Chapter32: Hardest Part (Andrea)

4.4K 310 75
                                    

32 - Parte Difficile.

'Quando morirò non avvicinarti a me perchè la mia mano non potrà asciugarti le lacrime.' -Anon.

Andrea's POV

Mi pare di essere in un sogno. Se aprendo gli occhi non vedessi quella che da tre anni è la mia camera, penserei che ciò che è successo tra Justin e me qualche giorno fa è stato solo il prodotto della mia immaginazione.

Ma sono davvero qui... nella nostra casa. E molte cose sono cambiate - mi ritrovo a svegliarmi in un posto in cui mai avrei creduto di potermi trovare.

Tempo fa mi creavo film mentali su come sarebbe essere felice con Justin - insieme. 

Mi ha detto che mi ama. 

Come è possibile? Perchè? Non mi odiava?

Ma mi ha anche baciato!

Oh mio Dio.

Sento le guance andarmi a fuoco.

Sono padsati anni da quando ci siamo sposati, ma è come se ci fossimo appena scambiati i nostri 'sì'. È surreale. Appena entra in casa, i suoi occhi vagano per il salotto e mi sorride nel momento in cui mi vede. Inizia poi una conversazione e mi chiede come è andata la mia giornata. Non condividiamo ancora la stanza, anche se ne abbiamo parlato - ma è stato solo per un breve momento. Anche se una volta abbiamo dormito nello stesso letto, ma solo perchè Justin non stava bene. 

Posso solo sperare che rimanga tutto così. Noi. Il nostro ripartire da capo. Cercare di far funzionare le cose.

Ma...

Ci sono delle crepe del passato... cosa che ho paura di chiedergli, terrorizzata da ciò che potrebbe dirmi, cose che vorrei dimenticare.

I miei pensieri si calmano mentre fisso lo spazio vuoto davanti a me.

Ciò che Justin e io abbiamo è un tempo preso in prestito. Prima o poi la clessidra si riempirà e saremo costretti a capovolgerla di nuovo, per un nuovo inizio.

Guardo verso il mio orologio e noto che è abbastanza tardi. Avrei dovuto fare un pisolino, ma sono finita per dormire tre ore.

Sospirando, decido di preparare le mie cose per le lezioni di domani. Ma qualcuno bussa alla porta della mia camera. La apro e rimango sorpresa di vedere Justin vestito per uscire. Mi sorprende dato che a cena ha detto che sarebbe andato a dormire presto e che non aveva alcun programma.

"Hey." saluta con un sorriso stanco.

"Hey." rispondo guardando la sua maglietta con lo scollo a V, i pantaloni e le sue Vans. "Umh... stai andando da qualche parte?"

"Oh... uh..." allontana lo sguardo. "Sì."

"Oh." guardo l'orologio attaccato alla parete della mia camera. "Ma è tardi."

"S-Scooter." afferma, come se bastasse come spiegazione. Ma forse il mio instino sente cosa si nasconde dietro le sue parole.

"Oh." dico stringendo le labbra. "Va bene. Torni a casa o rimani-?"

"Certo." mi interrompe. "Tornerò. Farò veloce. H-ha solo bisogno di me." 

Vorrei chiedergli di più. Vorrei chiedergli perchè Scooter non può aspettare fino a domani mattina o perchè non possano parlarne per telefono, ma scelgo di stare in silenzio.

Perchè gli esseri umani tendono a fare così tante domande? Perchè non può bastare Andrea?

"V-vuoi che ti aspetti?" chiedo nascondendo la mia paura. Tornerà davvero?

His Hidden Wife [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora