Sei venuta per me?

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Nate's POV

Erano passati quattro giorni da quella notte. Shawn se n'era andato il giorno dopo senza salutare nessuno, probabilmente si vergognava di quello che aveva fatto. Inoltre se l'avessi rivisto non so se sarei riuscito a tenere le mani a posto. Ero ancora arrabbiato con Lucille, in realtà ero semplicemente deluso. Comprensibile no?
Ormai semplicemente con lei c'era solo indifferenza, era venuta da me un paio di volte per provare a chiarire, ma mi conosceva più che bene e sapeva che sarebbe stato inutile.
Invece con Samantha avevo allacciato i rapporti, prima la trattavo come una ragazzina qualunque che passava la sua vita a leccare il culo ad una biondina piena di sé, ma adesso avevo capito che era davvero una bella persona.
Più che altro si faceva gli affari suoi e se magari qualcosa ti andava storto, a lei non interessava perché, le interessava solo vederti stare meglio. Capivo perfettamente perché Sammy era così in fissa con quella ragazza, lei non avrebbe mai fatto quello che ha fatto Lucille.
"Cazzo Nate, sabato c'è la festa di John!" La voce di Sammy interruppe tutte le mie riflessioni sulla sua ragazza.
"E allora?" Chiesi senza un minimo di interesse.
"Come...? Ci andiamo tutti gli anni! Non possiamo mancare, lo sai."
John era un emerito coglione, anche se nel gruppo tutti gli volevamo bene. Con lui il divertimento era più che assicurato e ovviamente le sue feste erano delle vere e proprie bombe.
Di solito sprizzavo gioia da tutti i pori all'idea di una festa da John, ma questa volta no.
"E con Samantha come fai? Saresti un'idiota se te la portassi dietro." Lui mi guardò e poi lo vidi annuire.
Sapeva bene che avevo ragione, non era il caso di portare una ragazza a quel genere di festa. Non se la ragazza era la tua poi. La casa molto probabilmente sarebbe stata un ammasso di diciottenni arrapati che in preda agli ormoni si sarebbero fatti qualsiasi cosa. Ovviamente le ragazze non mancavano, ma di certo Samantha non era il tipo adatto a presenziare in un posto del genere.
"Senti, prendiamoci una serata per noi. Senza pensare alle ragazze. Dai amico! Hai bisogno di svagarti un po'." Disse un po' troppo entusiasta.
Aveva perfettamente ragione, come ai vecchi tempi: solo io e lui.
"E va bene, ora però muoviti a mangiare così poi andiamo a casa."
Sammy sorrise soddisfatto e addentò la sua pizza.
Eravamo usciti a pranzo con Samantha, cinque minuti prima aveva detto che andava al bagno, quindi sarebbe tornata a momenti.
Come previsto, sbucò dietro Sammy e prima di sedersi gli scoccò un bacio sulla guancia, lui finì l'ultimo boccone di pizza e le sorrise dolcemente. Scossi la testa e mi alzai per andare a pagare, che cazzo, potevano fare tutto quello che gli pareva, ma non davanti a me!
Subito dopo aver pagato sentii una voce chiamarmi.
"Andiamo?"
Mi girai e trovai Samantha davanti a me, tutta sorridente che mi prendeva per un braccio. Ma tutta quell'allegria, quella ragazza, dove diavolo la trovava?!
"Dov'è Sammy?" Mi guardai intorno ma non c'era traccia del biondino.
"L'ha chiamato Lucille dicendo che si era persa e gli ha chiesto di venirla a prendere."
Se stessimo ancora insieme avrebbe chiamato me...
Ma che cazzo pensavo? A me non importava più.
Un cellulare iniziò a squillare e notai Samantha allontanarsi fuori dal ristorante per parlare al telefono. La seguii di fuori ma rimasi a distanza aspettando che finisse.

3 giorni dopo.

Io e Sammy eravamo diretti verso casa di John, ci avevamo messo un po' a convincere Samantha a rimanere a casa, ma alla fine ci diede retta e disse che avrebbe pensato lei a Lucille. Lucille ormai ogni cosa la faceva da sola, Samantha stava sempre con Sammy e io gli stavo sempre appiccicato al culo per evitare di rimanere da solo. In realtà iniziavo a sentirmi di troppo, ma con Lucille proprio non ci volevo stare e Samantha ormai sembrava non preoccuparsene più di tanto dell'amica. Quindi in una settimana, tutte le volte che siamo usciti, eravamo senza Lucille e non avevo la minima idea di come spendesse il suo tempo. Un po' mi dispiaceva.
"Merdeeee!"
John. Questa era sicuramente la voce di John. Infatti eravamo appena arrivati davanti casa sua dove c'erano un po' di ragazzi. Sia io che Sammy girammo la testa verso il giardino e c'era John tutto sorridente che correva verso di noi.
"Ce ne avete messo di tempo per arrivare eh!" Disse quando ci raggiunse. Si infilò in mezzo tra me e il mio amico e ci circondò le spalle con le braccia.
Da come puzzava di alcol, probabilmente era già sulla retta via per una sbronza coi fiocchi. Ci sarebbe stato da divertirsi, decisamente.

Lucille's POV

Il suono del campanello mi disturbò dalla mia lettura. Controvoglia chiusi il libro che avevo tra le gambe e mi alzai dal divano per dirigermi verso la porta.
"Derek?" Sbarrai gli occhi appena me lo ritrovai davanti.
"I ragazzi stanno qui?" Chiese guardando oltre me, per vedere la casa in cerca di qualcuno.
"No, ci siamo solo io e Samantha, loro sono usciti circa mezz'ora fa, andavano ad una festa mi pare, perché?"
"Anch'io sto andando là, credevo fossero ancora qui, volevo scusarmi per l'altra notte." Lo vidi abbassare gli occhi.
Sapevo esattamente a cosa si riferiva, mi odiavo talmente tanto per averlo fatto. Avevo lasciato andare via l'unica persona che dimostrasse un minimo di affetto - anche se a modo suo - nei miei confronti. Nate non me l'avrebbe mai perdonato.
"Un po' è anche colpa mia, se avessi controllato Shawn probabilmente non sarebbe successo." Continuò.
"Non mi va di parlarne..."
Derek annuì e fece per andarsene, ma appena fu a metà del vialetto si girò.
"Non è che ti va di venire alla festa? Non mi sembra che ti stia divertendo molto..." Fece un cenno verso di me, aveva ragione, mi avrebbe fatto bene svagarmi un po'! Okay, ma chi volevo prendere in giro? Io volevo solo vedere Nate.
"Va bene, aspetta un minuto che arrivo!"
Il ragazzo sorrise e se ne andò in macchina, così io corsi su per le scale e mi fiondai un camera per cercare qualcosa da mettermi.
"Vai da qualche parte?" Mi chiese Samantha appena mi vide frugare nell'armadio.
"Alla festa dove stanno Sammy e Nate, Derek mi ha appena chiesto se volessi andarci."
Samantha sbarrò gli occhi.
"Sei sicura che sia il caso...?"
"No, però non so proprio più che fare. Samantha, sembro una disperata!"
La vidi annuire poco convinta e in meno di un minuto fui in macchina da Derek pronta per andare a quella festa.

Nate's POV

Ero ubriaco fradicio. Avevo ormai perso il conto dei bicchierini e la mia lucidità era decisamente pari a zero, ma ero sicurissimo di aver visto Lucille davanti all'entrata della casa di John.
Sbattei più volte gli occhi per capire se me la stessi solo immaginando, ma a quanto pare no! Mi fiondai verso di lei, non sapevo se essere più sorpreso o confuso, probabilmente ero arrabbiato, ma sinceramente poco mi ricordo.
"Cosa ci fai qui?"
La vidi sobbalzare appena mi piazzai davanti a lei. Erano le prime parole che le dicevo da una settimana, Dio quanto mi era mancata.
"Non lo so... Derek mi ha chiesto se volessi venire e a casa mi annoiavo..."
Iniziò a gesticolare in modo assurdo, sembrava più che nervosa.
"Sei venuta per me?" Le sfiorai le guance con le dita, la sentii trasalire al mio tocco. Le facevo ancora un certo effetto a quanto pare.
Annuì evidentemente in imbarazzo dato che le sue guance si colorarono di rosa e senza preavviso posai le mie labbra sulle sue.

summer in LA || Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora