Capitolo 50

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Con la mente ripercorro le sue parole e l'unica cosa che mi trovo a pensare è "in cosa sono capitata ?"
È stato un pugno nello stomaco, gelosia e disgusto mi attraversano come un fiume in piena .
Lui mi guarda studiando la mia reazione, la mia testa gira in un turbine pericoloso,fatto di pensieri contrastanti .
Con rabbia lo spingo lontano da me
-Che cazzo di gioco è?-chiedo nera, mentre lui si ricompone .
-Non c'è nessun gioco -risponde passandosi la mano tra i capelli .
-Non so perché si sia comportata così, non ha mai fatto mosse sbagliate prima d'ora- dice, finendo di abbottonarsi i jeans .
-Perché non me l'hai detto prima? Perché solo ora ...aspetta me l'avresti detto vero ?-strillo mentre passo la mano sulla gonna cercando di riacquistare dignità.
-No, pensavo se ne andasse, non amo parlare di Milly- ribatte come se avesse il diritto di non mettermi al corrente su chi fosse quella ragazza .
-Sei incredibile non solo era la sorella della tua ex defunta fidanzata, ma non me lo avresti detto se non fosse successo tutto questo casino?-chiedo esterrefatta. Avrebbe preferito tenermi all'oscuro e la cosa mi fa male .
-Non è come pensi -cerca di prendermi la mano tra le sue ma lo scanso con rabbia .
-Non è come penso? Quella ragazza ha appena provato a baciarti, e pergiunta non mi avresti rivelato di chi si trattava?in che razza di gioco perverso sono capitata ?- dico sull'orlo delle lacrime .
-Non sei capitata in nessun gioco perverso, ti ripeto non si è mai comportata così, forse si sarà sentita minacciata dalla tua presenza avrà visto in te la ragazza che sta spazzando via la memoria della sorella -dice iniziando a passeggiare
-Tu non capisci proprio, non è vero?-chiedo sull'orlo di una crisi di nervi .
Lui si blocca e si gira verso di me -Che cosa?-chiede fulminandomi con i suoi occhi tormentati .
Alzo le braccia esasperata dal suo menefreghismo -Avevo il diritto di conoscere la verità, se stiamo insieme devo poter sapere pezzi della tua vita, ma no tu che fai me li tieni nascosti, ho capito che ci sono tabù nella nostra relazione, ma dirmi con chi avevo avuto l'onore di imbattermi non avrebbe svelato niente di più che sapere chi avevo di fronte- provo a fargli capire .
-Non sono cose ...- lo blocco alzando la mano , e mi incammino a passo spedito verso la villa -Lascia stare -dico rassegnata ad avere solo scuse .
Lui mi raggiunge correndo mi afferra un braccio e mi fa voltare verso di lui -Ho sbagliato, mi dispiace non avrei dovuto nasconderti chi fosse, ma Milly è una parte di me che non amo ricordare e non solo per la sua morte -dice in tono dispiaciuto.
-Era importante per te? -chiedo con il cuore a mille e gli occhi che si appannano.
-Sì, lo è stata per un periodo - vengo percorsa da una fitta di gelosia,
Stupido da parte mia lo so, lei infondo è morta, ma sapere che è stata importante per lui fa' male ugualmente -Ma mai quanto te -finisce di dire con un sorriso,scostandomi i capelli sulle spalle .
I suoi occhi trasmettono parole non dette, verità nascoste -Perdonami -mi supplica -non accadrà mai più, te lo prometto-dice
E io cedo, cedo alla sua disperazione al suo raccontarmi verità con gli occhi ,cedo al bisogno di credergli , cedo all' amore che mi scoppia nel petto ma soprattutto cedo perché lo amo .
Accorcio le distanze, attirandolo a me lo bacio con amore e trasporto .
Lo bacio sapendo che non ho avuto verità se non quella importante, io per lui sono il tutto .
Mi prende la mano tra le sue
-Andiamo -dice baciando le mie nocche -Mia dea tentatrice, andiamo a casa, mia bellissima principessa- e io lo seguo, tenendolo stretto a me ,perché amare vuol dire avere fiducia, ma soprattutto voler credere all' amore .

Nell'oscurità una figura lascia il muretto dietro cui era nascosto, troppo buio e troppo silenzioso per poter essere visto o sentito , spettatore volontario della loro riappacificazione, infastidito si allontana silenzioso nell'oscurità della notte .

Il giorno dopo, riceviamo la chiamata di Sharon dove veniamo invitati a visitare il paese in cui vive e successivamente faremo una cena in un ristorante del posto .
Arriviamo con un taxi dove veniamo accolti da tutto il gruppo .
I ragazzi ci accolgono con sorriso e parole ospitali.
Sharon ci propone un giro turistico facendoci da cicerone, per le strade di Ribera, spiegandoci le origine di questo posto incantato .
Ci racconta che è stata fondata nel seicento dai caltabellottesi ma ha origini spagnole, è situata su una collina e rimane tra due fiumi .
La gente del posto vive prevalentemente di agricoltura e si coltiva principalmente agrumeti, e per questo viene chiamato il paese delle arance di cui abbondano alberi.Ha uno sbocco sul mare, richiamando molti turisti nei periodi caldi per passeggiare sul lungomare di "Seccagrande ".
Ci mostra la villa comunale che con i suoi quattro ettari di terra ospita migliaia di specie di vegetazioni provenienti da tutto il mondo .
Ci portano a visitare i templi di Agrigento dove ci perdiamo nella loro bellezza, ed infine visitiamo "la scala dei turchi " che sono scogli sul mare in argilla, uno spettacolo unico che toglie il fiato.
Questi posti mi hanno rubato il cuore, non hanno nulla da invidiare a paesi tropicali, anzi tutto è reso più bello dalla storia che hanno vissuto . Abbiamo scattato moltissime foto imprimendo lo splendore di questi luoghi insieme a volti di persone tra i nostri ricordi indelebili .
Saliamo in macchina tornando verso Ribera e Sharon si avvicina al mio orecchio sussurrandomi -Ti ricordi il ragazzo di ieri sera ?-aggrotto le sopracciglia cercando di capire a chi si riferisca, con la mente riavvolgo il nastro della memoria, quando un flashback mi fa' ricordare il ragazzo che la guardava -Il ragazzo che non ti toglieva gli occhi di dosso vuoi dire ?-chiedo
-Sì, proprio lui , il suo nome è Pietro ieri appena siete andati via voi si è avvicinato chiedendomi se tutto fosse ok,si è presentato e mi ha chiesto il numero ...mi ha chiamato questa mattina e dopo molte chiacchere l'ho invitato alla cena di questa sera .-mi spiega radiosa, non sta più nella pelle e si vede .Le sue guance sono rosee al momento e gli occhi le brillano di luce propria .
Dopo essere passati alla villa per una doccia veloce Massimo ci passa a riprendere per andare a cena .
Per l'occasione ho scelto un vesitino azzurro a sbalze con corpetto a cuore, i miei capelli ricadono morbidi sulle spalle e il mio trucco è quasi inesistente a parte mascara e lipglos rosa pallido.Blake ha optato per un completo grigio e camicia bianca ed è da infarto ,l'abbronzatura gli da' ancora più fascino .
Il ristorante è posizionato di fronte al mare ed è molto carino è arredato moderno e elegante allo stesso tempo .
Prendiamo posto al tavolo mentre aspettiamo il famoso "Pietro", ordinando da bere.
Quest'ultimo ci raggiunge dieci minuti dopo tra le braccia ha un mazzo di rose rosse.
La faccia di Sharon non ha paragoni, non si aspettava un gesto tanto carino e dopo averlo ringraziato sorridendo, imbarazzata lo invita a prendere posto .
La serata procede tra risate e chiacchere fino alla domanda di Boss
-Dove hai imparato a difenderti così ?- chiede incuriosito dalla sua tecnica di difesa .
-Fin da piccolo ho praticato il muay thay -risponde casuale Blake alzando le spalle con disinvoltura -Devi essere bravo in quella disciplina hai steso tre ragazzi da solo -si intromette Manuel
-Diciamo che lo pratico ancora -risponde sorridendo con arroganza il mio fidanzato.
-Dovresti aprire una palestra -dice con un sorriso Mary.
-Per la verità, oltre ad avere un club ho anche quella - risponde con casualità.
-Cappero devi essere super impegnato?-chiede Sarah .
-Ho ottimi collaboratori che mi aiutano, io principalmente mi occupo della palestra, trovo molto gratificante insegnare a giovani con problemi personali , aiutandoli su dove concentrare la propria rabbia- spiega con pazienza giocherellando con un lembo del tovagliolo.
-E funziona?-chiede Massimo
-Sì, non solo per per loro ma anche per me- dice alzando il bicchiere pieno di vino .
Quello che ha appena detto mi riporta alla mente le parole di Nick al With Tiger, per Blake è un modo di sfogo combattere e questa consapevolezza mi pesa sulla coscenza, ha rinunciato per me .
L'ottima cena a base di pesce viene consumata con vino,gioia e allegria .
Pietro non ha fatto altro che concentrare la sua attenzione su Sharon, che accetta le avance con sorrisi timidi .
Ben presto ci troviamo a dover salutare i nostri amici, promettendogli che ci saremo sentiti ancora per telefono, visto che gli ultimi giorni abbiamo deciso di passarli solo io e Blake ,godendoci la tranquillità di una spiaggia privata .

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