Capitolo 15.

1.6K 121 0
                                    

Sentii un caos, mi alzai e scesi giù. C'erano mamma e Theo che preparavano, non so cosa:<< Cosa state facendo?>>
Mamma:<< Volevamo preparare la colazione e portartela a letto, ma a quanto pare non ci siamo riusciti.>>
Io:<< Perché tutte queste attenzioni?>>
Mamma:<< Ma come, non ti ricordi? Oggi è il tuo compleanno.>>
Io:<< Cosa? Davvero? Ma che giorno è?>>
Vidi il calendario. Cazzo era proprio il mio compleanno...
Io:<< Non ho bisogno della colazione. È tardi e devo uscire.>>
Come al solito uscii, senza dire nulla a nessuno di dove stavo andando. Questa volta non andai da Luke, gli mandai un messaggio "Ehi scusa non posso uscire oggi, devo fare una cosa importante. Ti spiego domani. Scusa ancora."
Presi il treno ed andai da mio fratello. Era il primo compleanno che passavo senza di lui.
Io:<< Ciao Jaick. Oggi è il mio compleanno, sai? Odio questo giorno perché non ci sei tu qui. Ricordo l'anno scorso. Mi portasti il pancake facendo la solita faccina e mi svenisti addosso. Ebbi così tanta paura. Tu non ti svegliavi più. Chiamai mamma e ti portarono in ospedale, il giorno del mio compleanno. I tuoi pancake sul quale disegnavi sempre quella faccina buffa, la stessa che facevi quando me la servivi. Ricordi quella volta che inciampasti e mi rovesciasti tutta la colazione addosso? Fu un vero spassoso... -Non potevo smettere di piangere.- Quando sono tornata qui non sono venuta a trovarti perché stavo troppo male. Per me era come se fossi morto una seconda volta e non volevo accettare l'idea che tu ormai non c'eri più. Non ho più voglia di continuare a vivere quest'inutile vita. A Chris ormai non importa più nulla di me. Del resto è solo colpa mia. Come puoi colmare il vuoto che ti sei creata da sola? Come? Non ce la faccio più a stare qui. Devo andarmene.>>

Nel frattempo in Georgia.
Theo:<< È andata da Jaick. Gli avevo promesso che le avrei sempre portato la colazione a letto come quella che gli faceva lui.>>
Mamma:<< Era un ragazzo fantastico. Se solo Chris fosse qui saprebbe cosa fare.>>
Theo andò a casa di Chris, suo padre gli aprì e Theo salì in camera di Chris, dove c'era anche Abby.
Theo:<< Ti devo parlare. Allora... Da dove inizio? Ogni compleanno di Aly suo fratello le preparava un pancake con una faccia buffa, l'ultima volta svenne addosso a lei mentre le portava la colazione. Per lei è stato un trauma. Oggi è il suo compleanno, io e sua madre ci abbiamo provato ma lei è scappata via. Penso, anzi no, sono sicuro che è andata da Jaick. Non le è mai piaciuto il suo compleanno. Suo fratello le ha sempre fatto trascorrere una fantastica giornata. Ora non so cos'è successo tra voi due, lei non vuole parlarmene, ma so che tu puoi farle passare una bella giornata. Quindi ti prego di mettere da parte ogni rancore ed aiutarmi a farle passare una bella giornata.>>
Guardò lei che disse:<< No, Chris non fa cose carine per le persone false e bugiarde.>>
Chris:<< Ti ho detto che non devi parlare male di Alyson. Ma comunque non posso.>>
Theo:<< Perché?>>
Chris:<< La devo difendere da me. Non posso rovinare anche la sua vita. Non posso proprio.>>
Theo:<< Ma gliela stai già rovinando ora. Ora che non ci sei più ha iniziato a fumare, forse anche a bere, non va più a scuola, esce la mattina e torna la sera tardi... Tutto questo solo perché tu non fai più parte della sua fottuta vita.>>
Chris:<< Io non voglio ferirla. A ferirla mi sento mancare il fiato perché non ha più senso respirare senza lei. Lei è il mio respiro, la mia vita, il mio tutto.>>
Theo:<< Bene, allora vai da lei e riprenditela.>>

Tornando a me. Presi un treno e tornai a casa. Entrai nella mia camera e c'erano dei palloncini neri con un bigliettino attaccato sotto "Non posso curarti le ferite, ma posso farti dimenticare di averle. Quindi dimentica tutti e vieni via con me. Ti aspetto al posto segreto." Non potevo crederci. Presi il cellulare e chiamai Luke:<< Luke devo assolutamente parlarti, per favore incontriamoci al solito posto.>>
E riagganciai. Andai al solito posto e lui era lì che mi aspettava:<< Cos'è successo?>>
Gli mostrai il bigliettino.
Io:<< Secondo te cosa dovrei fare?>>
Luke:<< Per me dovresti andare, del resto tutti meritano una seconda opportunità. Poi se hai bisogno di qualcosa mi chiami e vengo a prenderti. Però devi provarci altrimenti poi potresti pentirtene.>>
Io:<< E se poi mi farà del male?>>
Luke:<< Non lo farà. Ci tiene troppo a te. Quando sei andata via per quei tre gironi era distrutto, si vedeva dalla sua espressione, nemmeno sorrideva più. Quindi vai. Poi casomai se ti va mi fai sapere.>>
Lo abbracciai:<< Grazie, grazie davvero per essere mio amico. Se non ci fossi stato tu ora non so cosa avrei fatto.>>
Lui tornò a casa sua ed io andai nel posto segreto. Era lì, seduto proprio dove era seduto l'ultima volta che lo vidi lì.
Chris:<< Sei venuta? Sono così contento che tu sia qui.>>
Io:<< Perché mi hai chiesto di venire qui?>>
Chris:<< Ho saputo che è il tuo compleanno e che per te è un giorno davvero difficile.>>
Io:<< Tu non vuoi realmente stare con me. Tu non mi vuoi più nella tua vita...>>
Chris:<< Ho detto che non ti volevo più nella mia vita?>>
Io:<< No, ma non mi hai nemmeno mai detto il contrario.>>
Chris:<< Come te lo spiego? Sei la persona più importante della mia vita. Non posso non volerti nella mia vita perché tu sei la mia vita.>>
Io:<< Non dovrebbe essere la tua ragazza la tua vita?>>
Chris:<< Non lo è. Lo sei tu e non so il perché. Sei così fastidiosa, così antipatica, così acida ma non ti cambierei con nessuno al mondo. Perché oltre ad avere tutti questi difetti, che rendi stupendi, sei dolce, sincera, gentile, cerchi sempre un modo per non ferire le persone, anche se queste continuano a ferirti, sei bimba, e non ho ancora capito se è un pregio oppure un difetto. Quindi non posso non volerti nella mia vita.>>
Arrivò Abby:<< Quindi lei è la tua vita? Ed io cosa sono? Nulla? Ti do cinque minuti per pensarci e decidere. Se vuoi continuare a stare con me ti aspetto vicino la macchina, altrimenti resta qui. Se tra cinque minuti non arrivi io vado via e mi perderai per sempre.>>
Sapevo di non avere speranze contro di lei. Andò via.
Io:<< Vado via. Ti rendo la cosa più semplice, anche se già so che sceglierai comunque lei...>>
Chris:<< No, aspetta. Non andare via. Non potrei mai andare da lei, lei è nulla in confronto a te.>>
Io:<< Io non sono nulla.>>
Chris:<< Tu sei il meglio che si possa avere.>>
Mi abbracciò, così forte da rompermi le costole, ma mi aggiustò il cuore. Restammo lì per una mezz'ora a guardare il mare, l'uno abbracciato all'altra.
Chris:<< Devo mostrarti una cosa, vieni con me.>>
Mi porta a casa mia. Ero perplessa ma non dissi nulla. Andammo in camera mia. C'erano tanti petali di rosa sul pavimento che continuavano poi sul letto con un mazzo di rose rosse e rose nere. Erano bellissime.
Chris:<< Ho fatto preparare tutto a Theo.>>
Io:<< È fantastico. Ma perché i palloncini e le rose nere?>>
Chris:<< Perché tu sei folle e so che ti piacciono le cose strane.>>
Io:<< Oh...>>
Mi conosceva così bene. Ma perché all'improvviso era tornato? Perché proprio ora?
Ci sedemmo sul letto, eravamo di nuovo distanti.
Io:<< Posso farti una domanda? Però devi essere sincero.>>
Chris:<< Dimmi pure.>>
Io:<< Perché sei tornato? Per te sono quella folle che dice bugie per avere attenzioni.>>
Chris:<< Una persona mi ha detto che ti stavo facendo soffrire ed io mi sento male a farti soffrire. Ceh praticamente tu sei la parte migliore dei miei giorni. Non ce la faccio senza di te.>>
Io:<< Non è questa la verità. Sai qual è la verità? La verità è che Theo era preoccupato che io potessi fare qualcosa di pericoloso e sapendo che tu sei quello che mi farebbe stare meglio è venuto da te e ti ha chiesto aiuto, tu non volevi, lui ti ha chiesto di fare finta, anche solo per oggi e tu hai accettato, Abby non sa che è per finta, però non sei preoccupato perché tanto le spiegherai tutto dopo e tornerete ad essere "la coppia perfetta" ed io tornerò alla mi solita vita senza di te.>>
Chris:<< Cosa ti fa pensare questo?>>
Io:<< Il fatto che hai ascoltato Theo, il fatto che prima mi hai chiamata bugiarda e poi mi dici che sono la tua vita, il fatto che non ti sei minimamente preoccupato che Abby se n'è andata via, il fatto che mi menti, quando menti non riesci a guardarmi negli occhi, il fatto che continui a non credere che Abby mi abbia fatto del male. Questo me lo fa pensare. Ora scusa ma vado via, devo incontrare una persona.>>
Mandai un messaggio a Luke ed uscii dalla mia camera. Chris esitò un po' prima di uscire ma alla fine si convinse e mi seguii senza farsi vedere. Mentre camminavo per strada incontrai Abby:<< Sei solo una puttana, mi hai rubato il ragazzo. Ora te la faccio pagare. Io ti avevo avvisata.>>
Mi diede un pugno nello stomaco e poi dei pugni sul viso.
Io:<< Il tuo ragazzo ha soltanto fatto finta di scegliere me. Lo ha fatto per Theo.>>
Andò via ed io restai lì per un po', sdraiata sul pavimento, poi andai da Luke.
Luke:<< Ehi Aly, cos'è successo?>>
Io:<< Abby.>>
Luke:<< Domani gliela faccio pagare giuro. Vieni qui, siediti. Cos'è successo con Chris?>>
Io:<< Ha soltanto fatto finta di tornare, in realtà lo ha fatto perché Theo gli ha chiesto di farmi passare una bella giornata. Oggi è il mio compleanno ed io odio profondamente questo giorno.>>
Luke:<< Perché?>>
Io:<< Perché mio fratello è finito in ospedale il giorno del mio compleanno. Ogni mio compleanno da quando sono nata mi preparava un pancake con la faccina buffa che lui amava e me la portava a letto tutte le mattine del mio compleanno alla stessa ora, facendo la stessa faccina del pancake. L'anno scorso mi è svenuto addosso. È stato orribile. Ho avuto paura che fosse morto tra le mie braccia. -non volevo piangere avanti a Luke, ma non potevo non piangere.- Ho avuto così tanta paura... Stamattina mi sono svegliata e appena ho realizzato che era il mio compleanno mi è venuto in mente quella scena: lui che cadeva addosso a me perdendo i sensi mentre provava a farmi sorridere. Io che non sapevo cosa fare e piangevo, urlavo, tremavo dalla paura.>>
Non respiravo quasi più tanto che piangevo.
Luke:<< Ehi calmati. Respira. Piano piano. Così. Inspira. Espira. Ecco brava. So che è stato un trauma per te ma non puoi andare avanti così. Se continui ad andare avanti con il passato non potrai viverti il presente. Io lo so che il passato non passa mai, ma se cerchi di chiuderlo in un cassetto starai meglio. Il passato fa male, ti ricorda quanto bella o quanto brutta è stata la tua vita prima e te la rende un po' meno bella ora, ma se continui così ti distruggerai. Non è stata colpa tua se tuo fratello ha perso i sensi. Non è stata colpa tua se non ce l'ha fatta. Non è stata colpa tua se i tuoi genitori si sono separati. Non è stata colpa tua se Chris è andato via. Non è stata colpa tua se io o qualcun altro ti abbiamo fatto del male. È stata solo colpa mia e scusa se l'ho fatto. Non mi scuserò mai abbastanza per questo. Ed è stata solo colpa di Chris se è andato via, tu sei così fantastica e lui non l'ha capito questo. Quindi non starci male, non lo merita.>>
Io:<< Davvero stai parlando di me? Io fantastica? Ma mi hai vista? Io sono un casino enorme. Ma chi li sistema i casini come me?>>
Luke:<< Non sei un casino, davvero.>>
Io:<< Voglio solo che per una volta, qualcuno abbia paura di perdere me...>>
Luke:<< C'è chi ha paura di perderti ma tu non lo vedi. Ora basta essere tristi. Ho una sorpresa per te, andiamo.>>
Chris sbucò dalla strada:<< Non ho capito, ora siete amici? Prima la picchi e poi fai il carino con lei? Per me stai solo mentendo.>>
Guardai Luke e Luke guardò me, mi sorrise.
Luke:<< È una ragazza fantastica. E mi pento ogni giorno di averle fatto del male, non potrò mai perdonarmi per questo. E mi dispiace anche di aver fatto del male a te. A quanto dice Aly sei un bravo ragazzo.>>
Chris:<< Io non ti credo. Se pensi tutte quelle cose su di lei perché le sei amico solo in privato e non in pubblico?>>
Io:<< Perché ci sono cose che tu non puoi capire. Io gli credo. Ho imparato a conoscerlo, come lui ha imparato a conoscere me e come persona non è niente male. E se devi continuare a perdere tempo a parlare male di lui pensa a chiarire con la tua ragazza che ancora non sa nulla.>>
Chris:<< Scommetto che è stato lui a farti del male...>>
Io:<< No, non è stato lui.>>
Chris:<< E chi è stato?>>
Io:<< Che importa? Tanto tu non mi credi. Ora dovremmo andare. Luke ti aspetto fuori il cancello.>>
Andai via.
Luke disse a Chris:<< Ho provato a farle capire che ci tieni a lei, ma se poi ti comporti così io non posso fare niente.>>
Mi raggiunse. Ed andammo ad un cimitero, lo stesso dov'era sepolta la sorella di Chris. Ci fermammo avanti alla tomba di una donna:<< È mia madre. È morta qualche anno fa.>>
Io:<< Io... Io non lo sapevo. Mi dispiace così tanto.>>
Luke:<< Non preoccuparti. Con il tempo il dolore diminuisce, ma la rabbia aumenta, ecco perché ho fatto quello che ho fatto. Ma poi una sera mi è apparsa in sogno dicendomi che era delusa da me, che stavo facendo del male a persone che non lo meritano, poi mia nonna mi ha detto che l'ho delusa e che mia madre sarebbe delusa da me per come mi stavo comportando e così ho smesso. Ecco perché l'altro giorno ti ho parlato, volevo vedere se aveva ragione. E aveva ragione eccome.>>
Io:<< Com'è successo? Se posso chiedere.>>
Luke:<< Mio padre la riempiva di botte e lei mentre provava a scappare da lui è stata investita. Io ero lì che cercavo di fermare mio padre. Lui è andato via ed ora vivo con i miei nonni, sono le persone più importanti che ho. Dovresti conoscerle.>>
Io:<< Ne sarei onorata.>>
Luke si alza:<< La sorpresa non era questa. Vieni con me.>>
Andammo a casa sua. Aspettai fuori. Andò e tornò in un secondo.
Luke:<< Chiudi gli occhi.>>
Li chiusi. Mi prese le mani e ci poggiò qualcosa sopra.
Luke:<< Ora riaprili.>>
Riaprii gli occhi e c'era un regalo, era bello grande. Lo aprii e c'era una scatola. Aprii anche la scatola e dentro c'era uno skateboard.
Io:<< Bellissimo. Grazie mille. Solo che non so andarci.>>
Luke:<< Ovviamente t'insegno io ad andarci. Davvero ti piace?>>
Io:<< Si. Mio fratello una volta doveva insegnarmi ad andarci. Ho sempre desiderato imparare ad usarlo.>>
Feci un sorriso malinconico.

Storia di due angeli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora