Che gran bell'amico!

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Sammy's POV

Sentii una leggera ventata di aria fredda lungo tutto il corpo, mi fece venire la pelle d'oca. Mi riaccucciai sotto le coperte che, durante la notte mi erano scivolate dal letto, e provai a riaddormentarmi. Proprio mentre stavo per ritornare ai miei sogni sentii un'altra folata d'aria venirmi addosso. Alzando il busto sbuffai e notai che la portafinestra che dava sul balcone era spalancata. Chi cazzo era uscito a quell'ora? Mi diressi sbadigliando verso la portafinestra e prima di chiuderla controllai che fuori non ci fosse nessuno. Da quel che vedevano i miei occhi non c'era niente anche se le immagini erano offuscate dato che fino a due minuti prima stavo dormendo. Richiusi la finestra e mentre stavo ritornando verso il mio letto, vidi una scena che non avrei mai voluto vedere. Socchiusi gli occhi per mettere a fuoco bene, anche se con le chiare luci dell'alba era abbastanza difficile.
Ma cosa ci faceva Samantha a dormire con lui? Perché erano nel letto di Nate? E soprattutto, perché erano abbracciati? La piccola figura di Sam era rannicchiata contro il petto di Nate, mente il braccio di quest'ultimo le circondava i fianchi.
Bene, quelli erano il mio migliore amico e la ragazza che mi piaceva.
Non ci vidi più dalla rabbia, però più che arrabbiato -e lo ero veramente tanto- ero deluso. Cavolo, una volta che una ragazza mi piace e anche lei sembra essere interessata a me, ovviamente deve arrivare Nate e rovinare tutto. Che gran bell'amico! Raccolsi i pantaloncini della tuta e una felpa, dopo essermi vestito uscii di casa a fare due passi, solo per riflettere un po'.

Nate's POV

Quando mi svegliai, mi accorsi che addosso a me era accoccolata una ragazza. Mi sporsi per guardare bene e notai che Samantha era lì tra le mie braccia. Ah già! Si era messa nel mio letto la sera prima, perché secondo lei era 'davvero comodo' anche se io, sinceramente, non ci trovavo nulla di speciale. I suoi capelli emanavano un profumo di miele buonissimo, così mi avvicinai un po' di più anche se ormai eravamo davvero a stretto contatto. Guardai oltre il corpicino minuto e notai che il letto di Sammy era vuoto, eppure erano le 7.30 AM, di solito a quell'ora il biondo dormiva. Merda, sicuramente avrà visto la scena, pensai. Che amico ero, se poi dormivo con la ragazza che gli piaceva? Mi sentii sopraffatto dai sensi di colpa e decisi di allontanarmi da Sam. Scostai il braccio dai suoi fianchi e mi alzai dal letto. Sentii improvvisamente freddo senza il calore del suo corpo contro il mio, però me ne feci una ragione e scesi per fare colazione.
In salotto trovai Lucille intenta a bere un bicchiere di tè freddo mentre leggeva qualche stupida rivista, di moda penso. La squadrai, era sempre in ottima forma, non sembrava né assonnata né stanca. Erano le sette del mattino e lei era perfettamente truccata e vestita, come al suo solito. Io, come minimo, dovrei esserle sembrato uno zombie.
Quando si accorse della mia presenza sobbalzò.
"Dio, mi hai fatto prendere un colpo, Nate!" Ridacchiai, "scusa principessa." Mi fece la linguaccia di rimando e si alzò dallo sgabello.
"Senti, io sto uscendo, quando torno poi mi spieghi anche perché Samantha era nel tuo letto questa mattina!" Ma era diventata una storia di dominio pubblico ormai?
"E tu come lo sai?"
"Questa notte non è tornata in camera e quando mi sono alzata sono venuta a controllare se fosse da voi, e così è stato. L'ho trovata nel tuo letto mentre Sammy non c'era proprio." Spiegò.
"Capito. Dove vai?" Non mi interessava veramente sapere dove stesse andando, ma quella mattina non avevo proprio niente da fare e volevo farmi un po' gli affari suoi.
"Esco con Jack a pranzo, quindi mi sto andando a comprare qualcosa da indossare." Come se non avesse nulla da mettersi! Era arrivata con una valigia che era grande il doppio di lei.
"Il barista?" Stava davvero per uscire con quello del bar? Questo voleva dire che l'aveva chiamato. Cercai di reprimere quei pensieri, mi mettevano seriamente ribrezzo.
"Proprio lui, ora vado che sennò faccio tardi!" Uscì senza che io potessi aggiungere altro.
Dopo aver finalmente finito la mia colazione, sentii la porta di casa aprirsi.
Mi girai per controllare chi era, anche se in realtà lo sapevo già.

summer in LA || Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora