Arrivammo a scuola prima del dovuto, infatti l'orologio sulla parete all'entrata dell'edificio indicava solo le otto meno un quarto, ma nonostante questo nei corridoi, fuori e negli angoli più oscuri si riusciva a intravedere una serie di studenti che erano intenti a ridere con i propri amici, gli altri prendevano qualcosa dai propri armadietti oppure si baciavano senza nascondersi a differenza di alcuni che si rifugiavano per avere qualche istante in privacy prima dell'inizio delle lezioni.
Attraversai il corridoio da sola dirigendomi nella classe di matematica, ma una coppia in particolare attirò la mia attenzione.
Riuscii a intravedere una chioma bionda che apparteneva al ragazzo, che era in contrasto con dei capelli lunghi e neri della ragazza.
Inizialmente avevo l'intenzione di sorpassarli, visto che non erano la prima coppia che si palpava in questo corridoio.
Ma nel profondo c'era qualcosa che mi suggeriva di fermarmi davanti a loro.
Non appena fui in grado di distinguere le due figure che erano appoggiate al mure, mentre le mani di lui vacillavano lungo i fianchi della ragazza, mi scappò un urlo.
Mi tappai immediatamente la bocca con entrambe le mani, prima di realizzare di avere appena gridato.
La borsa cadde davanti ai miei piedi facendo traboccare il contenuto che si sparpagliò per terra.
Spalancai gli occhi non appena si girarono.
Davanti a me stavano in tutta la loro possibile bellezza Max e Margaret.
Un colpo basso.
Tutto potevo immaginarmi ma non questo.
Anche se non dovevo essere sorpresa più di tanto.
Lo vidi irrigidirsi e come se si fosse accorto solo ora di quello che stava facendo si scostò da Margaret.
Quest'ultima mi guardò in cagnesco, come se mi volesse uccidere solo con il contatto visivo.
Per sua sfortuna io non ero una di quelle ragazze che si facevano intimorire da una gatta morta come lei.
<<K-Kate, cosa ci fai qui?>> riuscì a dire Max nervosamente.
<<Ah, non vi disturbate, stavo giusto per andarmene.>> dissi abbassandomi e raccogliendo le mie cose.
Potevo sembrare anche poco coerente in quel momento dando l'impressione che mi interessasse quello che avevo visto pochi istanti fa, ma non si trattava di gelosia o cose del genere, ma semplicemente di delusione.
Sapevo ormai di non poter tornare mai più con lui e glielo avevo detto bello chiaro che non volevo avere nulla a che fare con lui e che doveva starmi lontano.
Ma non mi aspettavo che dopo aver fatto tutte quelle scenate, non aveva perso nemmeno un secondo per sostituirmi con un'altra solo dopo pochi giorni.
E poi con chi oh. Con la regina delle gatte morte in persona. Margaret.
Non volevo nemmeno immaginarmi per quanto tempo mi rinfaccerà questo che era successo tra di loro poco fa.
Si avvicinò per aiutarmi, ma gli bastò un mio sguardo per fermarlo e ritornare alla posizione precedente.
<<Kate, non è come credi.>>
<<Perché cosa credo io?>> dissi a denti stretti.
Pensava che ero gelosa? Assolutamente no. Mi sentivo solo presa in giro come era il solito di tutti fare.
<<Io ti amo ancora e non mi sarei mai permesso di...>> disse stringendo i pugni lungo i fianchi.
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In the Eye of the Storm
Romance> spinse i suoi fianchi contro i miei > mi sfiorò il collo per poi darmi un casto bacio sulle labbra. > risposi piano e lo guardai dritto negli occhi. > sussurrò. [LA STORIA È IN CONTINUA FASE DI CORREZIONE.]