che è successo tra di noi.'' Dico con la voce tremolante.

''Oh no, non ti preoccupare. Non è stato niente di speciale neanche per me.'' Dice roteando gli occhi.

''Daniel, sono seria. Dovremmo smetterla di comportarci in questo modo. Io sono fidanzata e sopratutto siamo fratelli.'' Dico in tono severo.

''Andiamo Aubrey, sono solo dei baci. Te la prendi per così poco?'' Dice ridacchiando.

''Ed è comunque una cosa sbagliata. Riesci a comportarti come un normale fratello?'' Dico esasperata.

''Sì, io riesco a comportarmi come il fratello perfetto. Ma non so fin quanto tu riesca a reprimere quello che provi realmente.'' Dice con aria fiera. ''Ti lascerò in pace, vediamo fin quando resisti. Buona fortuna, sorellina.'' Va via lasciandomi con l'amaro in bocca. Odio quando fa così. Odio quando cerca di psicoanalizzarmi ed odio il fatto che non ha per niente torto.



The heart wants what it wants. - Daniel SharmanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora