Scendete giù con me e glielo dite voi...

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Samantha's POV

Erano passati più di quindici minuti da quando avevo mandato Nate a prendermi il caricatore.
Ormai il telefono si era spento e io dovevo urgentemente chiamare Shawn per sapere come andavano le cose lì a casa.
Magari aveva sentito il bisogno di andare al bagno e si era fermato, ma che cavolo, ci era caduto dentro?
Decisi di andarlo a cercare magari gli era successo qualcosa.
"Sammy io vado a vedere che fine ha fatto Nate, okay?" Sammy si girò verso di me, teneva un piatto in una mano e la spugnetta nell'altra, era buffo. Era rimasto a lavare i piatti lui, perché la mia voglia di pulire in quel momento era pari a zero. Mi sorrise, da quando ero arrivata a Los Angeles, non faceva altro che sorridermi, era dolce.
"Sì, ma torna presto che mi annoio qui da solo." Si rimise a lavare il piatto che teneva in mano.
"Certo Cenerentola." Detto ciò mi diressi verso le scale e di rimando sentii che Sammy aveva urlato un "vaffanculo."
Appena aprii la porta della mia camera per vedere se Nate era lì con il mio caricatore, non riuscivo a credere a quello che vedevo. Accanto al letto di Lucille c'erano Nate e Lu seduti per terra l'uno accanto all'altra. Lui le stava disegnando una scia di baci sul collo che finì sulla bocca della biondina. Mi ero persa qualcosa?
Strabuzzai gli occhi e cercai qualcosa da dire per interrompere quella scena, dato che non si erano minimamente accorti della mia presenza.
"Il mio caricatore..." Furono le uniche parole che riuscii a pronunciare in quel momento. Entrambi si girarono nella mia direzione e assunsero la stessa espressione che avevo io, probabilmente sembravamo tre idioti.
Nessuno disse nulla per un tempo che sembrò non finire mai, ma alla fine Lucille ruppe il silenzio.
"Posso spiegarti tutto." Si alzò e venne verso di me, mi prese per un braccio e si diresse verso la porta, penso per uscire e trovare una stanza in cui parlare.
"No ferma, io voglio parlare anche con lui." Indicai Nate e lo guardai in cagnesco. Ero arrabbiata, da quanto andava avanti questa storia? E perché cavolo nessuno me l'aveva detto?
Lucille annuì e si andò a sedere sul letto, io feci la stessa cosa.
"Allora?" Li invitai a cominciare, dato che nessuno sembrava volesse affrontare l'argomento.
"Stiamo insieme." Nate assunse un'espressione fiera e afferrò la mano della bionda accanto a me.
"E da quando...?" Ci stavo rimanendo male che la mia migliore amica non me ne avesse parlato ma questo gliel'avrei detto dopo.
"Da circa una ventina di minuti, da quando sono salito per prendere il caricatore." Nate si accorse di averlo in mano e me lo porse, gli lanciai un'occhiataccia.
"Fatemi capire... Così di punto in bianco? E poi io sapevo che voi non vi sopportavate!" Non riuscivo proprio a capire.
"Ci siamo baciati, questa mattina."
Questa volta fu Lucille a parlare e adesso ero ancora più arrabbiata.
"Perché cavolo non me l'hai detto?!" Mi alzai,ora ci ero veramente rimasta male.
"Credevo che fosse una cosa di poco conto e non volevo darle peso... Scusami Sam." Sì... Una cosa di poco conto proprio.
"Sammy lo sa?"
Notai che Nate e Lu si lanciarono un'occhiata.
"Ehm lui sa solo del bacio, ci ha beccati proprio come hai fatto tu ora." Nate mi indicò. Ma che cavolo! Perché a me le cose non le dicevano mai?! Finita questa cosa sarei andata a parlare anche con Sammy.
"Adesso, scendete giù con me e glielo dite voi, io intanto vado a chiamare mio fratello che avrei dovuto chiamare mezz'ora fa ma qualcuno si è dimenticato del caricatore."
Vidi Nate sbuffare,
"Allora potevi anche prendertelo da sola!" Okay, si era appena guadagnato un'occhiataccia da parte mia. Entrambi si alzarono e si diressero verso la porta. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che adesso stessero insieme, però erano carini, li vedevo bene.
Erano tutt'e due bei ragazzi, avevano un carattere molto simile, forse è per questo che battibeccavano spesso.
Quando arrivammo in salotto c'era Sammy che stava sdraiato sul divano a leggere un libro. Probabilmente è una cosa che Nate non avrebbe fatto mai.
"Che leggi?" Mi avvicinai a lui.
Mi mostrò la copertina dove c'era scritto in grande "IT". Mi vennero i brividi, l'avevo letto anch'io poco tempo prima, nonostante amassi Stephen King non avrei più letto uno dei suoi libri. Mi ero morta di paura per mesi dopo averlo finito, e inoltre mi era venuta la paura dei clown.
"Buona fortuna." Glielo augurai con tutto il cuore. Lo sentii ridacchiare e tornò alla sua lettura.
Incitai Lucille e Nate ad andare a parlargli e loro annuirono. Nate aveva afferrato la mano di Lucille e si stavano dirigendo verso il divano. Io andai accanto alla portafinestra che dava sul giardino dove c'era una presa e ci attaccai il caricatore. Dopo circa un minuto che sembrò non finire più, il telefono si accese e composi velocemente il numero di Shawn.
Dopo un paio di squilli una voce familiare mi rispose. Mi mancava tanto mio fratello.
"Sam!" Sembrava contento di sentirmi.
"Shawn! Come va lì a casa?"
"Ci manchi un sacco, a te invece come sta andando la vita a Los Angeles?"
"Mi sto divertendo, il cugino di Lu e il suo amico sono molto simpatici, mi trattano bene."
Ed era vero, mi stavo trovando veramente molto bene in questa città, peccato che finita l'estate sarei dovuta tornare a casa, ma non sarebbe stato male riabbracciare mio fratello.
"Mi fa piacere che tu stia bene, salutami Lucille, d'accordo?" Shawn e Lu avevano avuto una storia l'anno scorso ma erano rimasti comunque buoni amici anche dopo aver chiuso. Avevano frequentato lo stesso liceo e adesso erano stati presi alla stessa università, solo che l'università era dall'altra parte dello stato e quindi le due persone più importanti per me sarebbero andate via per un sacco di tempo...
"Shawn, un giorno mi vieni a trovare qui a Los Angeles?"
"Certo piccola, poi ti faccio sapere!" Detto ciò, mi attaccò senza nemmeno farmelo salutare... il solito Shawn. Decisi che era meglio tornare in salotto a vedere come stava andando la situazione.

summer in LA || Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora