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"Quindi, signorina Thompson, alla fine delle lezioni si presenti in segreteria!" mi ricorda il Preside, mentre esco dal suo studio.

Attraverso il corridoio, ripensando ad Harry e al motivo per cui fosse in Presidenza.

Arrivo davanti alla mia aula e resto lì per qualche secondo.

In questo momento ho voglia di tutto, tranne che di entrare in classe.

Credo, però, che mi convenga tornarci, se non voglio un'altra punizione.

Entro nella mia aula, e il prof sta interrogando Samantha.

"Si sieda pure!" mi invita il professore del cazzo, mentre continua a tartassare la mia compagna di domande ultra-difficili.

Quasi lei si mette a piangere. Ha gli occhi rossi, ed è in difficoltà.

Ma quanto può essere bastardo un mezz'uomo come lui?

L'unica cosa a cui penso ora è togliermi da sta merda di lezione.

E poi penso penso anche ad Harry.

E ai suoi occhi sui miei.

L'ora, per fortuna finisce, e il professor Smith saluta la classe, guardando me.

"Buona giornata!"

Tutti rispondono in coro, tranne me, e, appena esce dalla classe, metà compagni vengono da me.

Gli altri vanno intorno a Samantha.

"Cosa ti ha detto il Preside?" mi chiede un ragazzo, che conosco solo perchè frequentiamo qualche lezione insieme.

"Che oggi, dopo le lezioni, sarò in punizione" rispondo, infastidita da tutte queste attenzioni.

Mi avvicino a Samantha.

"Mi spiace!" dico, riferendomi all'insufficenza che ha appena preso.

Lei piange.

"Mi rovinerà la media!"

Io le accenno un sorriso, comprensiva, ed esco, avviandomi verso la macchinetta del caffè.

Resto qualche minuto in coda e, quando tocca a me, prendo i pochi spiccioli che ho in tasca per inserirli nella fessura mangia soldi, quando Harry appare dal nulla.

"Te lo offro io!" mi dice, mentre schiaccia il pulsante che dà il resto.

"Non devi!" dico, scocciata.

"Tranquilla! mi fa piacere."

Mentre mi porge il mio caffè macchiato pieno di zucchero, mi sorride.

"Anche tu dal Preside!"

"Si!"

"E come mai?" mi chiede.

"Perchè il prof di astrofisica è un bastardo." rispondo, ustionandomi la punta della lingua con il caffè bollente.

Devo ricordarmi di soffiare la prossima volta che berrò un caffè davanti ad Harry, penso, mentre lui ridacchia.

"E tu? Perchè?" sono curiosa di sapere cosa ha combinato.

"Mah, in realtà ho fatto solo un po' di casino in corridoio, niente di più!" mi risponde, vago.

"Ci vediamo!" Harry mi saluta, per andare alla lezione successiva.

"Grazie, per il caffè!" dico, sorridendo.

Lui si volta verso di me, mi fa l'occhiolino, e si avvia verso la sua aula.

Le ultime due ore di lezione trascorrono lentissime.

Senza Di Te- Harry Styles  #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora