Le urla di mia madre riempiono ogni angolo della casa, fino ad arrivare alle mie orecchie. Apro leggermente gli occhi controvoglia, notando che Daniel non è più affianco a me. E per fortuna aggiungerei, se ci avessero scoperti questa giornata si sarebbe trasformata nel funerale mio e di Dan. Mi alzo con il busto dal letto, portandomi le lenzuola attorno al corpo per coprire le nudità. Scendo dal letto per raggiungere il bagno. Lascio cadere il lenzuolo lungo il corpo, lasciando scoperti i segni della notte prima. Sorrido compiaciuta guardandoli. Non mi sento per niente in colpa per quello che è successo ieri. L'ho voluto, desiderato ed ottenuto. Faccio una doccia veloce, indosso dei pantaloncini e un top e scendo giù in salotto. La parrucchiera e l'estetista sono già qui. Il salotto è già pieno di fiori, mamma è a telefono mentre Michael è da suo fratello, lo sposo non può vedere la sposa prima della cerimonia e nonostante Michael fosse contrario a questa usanza, mamma ha insistito che andasse così. Scott mi passa accanto lasciandomi un bacio sulla guancia.
''Buongiorno.'' Dice sorridendo.
''Buongiorno a te.'' Dico abbracciandolo.
''Sei felice?'' Mi guarda allargando il suo sorriso.
''Sì, finalmente mia madre ha tutto ciò che cercava. Come potrei non esserlo?'' Dico commuovendomi.
''Piccolina. Iniziamo bene.'' Dice abbracciandomi. Alle sue spalle vedo mia madre che avanza verso il salotto per iniziare il restauro. Le corro in contro soffocandola in un abbraccio. Ricambia il mio abbraccio.
''Non farmi piangere già da ora.'' Dice sedendosi sulla sedia posta al centro del salotto. Tutti scoppiano in una fragorosa risata.
''Va bene. Ti lascio nelle loro mani.'' Dico ridendo, lasciandole un bacio sulla guancia. Risalgo le scale, mi fermo per qualche secondo fuori alla porta della camera di Daniel. Busso un paio di volte senza ricevere risposta. Apro piano la porta, confermando il mio pensiero. Daniel è ancora beatamente steso sul letto che dorme come una bambino. Lo raggiungo sul letto, mettendomi a cavalcioni, pian piano mi avvicino al suo orecchio.
''SVEGLIA!!'' Inizio ad urlare. Daniel cade dal letto per lo spavento ed io non posso non scoppiare in una grossa risata.
''Sei una stronza.'' Dice rialzandosi, sedendosi sul letto con la testa poggiata tra le mani, Mi metto dietro di lui con il mento poggiato sulla sua spalla.
''Scusa, ma ti ricordo che oggi c'è il matrimonio dei nostri genitori.'' Dico mascherando una risatina.
''Lo so bene, ma non dovevi svegliarmi in questo modo infame.'' Dice girandosi alzando il sopracciglio.
''Errore mio.'' Alzo le mani in segno d'arresa.
''Ora ne pagherai le conseguenze.'' Detto questo mi scaraventa sul letto ed inizia a farmi il solletico. E' la cosa che più soffro, cerco di sfuggire alla sua presa salda ma non ci riesco. La stanza si riempie di risate e i miei ''Smettila bastardo.''
''Te lo meriti, sorellina.'' E' a due passi dalle mie labbra. Ma qualcuno apre la porta. Daniel si alza di scatto.
''Oh scusate, ho interrotto qualcosa?'' Dice Dylan sulla soglia della porta che ci guarda in modo perplesso.
''Ah nono, stavamo solo litigando.'' Replica Daniel indossando una maglia appena presa dall'armadio.
''Modo strano di litigare il vostro.'' Dice alludendo alla scena del riavvicinamento.
''Ma i cazzi tuoi?'' Ribatte Daniel lanciandogli un cuscino.
''Non fare il violento, Sharman.'' Dylan si siede sulla sedia, prendendo delle caramelle poste sulla scrivania di Daniel.
STAI LEGGENDO
The heart wants what it wants. - Daniel Sharman
Hayran KurguDue ragazzi che per caso, o perché forse era già scritto da qualche parte, si incontrano e si ritrovano incastrarti l'uno nella vita dell'altro trovandosi a condividere la stessa vita, le stesse abitudini, la stessa casa. Qualcosa li legherà ogni gi...