CLARE's pov:
Era ormai passata una settimana, il che mi rassicurava.
Avevo passato 6 bellissimi giorni con Emily e Jackson, senza dovermi subire la testa di cazzo e Nash.Eh no, questa volta per testa di cazzo non intendevo Vicky, ma Dallas.
Ero davvero arrabbiata dopo la nostra ultima discussione:
Punto primo io non sono una frigida, solo preferisco che le mie mutande rimangano lì dove sono,
Punto secondo NESSUNO mi può parlare in quel modo soprattutto se paragonandomi a Victoria,
Punto terzo io non fermerei mai un coito solo perché il cuscino è troppo duro, semmai se è molliccio, eh allora si che mi infastidirebbe perché mi farebbe ballonzolare la testa!Mi risvegliai dai miei pensieri filosofici andandomi a cambiare, pregai mentalmente che 'NashOcchiColorAvatar' stesse ancora dormendo, non avevo per niente voglia di intraprendere una discussione alle dieci e venticinque, nel bel mezzo della notte, soprattutto mi sarebbe costata troppa fatica non mandarlo a cagare.
Perciò con la mia grazia da lottatore di sumo corsi in bagno a farmi una doccia.
I signori Grier si troveranno una bolletta lunga quanto i miei peli delle gambe in inverno, sembra che lì immersa il tempo si fermi e l'acqua porti via con se tutti le tue preoccupazioni, per questo ci sto sotto delle ore.
Velocemente mi resi presentabile per poi correre a casa della mia migliore amica.
Ero spolta di sudore dopo aver camminato sotto il sole cocente per almeno tre chilometri.
Suonai al campanello e mi aprì la porta jack-jack.
"Heilà!"
"Emily è in casa?"
"Su a letto" fece una faccia rassegnata e nel frattempo mi fece entrare.
Mentre salivo le scale mi si accese una lampadina:
"Jackson ci sarai anche tu in discoteca stasera?"
"Si, vi accompagnerò io" urlò.
Mi girai e gli sorrisi per poi dirigermi nella camera dalla mia migliore amica.
Spalancai la porta facendo un frastuono:
"HEYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY WAKE UP PICCIOTTA" le urlai all'orecchio."Mmmmmh... Questo accento siciliano ti dona"
Risi e mi stesi di fianco a lei.
Emily si alzò e si mise a sedere alla mia sinistra."Allora, pronta per stasera?" Mi domandò.
"Si, LA FRIGIDA QUI PRESENTE -mi indicai- STASERA FARÀ VEDERE A TUTTI QUANTO È...."
In realtà non sapevo neanche io cosa volessi dimostrare, forse che ero alla loro altezza anche se non avevo la stessa età?
Forse che riuscivo a divertirmi e lasciarmi andare?
Forse che alla fine non sono la 'piccola Clare' che tutti vedono."STRA-GNOCCA?" Completò la frase Emily.
Annuii non sapendo cos'altro dire.
"EMILY AHAHAHA" iniziai a dire ricordandomi di una cosa.
"Mi dica" Mi guardò storta.
"Hayes mi ha detto una barzelletta ed io sto ancora ridendo AHAHA"
"Cioè?" Raddrizzò le orecchie come se fosse un segugio.
Feci un respiro profondo come se volessi fare la seria e poi sparai la battuta tutta d'un fiato per evitare di ridere:
"HO FATTO UNO SCHERZO A NIAGARA, C'È CASCATA. AHAHAHAH"
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FOR HIM
FanfictionAvete mai la sensazione che tutto quello che conoscete possa cambiare in un attimo? È la stessa sensazione che prova Emily, quando scopre che dovrà trasferirsi dalla buia New York alla ridente Los Angeles. Dove ricominciare da capo e farsi una nuov...