Capitolo 8.

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Mi svegliai e notai che Chris era già sveglio e sorridendo mi disse:<< Buongiorno piccola principessa.>>Ancora sbadigliando risposi:<< Buongiorno mio eroe.>>Chris si voltò verso di me:<< Sai ti stavo ammirando prima mentre dormivi, e mi sono accorto di una cosa...>>Mi voltai verso di lui e i nostri sguardi s'incrociarono, così dissi:<< Di cosa ti sei accorto?>>Chris prese fiato prima di rispondere:<< Che sei piccola, sei così piccola che nessuno ti abbraccia mai, per paura che possa farti male. Ma io ti abbraccerò. Perché mi piace abbracciarti. Ti abbraccerò per tenerti al sicuro, al sicuro tra le mie braccia.>>Rimasi lì tutto il giorno a farmi coccolare.Il mattino seguente quando mi svegliai sentii che qualcosa doveva cambiare così svegliai Chris e dissi:<< É arrivato il momento di tornare a scuola...>>Chris si alzò e ancora sbadigliando rispose:<< Sei pronta?>>Lo guardai abbastanza spaventata;<< Penso di si...>>Chris mi prese le mani:<< Non sei obbligata a farlo, se non sei pronta possiamo restare qui e ti farò le coccole tutta la giornata.>>Sorrisi:<< La tua proposta mi tenta ma è arrivato il momento di affrontare la situazione. Sei con me?>>Chris si alzò dal letto, mi porse la mano e disse:<< Sarò sempre al suo fianco principessa. Le principesse hanno sempre un cavaliere che le protegge. Andiamo.>>Gli presi la mano e scesi dal letto, poi gli diedi un bacio sulla guancia, sorrisi e dissi:<< Non sempre le principesse hanno cavalieri che la proteggono...io non ho un cavaliere che mi protegge. Io ho un principe che mi protegge, il principe più dolce che avessi mai potuto conoscere.>>Chris arrossì:<< Dio quanto sei dolce...mi viene voglia di mangiarti quando fai così, giuro.>>Iniziò a darmi i morsi sulle guance e a farmi il solletico, così eravamo di nuovo sul letto. Ci alzammo di nuovo, ci preparammo e ci avviammo verso scuola. Ero agitata, avrei potuto rivedere Daniel e non sapevo come avrei reagito. Arrivammo, mi girai verso Chris e lui si girò verso di me, mi prese la mano e ci avviammo verso l'entrata della scuola. Mancai solo un paio di giorni eppure mi sembrò tutto così nuovo per me, come il primo giorno di scuola, ed io odiavo il primo giorno di scuola.Andò tutto bene, almeno fino alla fine delle lezioni. Appena suonò la campanella andammo al mio armadietto, poco dopo si avvicinarono Luke, Daniel e i loro amici. All'inizio non ci feci fatto caso, poi sentii la mano di Chris che strinse la mia, mi voltai e li vidi. Smisi immediatamente di respirare per istinto di sopravvivenza. Daniel si avvicinò a me e disse:<< Come? Già ti sei dimenticata di me? Eppure mi sembrava di aver lasciato un'impronta dentro di te... o meglio su di te.>>Stavo per farmi avanti e rispondere, ma Chris mi strinse la mano più forte e mi tenne dietro anticipandomi:<< Senti coso, ma perché non te ne vai? Cosa vuoi? Ti sei già dimenticato di me? Eppure mi sembra che il tuo naso si ricordi ancora molto bene di me.>>Si voltarono e andarono via. Chris si voltò verso di me e disse:<< Andiamo, ti porto in un posto. Ti va?>>Sorrisi per quello che mi riusciva:<< D'accordo. Dove mi porti?>>Chris abbassò il viso poi rispose:<< In un posto per me molto importante.>>Prendemmo un autobus e scendemmo alla seconda fermata per poi fare un po' di strada a piedi. Ci fermammo avanti ad un cimitero. Subito capii che eravamo andati a trovare sua sorella.Arrivammo alla sua tomba. Non avevo mai visto una foto di sua sorella e mi feci scappare uno stupido:<< Dio, è bellissima.>>Abbassai il viso ma notai che Chris sorrise:<< Lo so. Le saresti piaciuta, davvero.>>Ci sedemmo avanti alla sua tomba e dissi:<< Non penso. In fondo ci sono ragazze migliori di me. In fondo io non sono niente di ché...>>Chris mi prese le mani, poi il volto e i nostri occhi s'incrociarono di nuovo:<< Non dirlo neanche per scherzo. Tu sei fantastica. Sei dolce, divertente, sei simpatica, ovunque tu vada porti il sorriso, trovi sempre il modo per aiutare le persone, sei intelligente, quando vuoi, si è vero sei bimba a volte, ma sei la mia bimba, non vuoi mai farti aiutare quando qualcosa non va, quando tieni a qualcuno sei capace di mollare tutto e tutti per questo qualcuno, non ascolti quasi mai i consigli delle persone, cerchi sempre di vedere il meglio nelle persone, anche quando il meglio non c'è, preferisci fare del male a te stessa piuttosto che fare del male a qualcuno. Tu sei così: Terribilmente antipatica a volte, ma incredibilmente dolce sempre. Riesci ad essere dolce anche quando sei antipatica ed io ancora non ho capito come tu faccia ad essere sempre dolce con tutti. Perfino i tuoi difetti diventano pregi con te. Quindi ripeto: Le saresti piaciuta parecchio.>>Mi lasciò il viso e al tempo stesso senza parole così mi limitai a sorridergli e ad abbracciarlo. Gli squillò il cellulare e rispose:<< Sì. D'accordo, arrivo subito. Ciao>>Riagganciò e disse:<< Era mio padre. Dobbiamo tornare a casa.>>Risposi:<< Va bene, andiamo.>>Mi riaccompagnò a casa e lui tornò a casa sua.Quella fu la prima sera che passavo senza di lui da quando era successo tutto quello. Ero sola, mia madre era andata in Florida per risolvere delle questioni del divorzio. Avevo improvvisamente paura, tanta paura, forse troppa. Mi misi il pigiama, chiusi la finestra della mia camera, assicurandomi di averla chiusa bene. Ebbi una strana sensazione, come se stesse per succedere qualcosa di orribile. Mi misi nel letto e cercai di dormire, ma continuai a girarmi e rigirarmi nel letto senza riuscire a dormire. Pioveva quella sera, ed ogni tanto c'era qualche tuono, avevo sempre odiato i temporali, fin da quando ero una bambina, mi terrorizzavano. All'improvviso sentii un forte rumore venire da giù. Prima mi coprii la testa con le coperte, poi decisi di alzarmi. Presi il cellulare per usarlo come torcia e scesi. Raggiunsi il corridoio che portava all'uscita e avanzai. Arrivai alla porta. Sentii delle voci così decisi di non aprire subito. Andai in salotto e sbirciai fuori dalla tendina, senza farmi vedere. Sentii di nuovo le sue urla nelle mie orecchie così corsi subito in camera mia e chiusi la porta a chiave. Chiamai Chris che ancora tutto assonnato rispose:<< Ehi è l'una del mattino, cosa succede?>>Ero terrorizzata così parlai velocemente:<< Devi immediatamente correre qui, fai presto. Entra dalla finestra di camera mia, prima di salire però mandami un messaggio. Fai presto.>> Riagganciai.Rimasi sola per un momento e sentii che stavano cercando di entrare. Sentii sbattere contro il portoncino. Dopo due minuti dalla chiamata mi arrivò un messaggio: "Sto salendo aprimi la finestra" Mi affacciai e vidi che stava salendo così aprii la finestra ed entrò. Chiusi subito la finestra. Chris ancora col pigiama e con l'ansia in viso disse:<< Cosa succede?>>Sentimmo dei colpi fortissimi contro il portoncino, così dissi:<< Sono Luke e Daniel. Stanno cercando di entrare. Mamma non c'è sta in Florida, torna domani. Scusa se ti ho svegliato ma non sapevo chi chiamare.>>Mi abbracciò:<< Ehi piccola non ti preoccupare. Ci sono io qui okay? Risolverò la situazione. Ora io scendo, tu resta qui.>>Scossi il capo:<< No, io vengo con te.>>Chris insistette:<< No. Tu resti qui.>>Aprì la porta. Non lo ascoltai. Lo seguii, ma mi vide:<< Ti avevo detto di restare in camera tua.>>Incrociai le braccia e dissi:<< Ed io ti avevo detto che sarei venuta con te.>>Lentamente ci avviciniamo alla finestra del salotto per vedere se fossero ancora lì. Li vedemmo. Erano lì fermi sulla porta. ci fu silenzio per un po' poi Luke sbuffò e disse:<< Dai andiamo via qui non c'è nessuno. Sarà andata a dormire da quello sfigato del suo amico. Ti vendicherai domani.>>Daniel sbuffò:<< D'accordo andiamo via.>>Andarono via e Chris disse:<< Sono andati via. Torniamo a dormire.>>Ci assicurammo che il portoncino fosse chiuso per bene, prese le chiavi e salimmo in camera mia, prese il suo cellulare e uscì dalla finestra guardandomi:<< Andiamo dormi da me, non voglio lasciarti sola.>>Gli presi la mano e scesi. Si assicurò che la finestra fosse ben chiusa e ci dirigemmo verso casa sua passando da dietro. Entrammo dalla finestra della sua camera. Fece andare me per prima. Salì, chiuse la finestra ci mettemmo nel suo letto, mi strinse tra le sue braccia e ci addormentammo così. Per l'ennesima volta, Chris, mi salvò la vita.

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