Attraversai il corridoio della scuola, con le cuffie nelle orecchie, ascoltando le parole di Ed Sheeran.
Silenziosamente iniziai a canticchiare la canzone, distraendomi completamente da quello che succedeva attorno a me.
Entrai in classe. Era la penultima ora, perciò tra non molto potevo essere libera e lasciare questo edificio.
Quando entrai mi sedetti al mio posto, non guardandomi attorno. Ero convinta di essere da sola, dopotutto mancavano altri cinque minuti prima che la campanella suonava.
Presi il libro di letteratura, cercando di convincere me stessa di studiare qualcosa, prima che il professore sarebbe arrivato.Ma ovviamente ci doveva essere sempre qualcuno a rovinare i miei piani.
Spaventandomi sobbalzai, quando vidi una mano che prese il mio libro e lo chiuse bruscamente. Trattenendo la mano sulla copertina.Levai le cuffie dalle orecchie e le posai sul banco. Davanti a me in tutta la sua possibile bellezza, si trovava Margaret.
I suoi capelli neri e lunghi le ricadevano sulle spalle e i suoi occhi azzurri sembravano che da un momento all'altro mi avrebbero uccisa. Nel vero senso della parola.
Margaret apparteneva ad una di quelle persone che non vorresti mai incontrare in vita tua, e non lo augureresti nemmeno al tuo peggior nemico. Dicendola breve era una di quelle tante troie, che frequentavano questo liceo.
La guardai confare interrogativo.
<<Ciao, Kate.>>mi sorrise con un sorriso ampio, mostrando i suoi denti perfetti.
<<Cosa vuoi?>> le chiesi sbuffando. Non si poteva mica ricevere questo onore, da parte sua, di godere della sua presenza.<<E leva le mani dal mio libro.>>
<<Niente, volevo solo darti un piccolo consiglio.>> si fermò per un'attimo <<Stai attenta la prossima volta, se non vuoi che ti rovini la vita.>>
Dicendo questo se ne andò lasciandomi con la bocca aperta.
Attenta a cosa? Che cosa avevo fatto?
Dentro la testa avevo una totale confusione.Mi stavo alzando in piedi per raggiungerla, quando vidi entrare il professore in classe, e mi sedetti di nuovo. Era inutile andare a parlare con Margaret, durante la presenza degli altri, perciò decisi che ci sarei andata dopo le lezioni. Tanto non mi cambiava nulla, aspettare un'altro po', visto che se fosse per me, non mi ci sarei nemmeno avvicinata.
Mi girai e vidi il professore, che estraeva dalla sua valigia dei fogli, che supponevo che dovevano essere i compiti dell'altra volta.
Era ancora più bello del solito. Tutte le ragazze non potevano fare a meno di guardarlo con gli occhi sognanti.
Alzò la testa e scrutò con gli occhi tutti quanti, e questo bastava per riportare l'ordine all'interno della classe. Il suo sguardo era intenso, ma nello stesso tempo riusciva a trasmettere soggezione.
<<Vi ho riportato i compiti, ma prima di darveli, dovete sapere che la maggior parte di voi è ad un buon punto, e sono contento, perché non ho alcuna intenzione di andare a riprendere gli argomenti precedenti.>> si fermò per un po' e subito dopo riprese a parlare <<ma ci sono anche coloro, non molti, che dovrebbero rimboccarsi le maniche ed iniziare a studiare.>> ed il suo sguardo andò a finire su di me.
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In the Eye of the Storm
Romance> spinse i suoi fianchi contro i miei > mi sfiorò il collo per poi darmi un casto bacio sulle labbra. > risposi piano e lo guardai dritto negli occhi. > sussurrò. [LA STORIA È IN CONTINUA FASE DI CORREZIONE.]