Ty arriva correndo, mentre mamma, che è infastidita dal suo mega ritardo, la incenerisce con lo sguardo non appena lei cerca di scusarsi.
Ty si siede vicino a me, nel sedile posteriore e io le faccio un sorrisino strafottente che le fa esclamare un "vaffanculo amy" a voce abbastanza alta.
"Ty- tuona mia madre vedi di stare zitta fino a che non arriviamo da suor Virginia!"
Ty sbuffa, ma riceve il messaggio.
Mi guarda con odio, poi infila le cuffiette e si isola per tutto il viaggio.
Io sono emozionata quanto basta da divorarmi le pellicine vicino alle unghie.
Prendo il cellulare che squilla nella mia borsa.
"Dove siete?" Mi ha appena scritto Harry.
*arriviamo* rispondo io, senza entrare nei particolari.
Mentre papa posteggia nel grande cortile, muovo la spalla di Ty che nel frattempo si è appisolata con la testa appoggiata al finestrino.
"Siamo arrivati" le comunico.
Usciamo dall'auto e la famiglia Styles ci viene incontro. Noto con piacere che non c'è ken.
E che Harry ha occhi solo per me.
"Scusate per il ritardo!" Dice mia madre.
"È che una delle due nostre figlie è una ritardataria cronica.
Harry e Jake ridono, guardando ty che diventa rossa, mentre la signora Valéry commenta "non vi preoccupate, siamo appena arrivati anche noi"
Mia mamma le sorride e ci avviamo tutti insieme verso l'ingresso principale.

"Non c'è vostro figlio grande?" chiede mamma, guardandosi un po intorno, mentre mio papà conversa con il signor Styles riguardo a cose che non capisco.

"no- risponde Valery- ha preferito stare a casa. Aveva degli occhi tanto lucidi che secondo me cova qualcosa!"

Si, certo. Occhi lucidi per l'influenza.

Ma sta donna da dove è uscita?

Dall'uovo di pasqua?

Harry rimane a qualche passo dietro di noi, e io rallentò un po per far si che mi raggiunga.

Quando iniziamo a camminare l'uno affianco all'altro mi parla sottovoce.
"La smetti di metterti quei pantaloni così attillati?"
Io lo guardo e gli faccio una linguaccia.
Mi sono lavata e cambiata, appena sono arrivata a casa, e mi sono messa un altro paio di leggins.
Praticamente ho solo quelli nell,'armadio.
"Praticamente ho solo quelli nell'armadio!" Gli dico, compiaciuta del suo interessamento al mio fondoschiena.
"Allora poi non ti lamentare se non riuscirò a trattenermi!" Mi risponde, con malizia.
Io ridacchio. "Non mi lamentero, Stanne certo!"
Mia mamma si volta per vedere se ci siamo tutti e vede me ed Harry insieme.
Mi sorride e si gira di nuovo.
"Secondo me, a tua mamma piaccio un sacco!" Mi dice Harry, sempre sottovoce.
"A lei piacciono tutti, basta che non si droghino!" Commento, sorridendogli.
Harry ride, e non sa che ciò che ho appena detto è più concreto del suolo su cui stiamo camminando.

"Si, ok- dice avvicinandosi un po' a me- ma credo di piacergli più degli altri"

Io rido a bassa voce e gli tiro una leggera gomitata per farlo allontanare.

Ty è ancora arrabbiata con me, ma ride con Jake, che scherza su qualcosa in cielo.

"Cosa avete da ridere voi due?" chiede Harry, incuriosito.

"Oh, niente!" risponde Ty.

"E' solo che gli facevo vedere come quella nuvola assomigli a una suora!"continua Jake.

Io ed harry guardiamo in cielo, e l'unica nuvola che c'è ha le sembianze veramente di una suora.

Rido anche io dicendo "E' vero!", mentre Harry continua a contemplare la figura.

"Se lo dite voi...!" esclama dopo un po', arrendendosi.

"Come sono felice di vedervi!" Dice ad alta voce suor Virginia, venendoci incontro ed abbracciandoci uno ad uno.

"Abbiamo appena terminato i lavori in cortile ed abbiamo iniziato quelli nelle camerette. Seguitemi, vi faccio vedere!"

Finiamo di attraversare il grande cortile con scivoli casette e altalene nuovi di zecca.

Seguiamo tutti suor Virginia all'interno della comunità e noto Harry guardarsi intorno.

Io, questa comunità, la conosco in ogni suo centimetro.
Ed è un po come casa mia,

Quindi non faccio più ormai caso a tante cose.

So che all'entrata c'è un attaccapanni colorato, che nel corridoio c'è una statuina  a grandezza naturale di cartapesta che rappresenta un bimbo con sulla mano una colombina e che in cucina ci sono piatti e bicchierini di tutti i colori.

So che nelle camere delle bimbe ci sono tante bambole, cavallini e cucine versione mini e che nelle stanze dei maschietti ci sono macchinine e piste di trenini.

So che i bagni sono sempre puliti e che ogni bambino ha uno spazzolino che luccida se schiacci il pulsantino che sta sotto.

Ma mi rendo conto che una persona che non c'è mai stata possa sentirsi affascinato da tutto il contesto.

Non è il classico istituto che si vede nei film, grigio e spaventoso, dove i bambini vivono nell'oscurità, sempre in silenzio e in castigo.
Questa è una casa colorata, con disegni e cartelloni ovunque.
Foto di gite sulla neve e al mare sulle pareti.
Profumo di bambini ed allegria.
Suoni di risate e canti.
Qui, chiunque entra, trova la pace.
Anche se io, per un periodo della mia vita qui dentro mi sono sentita soffocare.
Saliamo la grande scala di marmo ed Harry nota un bimbo che corre incontro a suor Virginia piangendo.
"Cosa succede, Adam"
"Mia mi ha detto che io non avrò una cameretta nuova perché sono cattivo!"
Io mi intenerisco, nel vedere le sue lacrime.
E lo fa anche Harry, che gli si avvicina subito.
Suor Virginia cerca di consolarlo, ma invano.
"Anche te avrai la tua cameretta nuova, adam, questi signori hanno regalato una cameretta per tutti voi.
Ma adam continua a piangere con una certa disperazione, affondando il volto nella veste della madre superiora.
Harry si avvicina a Suor Virginia e le dice qualcosa all'orecchio.

Suor Virginia annuisce,  gli sorride e si rivolge ad Adam.

"Se vuoi questo ragazzo oggi ti monterà la cameretta!"

Io, sentendo queste parole, guardo Harry.

Quanto è dolce con questo bimbo.

Ha un animo così buono che se tutte le persone del mondo fossero come lui ne avremmo solo da guadagnare.

Adam sorride con i suoi quindici dentini in bocca e corre incontro ad Harry che lo prende in braccio e gli fa il solletico.

"Bravo, figliolo!" dice la madre, commossa da questa scena.

Harry guarda sua mamma e poi me.

Mi sorride, mentre si mette adam sulle spalle.

"Andiamo a costruire la tua camera, piccolino!"

E se ne va così, con Adam che ride, e lui che gli racconta chissà che cosa.

Io resto qualche secondo a guardarli andare via, mentre Adam gli indica dove si trova la sua stanza.

Poi continuo a seguire il gruppo lungo il corridoio.

Suor Virginia fa vedere loro la biblioteca con i cuscini morbidi in terra e due bimbe che insieme a un'educatrice stanno guardando un libro di fate.

Tutti si complimentano con le bimbe per quanto siano belle, ed io sorrido, ma non dico niente.

Non riesco a pensare ad altro che alla scena che abbiamo appena vissuto.

Mi sento pervasa da un amore infinito.

Da un sentimento che non avrei mai pensato di poter provare per Harry.

Lo amo.

Lo amo con tutta me stessa.

Senza Di Te- Harry Styles  #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora