Mi mancavi piccolina!

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Lucille's POV

"Che ne dici di questo?" Samantha si sistemò il mio vestito sul corpo, le andava un po' largo ma le stava comunque bene.
"Sam, non ti ho mai vista pensare così tanto al tuo aspetto in sedici anni, perché cavolo proprio ora? Poi stai solo andando a prendere tuo fratello, mica Obama." Erano più di venti minuti che Sam si stava provando vestiti diversi (tra l'altro miei) ma non ne avevo ancora capito il motivo. Chissà che le passava per la testa. Aveva molta stima per quel ragazzo, era più il suo migliore amico che suo fratello maggiore.
"Allora, mi vuoi dire sì o no come mi sta?!" Ignorò completamente la mia domanda, probabilmente perché mi stavo lamentando già da un po'.
"Sam! Ti sta bene, qualsiasi cosa tu ti metta, ti sta bene. E lo sai!"
Eravamo entrambe nervose e se avessimo continuato così, avrei avuto una crisi.
"No. Non mi piace. Fa schifo! Guarda" si indicò i fianchi "mi fa dei fianchi enormi! Ma non lo vedi?"
Ora la uccido, pensai.
"Prima cosa: non insultare il mio vestito, che è uno dei più belli che mi sono portata e secondo: indossa qualcos'altro ma finiscila con questa lamentela!"
Sam si guardò ancora un po' allo specchio e dopo si sfilò il vestito viola.
Ancora solo con la biancheria iniziò a fare su e giù per la stanza alla ricerca di qualcosa da indossare. Mi stava facendo venire il mal di testa con quel fottuto via vai, così decisi di darle una mano. Aprii la sua valigia, perché ancora non aveva sistemato le sue cose nell'armadio e tirai fuori un paio di shorts e una delle sue magliettone strane che piacciono a lei. Guardai quei capi insieme e notai che ci stavano bene. Presi le sue Vans rosse e porsi tutto a Samantha.
"Adesso calmati, stai molto meglio con le cose che ti piacciono invece che con i miei vestiti con cui non ti trovi a tuo agio e lo sai. Quindi ora vestiti e corri a prendere Shawn insieme a Sammy che state facendo tardi."
Sam annuì e si infilò gli shorts e la maglia nera, dopodiché si mise le scarpe e la feci sedere per sistemarle i capelli.
"Come li vuoi?"
"Fai una semplice treccia."
Presi tra le mani quei lunghi capelli castani e cominciai ad intrecciarli. Nel frattempo Sam mise un leggero strato di mascara sulle lunghe ciglia e niente più. Quando fu finalmente pronta scendemmo le scale.
Sammy e Nate erano sbracati sul divano a giocare a FIFA, mi misi accanto al mio ragazzo e dopo aver preso il telefono iniziai a rispondere ai messaggi di mia madre perché erano un paio di giorni che non davo mie notizie e non volevo che si preoccupasse. Mi cadde l'occhio sull'orario che segnava le 5.45 PM, alle 6.10 sarebbe arrivato Shawn all'aeroporto e se non si fossero mossi subito, Sam e Sammy, avrebbero fatto tardi.
"Ragazzi, correte! Con il traffico non arriverete mai così!" Li avvertii.
Sammy mollò il telecomando e prese Sam per mano.
"Amico ti prendo la macchina!" Il biondino lo urlò a Nate uscendo di corsa dalla porta.
Non vedevo l'ora che arrivasse Shawn, era uno dei miei più grandi amici e avevo avuto anche una storia con lui. In autunno saremmo partiti insieme per il college, ero emozionantissima nonché preoccupata per il fatto che Samantha sarebbe rimasta da sola.
Non avevo la minima voglia di lasciare la mia migliore amica, però era un'occasione da non perdere e avevamo stabilito che la sarei andata a trovare spesso. Quando avrebbe finito il liceo sarebbe venuta anche lei in quella università dato che sognava di entrarci esattamente quanto me e suo fratello.
Del resto mi vennero i brividi a pensare che avrei passato due anni senza la mia migliore amica...
"Piccola, che facciamo?" Fortunatamente ci fu Nate a distrarmi da quei pensieri.
Gli stampai un piccolo bacio sulla guancia, e mi inserii sotto il suo braccio. Mi trovavo veramente bene con lui, nonostante i nostri trascorsi ero felice che adesso stessimo provando a stare insieme e per il momento stava andando tutto più che bene.

Shawn's POV

Finalmente riuscii a scendere dall'aereo dopo ben venti minuti che atterrò. Mi avviai verso l'uscita dell'aeroporto per cercare la mia sorellina perché aveva detto che mi sarebbe venuta a prendere. Non dovetti cercare a lungo dato che appena girai l'angolo di quel largo e lungo corridoio pieno di persone, trovai la mia piccola Sam insieme ad un ragazzo che probabilmente era il cugino di Luci.
Appena si accorse di me, Samantha mi corse in contro e mi strinse a sé con le sue braccia minute. Era circa una settimana e mezzo, da quando era partita, che non la vedevo e mi mancava da morire.
"Sei qui!" Mi urlò nell'orecchio.
"Mi mancavi piccolina." Mollò la presa e si staccò da me. Andò verso il ragazzo biondo e lo trascinò fino a dove ero io.
"Lui è Sammy, il cugino di Lucille" indicò il ragazzo al suo fianco e dopodiché si rivolse a lui  "Sammy, lui è Shawn, mio fratello."
Sammy mi porse una mano amichevolmente e di rimando gliela strinsi.
"Piacere."
Era fin troppo educato questo ragazzo rispetto a tutti gli amici di Samantha.
"Bene, adesso andiamo. Nate e Lu ci aspettano a casa!" Sam sembrava entusiasta e anche io non vedevo l'ora di abbracciare Lucille.
Il viaggio fino a casa durò una ventina di minuti scarsi, parlando Sammy si rivelò una persona molto simpatica e socievole, probabilmente saremmo stati ottimi amici.
Dopo essere scesi dalla macchina attraversammo il vialetto e Samantha suonò il campanello.

summer in LA || Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora