CAPITOLO 7

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Pov. Kate

Mi svegliarono degli strani rumori. Aprii gli occhi, ma subito dopo li richiusi.
Ero troppo stanca per alzarmi, ma indipendentemente da questo mi faceva male forte la testa.

Mi girai dall'altra parte, avvicinai le lenzuola e misi la mano sotto il cuscino. La spostai diverse volte, cercando di trovare una posizione comoda, e di riaddormentarmi.

Solo dopo diversi secondi mi accorsi che c'era qualcosa che non quadrava.
Per primo, non riuscivo a trovare il mio peluche con il quale dormivo sempre.
Per secondo il lenzuolo faceva un odore diverso... Un odore maschile.

Mi ricordavo del fatto che ero andata insieme ad Ashley in discoteca, e di Max.

Quest'ultimo mi aveva delusa moltissimo. Era l'ultima persona della quale mi sarei aspettata un comportamento del genere. Ma evidentemente... Com'era che si diceva? L'apparenza ingannava.

Nonostante questo non mi ricordavo di nient'altro. Improvvisamente mi spaventai di aver fatto qualche stupidaggine.

Aprii lentamente gli occhi, e squadrando la stanza, cominciai a ricordare tutto. Da una parte mi sentii più sollevata, quando avevo riconosciuto la stanza, e capii che non apparteneva a nessun uomo sconosciuto. Era la stessa stanza di ieri notte. Dall'altra parte, invece mi resi conto che mi trovavo nel letto di Jeremi Robinson. Quello che provai in quell'istante, non si poteva spiegare con nessuna parola.

Mi girò la testa dal piacevole profumo, che si trovava nella stanza. Il cuore mi iniziò a battere più forte quando mi resi conto che l'uomo si doveva trovare nella stessa casa.

Mi guardai attorno, e non potei fare a meno di accorgermi che la stanza era ben arredata ed era enorme.

Le pareti erano marroni e panna. Il letto si trovava al centro e sul pavimento c'era un tappeto abbinato ai mobili ed alle pareti.

<<Vedo che ti sei già svegliata.>> sentii la sua voce che proveniva dall'ingresso della stanza. A sentirlo, sobbalzai dallo spavento, come se mi avesse beccata a rubare.

Mi sorpresi a vederlo vestito con una tuta ed una felpa col cappuccio. Non l'avevo mai visto vestito in questo modo. Quando si presentava a scuola metteva sempre una camicia ed una cravatta.

<<Si, ora ora.>> dissi piano, spostandomi una ciocca dei capelli dietro all'orecchio.

<<Vieni in cucina. Ho fatto la colazione.>>

Detto ciò si girò per recarsi nel luogo indicato.

<<Professore.>>

Si fermò. <<Dimmi.>> rispose girandosi a metà verso di me.

<<Mi potrebbe dire dove si trova il bagno?>> chiesi, sentendomi diventare tutta rossa.

<<Vieni che te lo faccio vedere io.>>

Mi alzai e lo seguii. Mi indicò il bagno ed una volta dentro mi guardai allo specchio. Ciò che vidi mi spaventò.

Avevo tutto il trucco colato ed i capelli in disordine. Mi lavai la faccia e non trovando nessun pettine, li sistemai con le dita. Solo dopo mi accorsi che avevo addosso i vestiti della sera prima.

In the Eye of the StormDove le storie prendono vita. Scoprilo ora