His Hidden Wife [TRADUZIONE]

Short Chap: That time when Justin told Elise

Quelle volta in cui Justin lo dice ad Elise

'Il tempo non conosce pietà' - K.Tolnoe

"Elise." provo a svegliarla. La sua minuta figura è avvolta tra le lenzuola del suo letto, mentre abbraccia il suo orsacchiotto preferito, quello che la tiene al sicuro da tutto. 

Oggi ho impiegato la poca forza che mi era rimasta per uscire di casa. Non volevo che Elise sentisse la notizia dalle suore o da qualcun altro. È giusto che lo sappia da me. 

"Elise, tesoro. Svegliati."

Inizia a muoversi, per poi aprire leggermente gli occhi. 

"Elise." la chiamo di nuovo. Appena riconosce la mia voce, si mette immediatamente seduta. "Piano." dico accarezzandole i capelli, riordinandoglieli leggermente. 

"Papà coniglietto?" ancora stordita, si strofina l'occhio sinistro. 

"Ciao dolcezza."

"Papà coniglietto! Buongiorno!" strilla. 

Per la prima volta da un po' di tempo, sorrido. "Buongiorno."

"Sei qui!"

Quando agita le braccia per abbracciarmi, la sollevo dal letto e la metto nel mio grembo. 

"Andiamo a casa tua?" chiede, stringendo ancora tra le mani il suo orsacchiotto. "Posso portare con me Mr. Danger? È un orso molto simpatico. È anche molto educato. Promesso!" 

Il mio sguardo è posto sul suo volto infantile. Le sue guance paffute sembrano ancora più gonfie da appena sveglia. Le accarezzo dolcemente il viso.

Non vorrei darle la notizia a quest'ora del giorno... ma sono passati tre giorni... e ci sono molte cose da fare e da sistemare.

Non so come posso proteggerla dal male. Non so come darle la notizia senza che questo mi distrugga. 

Come si fa? Come si racconta a qualcuno un incubo da cui tu stesso non riesci a svegliarti? Soprattutto quando si tratta di una bambina così piccola e innocente?

Come posso dirle...

"Mamma Andi è qui?" chiede, facendomi congelare. Il mio cuore batte velocemente e sento di non riuscire a respirare. "Sta ancora parlando con le suore? Adesso devo fare il bagno e vestirmi bene così possiamo andare."

... che Andi non c'è più?

"Elisa?"

"Sì, papà coniglietto?"

"Andi-" inizio, facendo del mio meglio per non tremare. "Lei è... è andata... da qualche parte." 

"Oh." Le sue sopracciglia si aggrottano per la confusione. "Quando tornerà?"

La mia gola si stringe e sento i miei occhi pungermi. Non riesco a fermarlo. Quanto è ingiusto questo mondo? Perché le brave persone devono andarsene così presto?

"Papà coniglietto? Stai bene?"

Temendo di crollare di nuovo, attirato Elise in un abbraccio. Ho bisogno della presenza di qualcun altro... della forza di qualcun altro, perché non riesco nemmeno a tenermi insieme. Non posso farlo.

"Sto bene Elise." mento solo per calmarla.

"Tu e mamma Andi avete litigato?" Mi tocca la guancia. "Dirò a mamma Andi di perdonarti. Non essere triste papà coniglietto, ci penso io." Continua, portando la sua mano sopra la mia testa.

La lacrime iniziano a scorrere lungo le mie guance. Cosa dovrei fare adesso Andi? Cosa faremo? Cosa faremmo io e Elise? Come cazzo farò a superarlo? Lo supererò mai?