Di bene in meglio, insomma.

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Quando Sammy entrò non mi rivolse un solo sguardo. Lo capivo, ma era il mio migliore amico, avevo diritto a dargli una spiegazione.
"Sammy." Lo chiamai, ma fece finta di nulla, sembrava proprio essersi dimenticato della mia esistenza.
Lo chiamai di nuovo e lui, come prima, mi ignorò, a quanto pare era una causa persa. A quel punto allora decisi comunque di parlare, lo sapevo che mi stava ascoltando.
"Senti, quando io e Lucille siamo tornati dalla spiaggia lei stava dormendo nel mio letto, sono uscito a fumarmi una sigaretta e ad un certo punto è sbucata lei. Quando stavo andando a dormire si è infilata nel mio letto, diceva che era comodo!" Okay no, non stavo di certo andando bene.
"Allora perché eravate abbracciati?" Uh, quindi ce l'aveva la lingua questo.
Comunque, ottima domanda, perché eravamo abbracciati?
"Amico non lo so! Mi dispiace! Sei praticamente mio fratello, non ci proverei mai con la ragazza che piace a te." Provai a giustificarmi così anche se non sembrava poi funzionare tanto. Non disse niente, semplicemente sbuffò e andò in camera. Di bene in meglio, insomma.

Lucille's POV

Avevo trovato un vestitino davvero delizioso. Dopo essere uscita di casa avevo girato per negozi per circa un'oretta, e alla fine, un abito celeste con dei richiami a fiori, catturò la mia attenzione. Quando lo provai mi stava a meraviglia, il vestito metteva in risalto il mio vitino stretto, mentre il celeste riprendeva il colore dei miei occhi. In realtà non avevo voglia di levarlo, però dovevo pagarlo e sarei pure dovuta tornare a casa in fretta per prepararmi. Jack era un ragazzo molto carino, capelli castani, occhi castani, abbronzato e un fisico a dir poco bellissimo. Avevo accettato di uscire con lui solo per passare un pomeriggio lontana da Nate, ci sarei dovuta stare tutta l'estate. Averlo in giro per casa mi dava su i nervi, anche se in realtà ero io a girare per casa sua. Odiavo i suoi modi di fare, era tutto così atteggiato.
Una volta arrivata a casa corsi in camera mia per prepararmi. Indossai il vestito e dei tacchi bianchi, mi feci una treccia ai lunghi capelli biondi e mi truccai. Quando mi guardai allo specchio mi ero sembrata davvero molto carina, ovviamente. Sentii il suono di un messaggio e mi avvicinai al cellulare per controllare chi fosse.

Da jack:
Dammi due minuti e sono da te.

Non risposi e scesi le scale per arrivare in salotto. Proprio mentre stavo per fare l'ultimo gradino notai che Nate era sdraiato sul divano e mi stava fissando a bocca aperta. Questo mi sembrava un buon segno, no?
Lo vidi deglutire a fatica e distogliere lo sguardo, era gratificante vedere l'effetto che facevo ai ragazzi. Il campanello suonò e mi affrettai per andare ad aprire, Jack era sulla porta e anche lui, sembrava più che stupito.
"Dio sei stupenda."
"Grazie, anche tu non sei male." Indossava un paio di jeans e una maglia nera. Era sempre bellissimo.
"Bene, andiamo?" sorrisi e annuii, così iniziammo a camminare.

summer in LA || Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora