UNO DI TROPPO

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"Che ci fai qui?" Dissi riprendendomi completamente dall'abbiocco.

Cercai di abbracciarlo,ma era altissimo e non ci arrivavo,quindi mi accontentai di abbracciargli la vita.

"Ma guarda l'ottava nana prova ad abbracciarmi!"

"Tu..Che ci fai qua?"

"Sai,ho saputo che vi siete trasferiti vicinissimo a dove mi sono stabilito io..."

Mio fratello era diverso da quando era partito.
Prima era un ragazzetto sbarbatello,ora era un uomo.
Faceva odore di dopobarba e di profumo da uomo.

"Rimarrai qui???" Chiesi super esaltata.

"Si,no..Forse."

"Non prendermi in giro! Sarò bassa,ma sono anche vendicativa!"

"Va bene,va bene. Starò qui. Fino a che non cambierò di nuovo destinazione."

Iniziai a saltellare esaltata e a battere le mani come se fossi una scimmia.

"Mamma e papà sono a casa?"

"Nope. Sono a lavoro." Disse prendendo una birra dal frigo.

"Oh okay."

"Ma scusa..Tu che ci facevi fuori a quest'ora?" Mi chiese lui sorseggiando la sua Heineken.
Aveva un tono preoccupato.

"Ecco ero.."

Il campanello suonò e Jackson andò ad aprire.

Era Luke.

Figuriamoci.

"E tu sei?" Disse mio fratello facendo il tosto e con un ghigno indispettito.

"Il r-ragazzo di Emily." Disse lui intimidito.

La loro differenza di altezza era tanta quanto il metro di ricrescita di Vicky.

"TU HAI UN RAGAZZO?" Mi chiese lui girandosi verso di me, facendo la finta faccia sorpresa.

Luke si spostò in avanti per vedermi.

"Jackson levati.." Dissi spingendolo via dall'entrata.

Lui si appoggiò allo stipite della porta ridacchiando mentre beveva dalla lattina.

"Volevo solo sapere se eri arrivata a casa.." Disse sorridendo.

"Grazie, sono sana e salva." Dissi avvicinandomi per baciarlo.

"E pure supervisionata"
Si sentì tossire da dietro.

"È tuo fratello?" Mi chiese Luke ridendo.

"Si. È il ventiquattrenne più fastidioso di tutti gli Stati Uniti!" Dissi alzando la voce per farmi sentire da lui.

"Buonanotte." Disse lui baciandomi.

"Buonanotte." Risposi io chiudendo la porta.

Sbirciai da dietro la tenda,e lo vidi andarsene con un sorriso in faccia e le mani in tasca.

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