Esasperata guardai lo schermo del mio iPhone ed alzai involontariamente gli occhi al cielo. Dovevo ammettere che ultimamente lo facevo molto spesso, ma non potevo fare altrimenti visto che Ashley mi aveva chiamato dicendo che fra un'ora sarebbe passata per andare in palestra. Pensavo che ormai se lo fosse dimenticata, ma niente affatto. Era proprio da lei.
Diceva che al ballo d'inverno mancava solo un mese e doveva presentarsi al meglio perdendo qualche chilo. Inizialmente mi sembrava che stesse scherzando ma poi capii che era terribilmente seria. Non avevo voluto ribattere, poiché ormai sapevo che era inutile, visto che quando si metteva qualcosa in testa nessuno era in grado di levargliela. Del ballo parlavano ormai tutti e tutte le ragazze erano emozionate al solo pensiero.
Dall'ultima volta che Max si era presentato era passata una settimana. Durante questo tempo non era successo un granché a parte la cena a casa di Adrian. I miei sospetti nei loro confronti stavano iniziando a cresce sempre di più. Dopo l'evento spiacevole che era successo quando mi aveva portata alle gare clandestine non faceva altro che scusarsi e si comportava in un modo insolito.
Sentii suonare il campanello di casa e come un fulmine una massa di capelli biondi raccolti in una coda alta entrò dentro senza farsi troppi scrupoli.
Mi squadrò dalla testa ai piedi e fece una smorfia. <<Dove hai l'intenzione di andare con questa cosa addosso?>> mi schernì.
<<In palestra.>> risposi guardando il mio riflesso allo specchio. Avevo una tuta e non vedevo cosa c'era di sbagliato nel mio abbigliamento.
<<Menomale che ti ho portato io qualcosa da metterti.>> sospirò come se avesse a che fare con una bambina. Io la guardai male di sottecchi mentre usciva dalla borsa un paio di leggins neri e un reggiseno sportivo rosso. La guardai con gli occhi spalancati come se stesse scherzando. Per non fare troppe cerimonie li presi e li indossai, poi presi una felpa grigia lunga con il cappuccio e la misi di sopra cercando di coprirmi.
Mentre eravamo in macchina mi raccontò di Matthew e di quanto fosse fantastico, anche se non ne ero convinta del tutto per quanto riguardava quest'ultima cosa.Quando arrivammo notai con sorpresa che Ashley già aveva pagato tutto, facendo ad entrambe l'abbonamento per tutto il mese.
Salutai educatamente la ragazza che si trovava dietro il bancone che ci aveva sorriso calorosamente. Aveva addosso la stessa divisa mia come quasi tutto il resto delle ragazze. Il posto era enorme con un sacco di attrezzi a me completamente sconosciuti. Solo a guardarli mi sentivo già terribilmente stanca.
<<Allora, fra un po' dovrebbe arrivare Xavier che vi aiuterà a svolgere correttamente alcuni esercizi, visto che state iniziando solamente ora. Lui vi seguirà solo all'inizio, il tempo necessario per capire come svolgere correttamente diverse attività. È molto importante farli bene. Del resto non credo che vi dispiacerà.>> detto ciò si girò e ci fece un'occhiolino. Io ed Ashley ci guardammo non capendo. Solo quando un uomo sui venticinque anni si fermò davanti a noi ci era tutto chiaro.
<<Voi dovreste essere...>> si fermò guardando meglio il foglio che gli aveva consegnato la ragazza.<<... Ashley e Kate, giusto?>> disse lanciandoci un'occhiata di sottecchi.
Annuimmo, dopodiché ci invitò a seguirlo.
<<Devi ammettere che è veramente figo.>> mi sussurrò all'orecchio Ashley mentre lo seguivamo.
Dovevo dire che era veramente un bel uomo, con un fisico scolpito, capelli scuri e gli occhi altrettanto. Era senza un filo di barba ed aveva la mascella squadrata.
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In the Eye of the Storm
Romansa> spinse i suoi fianchi contro i miei > mi sfiorò il collo per poi darmi un casto bacio sulle labbra. > risposi piano e lo guardai dritto negli occhi. > sussurrò. [LA STORIA È IN CONTINUA FASE DI CORREZIONE.]