Capitolo 31.

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Mi svegliai. Chris non c'era. Presi una coperta, me la misi addosso e scesi. Era lì che provava a preparare la colazione. Vado dietro di lui e con un abbraccio alla vita lo avvolgo nella coperta:<< Buongiorno Chrì.>>

Chris:<< Buongiorno

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Chris:<< Buongiorno. Se mi lasci mi giro e ti do un bacio... Sulla guancia.>>
Io:<< Non voglio staccarmi.>>
Chris:<< Ma come? Dai che mi aiuti perché non sono capace di preparare nemmeno un pancake.>>
Io:<< Torniamo a letto e così mi fai le coccole?>>
Lasciò tutto, si pulì le mani, si voltò verso di me, mi prese in braccio e portandomi in camera disse:<< Andiamo.>>
Mi posò sul letto e mi accarezzò i capelli.
Io:<< Grazie.>>
Chris:<< Per cosa?>>
Io:<< Grazie perché anche se ti ho trattato male, tu ci sei. Anche se sono andata via senza una spiegazione, tu ci sei. Grazie perché continui a lottare nonostante le difficoltà.>>
Chris:<< Io non smetterò di combattere per te. E non devi ringraziarmi. Quello che faccio è fatto con il cuore. Devo essere io a ringraziare te, che nonostante le mie crisi da donna isterica, ci sei sempre.>>
Dio quanto lo amo...
Restammo lì, lui che mi faceva le coccole, fino a quando non è arrivato suo padre, accompagnato da mia madre.
Peter:<< Aly tua madre vuole parlarti.>>
Con un'espressione abbattuta mamma disse:<< Potresti vestirti? Devo parlarti e dobbiamo andare in un posto.>>
Io:<< Dove dobbiamo andare?>>
Mamma:<< In un posto. Ah tu e Chris avete fatto pace? Mi fa piacere.>>
Io:<< Mamma dove dobbiamo andare.>>
Mamma:<< Vestiti e lo vedrai.>>
Uscirono dalla stanza.
Chris:<< Dove pensi che voglia portarti?>>
Io:<< Non lo so, ma mi spaventa.>>
Chris:<< Non voglio perderti. Se succede qualcosa basta che mi chiami e mi dici dove sei, ed io corro da te a salvarti, okay?>>
Io:<< Okay.>>
Chris:<< Ho bisogno che tu mi prometta che mi manderai un messaggio una volta arrivata.>>
Io:<< Te lo prometto.>>
Chris:<< Sappi che se non riceverò messaggi ti cercherò.>>
Lui scese ed io mi vestii. Finito scesi.
Mamma:<< Andiamo.>>
Abbracciai Chris:<< A dopo.>>
Chris:<< A dopo.>>
Salii in macchina con mia madre.
Viaggiamo per almeno un'ora.
Io:<< Stiamo andando da Jaick?>>
Mamma:<< Stiamo andando nella mia vecchia casa.>>
Io:<< Perché?>>
Mamma:<< Devo raccontarti una cosa.>>
Mandai un messaggio a Chris per spiegargli dove stavamo andando e che era tutto okay.
Arrivammo.
Mamma:<< Eccoci arrivate. Seguimi.>>
La seguii. Entrammo.
Mamma:<< Siediti. -Le obbedii.- Allora... Questa è la casa in cui sono cresciuta. Tu non ne sai nulla perché non ho mai raccontato la storia a nessuno... Non mi piace raccontare il mio passato. Ma ora voglio raccontarlo a te. Ecco non ho avuto un'infanzia molto difficile, anzi, la mia infanzia è stata bella. Poi però tutto finisce, prima o poi, ed è arrivato il momento di andare al liceo. Ecco ero... Ero una bella ragazza, diciamo, avevo voti alti, una bella reputazione... Sai quelle cose che ti servono a scuola per essere popolari. Un giorno conobbi un ragazzo: alto, fisico da paura, intelligente, capelli castani, occhi... Gli occhi erano proprio uguali ai tuoi. Di un'ambra bellissimo che al sole sembra quasi verde... E aveva un sorriso che, dio, era bellissimo. Si chiama Dylan Lahey. Ecco inizialmente diventammo amici. Mano mano che passava il tempo eravamo sempre più uniti. Un giorno conobbi tuo padre, bellissimo ragazzo a quel tempo, me ne innamorai, o almeno così pensavo. Purtroppo sai il rischio che si corre quando fai l'amore con qualcuno e non prendi... Precauzioni ecco... Rimasi incinta di Jaick, ed ero così felice, anche se ero giovane, non importava, ero felice lo stesso. Tuo padre mi chiese di sposarlo perché era pressato dai sui genitori. Ci sposammo. Un giorno litigammo pesantemente, andò via. Non vedendolo tornare il giorno successivo chiamai il suo migliore amico, che un tempo era stato il mio. Ecco ci rivedemmo ancora una volta. Era sempre quell'uomo bellissimo che è sempre stato. Rivederci fu un male, perché... Perché ero sempre stata innamorata di lui e mentre tuo padre non c'era... Ecco... Hai capito no? E rimasi incinta. Ero dubbiosa su chi era il padre, così feci un test di paternità all'insaputa dei due. E tuo padre lo scoprì, prima che tu nascessi. Non era lui il tuo vero padre... Per questo ti ha sempre trattata male. Una sera provò perfino ad abbandonarti, lasciandoti da sola nella foresta, ma tuo fratello venne a prenderti. Menomale che c'era Jaick che si prendeva cura di te. Jaick lo sapeva, e nonostante tutto, lui ti amava allo stesso modo. Per lui eri tutto. Comunque, non l'ho mai detto a Dylan e da qualche giorno ne è a conoscenza. Si è messo a cercarti e quando ti ha trovata voleva dirtelo. Vuole portarti con lui. Io gli ho spiegato che non saresti andata via, ma lui vuole recuperare il tempo passato, ma lavora e vuole che tu vada con lui. Mi dispiace se ti ho nascosto una cosa del genere. Mi dispiace se sono una cattiva mamma...>>
L'abbracciai:<< Ehi mamma. Tu sei una brava mamma. Non importa, davvero. Capisco il perché lo hai fatto. Io ti capisco. Scommetto che ha chiesto anche a te di andare con lui...>>
Mamma:<< Sì. Ma non posso portarti lontano da Chris, ne morireste.>>
Io:<< Gli parlerò io. Se vuole davvero recuperare il tempo sarà lui a trasferirsi da noi. Ma prima dimmi: perché quell'uomo è rimasto nonostante sapesse che non ero sua figlia?>>
Mamma:<< Perché voleva farmela pagare in un altro modo.>>
Io:<< Ora torniamo a casa che devo parlare con Chris.>>
Tornammo a casa e Chris era lì che aspettava fuori la porta.
Io:<< Da quanto tempo sei qui?>>
Chris:<< Da quando sei andata via.>>
Io:<< Oh, Chrì... Vieni dobbiamo parlare.>>
Andammo nel suo posto.
Io:<< Non so come dirtelo... Ecco in pratica mia madre mi ha detto che l'uomo di ieri sera è il mio... È il mio papà. Lei se ne è innamorata al liceo e un giorno litigò con mio padre, chiamò lui che era il suo migliore amico, ed ecco la scintilla scattò ancora una volta. Ora vuole portarmi via...>>
Chris:<< Non lascerò che ti portino via. A costo della mia stessa vita, tu da qui non ti muovi.>>
Io:<< Chrì sai che ha tutto il diritto di conoscermi?>>
Chris:<< Sì. Ti sembrerò egoista, ma non voglio perderti.>>
Io:<< Infatti se vuole avere un qualche rapporto con me deve venire qui. Perché io non me ne vado da qui. Io non ti lascio.>>
Mi abbracciò:<< Forse dovresti tornare a casa, vedere dov'è e parlargli...>>
Io:<< Sì... Potresti venire con me? Non voglio andarci da sola.>>
Chris:<< Sei sicura?>>
Io:<< Sì.>>
Andammo a casa mia. Era lì, sdraiato sul divano che mi aspettava.

 Era lì, sdraiato  sul divano che mi aspettava

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