"Ah...forse il segnale non era questo..." Disse Clare guardando la pentola orami vuota.
Le feci un ghignò indispettito.
"Cla, per 'segnale' -mimai le virgolette-
intendevo un occhiolino oppure una tirata d'orecchio ma SICURAMENTE NON QUESTO!""Scusa eh, ma se sei stata te che mi hai detto: 'lo capirai da sola il segnale' manco fossimo in un film di vecchi saggi cinesi!"
Roteai gli occhi.
Stavo per ribattere quando quando una voce mi passò sopra:"Quindi voi avevate architettato tutto!"
Woooow Nash era davvero perspicace..."QUINDI CI AVETE INVITATI SOLO PER FARCI UNA RIPICCA!" Disse puntandosi l'indice sulla fronte.
Certo che pure Cam in astuzia non lo batteva nessuno...(😒)
"Bè si, cosa pensavate che vi avremmo perdonati dopo la commedia che avete fatto ieri?" "Bè vi dico una cosa, siete a Los Angeles non a Cinecittà" si aggiunse la mia migliore amica.
Ci scambiammo sguardi mentre morivo di vergogna ripensando a ciò che avevo detto poco fa e sperando vivamente che Cla non ne venisse a conoscenza.
"Posso sapere per cosa stavate tanto urlando prima?"domandò.
Appunto.
Secondo quale legge di Einstein io non dovevo mai avere un po' di fortuna?Rispose Luke e la cosa mi spaventò, non volevo sapere cosa sarebbe uscito dalla sua bocca.
Quella bocca che prima baciavo con passione e che adesso avrei voluto lapidare.
"VUOI SAPERE COSA C'È? C'È CHE LA TUA MIGLIORE AMICA NON SA SE MI AMA E QUESTO SOLO PER UNA BATTUTINA ED UN PEZZO DI PIZZA, C'È CHE LA TUA MIGLIORE NON VEDE SUA SORELLA DA CHISSÀ QUANTO -usò un tono ironico- C'È CHE LA TUA MIGLIORE AMICA È GELOSA DI TE PERCHÉ SUO FRATELLO NON LA CAGA DI STRISCIO E SEMBRA INTERESSATO SOLO A TE... C'È CHE LA TUA MIGLIORE AMICA NON SA' CIÒ CHE VUOLE!!!" Il modo in cui Hemmings disse quelle cose mi ferì.
Come se non avesse sentimenti.
Se avessi un centesimo per ogni lacrima che vorrei piangere probabilmente riuscirei a permettermi Bill Gates come maggiordomo.
"Davvero non mi vuoi più come tua amica per questo?" Potevo vedere l'angoscia annidarsi nei suoi occhi.
"Non ho detto questo! Non ho neanche dato la colpa a te ma a quel COGLIONE di mio fratello!"
Si sentì un "HEY!" Proveniente da Jackson.
"E Bè, per il resto sono consapevole che non sia colpa tua..." Conclusi.
Non ebbi neanche il tempo di tirare un sospiro profondo (data la situazione) che mi avvolse nelle sue calde braccia.
"Scusa, scusa per non essermene accorta come ogni migliore amica avrebbe fatto..." Mi sussurrò all'orecchio "dopo ne riparliamo."
"Ragazzi, io ve lo avevo detto che sono solo due troiette!" Figuriamoci se quella baldracca si zittisce un attimo.
Era normale che una persona avesse la voce così IRRITANTE?
"Tu stai zitta che hai i capelli così unti che se li spremo ci posso condire la pasta con il tonno" rispose a tono Clare.
"Ma guardatevi sembrate la nonna Abelarda e la zia Genoveffa... Cercate di svegliarvi un po' che siete così rincoglionite che fate luce" controbatté Vicky.
Se inizio a parlare scendono i santi dal paradiso.
Notai che nel secchio c'era ancora un pò di liquido.
STAI LEGGENDO
FOR HIM
FanfictionAvete mai la sensazione che tutto quello che conoscete possa cambiare in un attimo? È la stessa sensazione che prova Emily, quando scopre che dovrà trasferirsi dalla buia New York alla ridente Los Angeles. Dove ricominciare da capo e farsi una nuov...