Chapter38: Let Me Be The One Pt2

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38pt2 - Lasciami Essere l'Unico.

'Non ci resta che dire che il nostro amore era vero, ma che ora è diventato una bugia. Quindi ti dico che ti amo per l'ultima volta... e addio.' - Let Me Be The One 

Silenzio.

Ho sempre pensato che mi piacesse quest'atmosfera, ma stando nella stessa macchina con Justin, col solo rumore delle gomme che stridono per la velocità, non riesco a non pensare che sarebbe meglio buttarsi dalla macchina che affrontare la sua ira. La mia presa sulla cintura di sicurezza è troppo stretta, mentre trattengo il respiro a ogni curva o incrocio in cui ci imbattiamo. Arrivo quasi a pensare che potrebbero arrestarci per il limite di velocità superato da Justin, ma fortunatamente non ci sono poliziotti per la strada e riusciamo ad arrivare a casa.

Un profondo respiro esce dalle mie labbra quando Justin lascia la vettura e sbatte lo sportello. Non riesco a muovermi. Non voglio. Ma non mi lascia altra scelta quando apre il mio sportello, facendomi segno di uscire. Non oso incontrare il suo sguardo, ma lo seguo quando entra in casa. Mi mordo il labbro inferiore. Questa potrebbe essere la nostra ultima lite e ciò mi spaventa. No. Non perchè è arrabbiato, ma perchè a fine giornata, potrebbe non vedermi più. Ho paura che sia l'ultima volta che lo vedo.

Quando apre la porta, ci accoglie un completo silenzio. Mi chiedo dove sia Nana, ma credo sia meglio che lei non assista a questa discussione.

Vedo Justin fermarsi in soggiorno, con la schiena rigida rivolta verso di me. Se possibile, mi sento ancora più in ansia e nervosa e cerco di farmi forza fino a quando non si calmerà questa tempesta. Forse finalmente potrò vedere l'arcobaleno, dopo tutte le lacrime versate.

"Lo avevi già programmato?" comincia. La sua voce è sommessa. "Quanto hai parlato con l'avvocato? Da quando..." fa un pausa. "Da quando vuoi il divorzio?"

Sii forte Andi. Sii forte.

"Non è ciò che hai sempre desiderato? Fin dall'inizio... dall'inizio del matrimonio... non è la cosa che hai sempre voluto? Ti sto solo rendendo le cose più facili. Ho firmato. L'affare è chiuso. Non sono più tua moglie. Puoi finalmente amare-" mi fermo quando bruscamente getta un vaso contro il muro, provocando un forte rumore nella stanza.

"Fanculo! Hai fottutamente firmato quel pezzo di carta senza dirmi un cazzo?!" urla quando il suo sguardo furioso incontra il mio. Stringo i denti. È dannatamente arrabbiato. "Quando ho firmato il foglio del divorzio tu eri lì! Io te l'ho fottutamente detto!"

"Questo dovrebbe farmi sentire meglio Justin?" chiedo. "Questo dovrebbe aggiustare le cose? Tu hai firmato quel documento prima che questo matrimonio iniziasse, senza-"

Mi interrompe. "Sei stata tu a volere questo matrimonio. Ora sei quella che vuole uscirne?" ridacchia forzatamente. "Cosa Andrea? Sei l'unica persona che può decidere in questo matrimonio? Dipende tutto solo da te? Non ho una fottuta scelta anche io?!"

"Sì! È stata colpa mia!" urlo a mia volta. "Fin dall'inizio è stata colpa mia! So che ti ho privato di molto. Della tua libertà. Delle tue decisioni. Della ragazza che ami. Ma ora... ora ti sto restituendo tutto. Ti sto dando di nuovo il tuo nome. Non lo voglio più. Non voglio-"

"Perchè?! È per Jacques?! Finalmente hai-"

"Forse!" stringo i denti, impedendomi di piangere. "Forse mi sono resa conto solo ora che si merita il mio amore. Forse mi sono resa conto che io merito amore. Forse non ti amo davvero. Forse ho realizzato di amare lui più di-"

"Fermati! Cazzo smettila! Non finire la frase!" grida Justin, facendomi mordere il labbro inferiore.

Il silenzio ci circonda fino a quando non decide di riprendere parola. "Hai detto di amarmi..." sussurra dal nulla. È come se lo stesse dicendo per autoconvincersi. "Come..."

His Hidden Wife [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora